mercoledì 5 ottobre 2011

Perché Tortolini c’e l’ha tanto con Rimigliano ?

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Ma chi è Tortolini ?


Matteo Tortolini, 34 enne piombinese, consigliere regionale toscano del PD, membro della segreteria regionale del PD Toscana, responsabile Urbanistica, Ambiente, Porti, Trasporti, Infrastrutture, Servizi Pubblici Locali, ex consigliere comunale di Piombino e assessore all’Urbanistica, Sviluppo e Concertazione, ex segretario della Federazione della Valdicornia e isola d’Elba, ex consigliere provinciale di Livorno, carica da cui si è dimesso alcuni giorni fa, dopo un anno e mezzo dalla elezione in Regione, attento lettore di saggi storici e di sociologia economica, ma con molte riserve sul metodo delle primarie.

Un giovane politico emergente, quindi, che sta bruciando le tappe nel PD.
Tuttavia con il Comune di San Vincenzo e con il suo Parco di Rimigliano, in teoria, c’entrerebbe assai poco, se non forse per il suo incarico all’interno della segreteria regionale PD, che tuttavia, riguardando nientemeno che Urbanistica, Ambiente, Porti, Trasporti, Infrastrutture, Servizi Pubblici Locali, coprirebbe anche l’intero orbe terracqueo della Toscana.

Invece Tortolini ha sempre seguito da vicino l’iter urbanistico di Rimigliano, quasi sempre presente alle presentazioni delle varie versioni del piano ed ai consigli comunali conclusivi di approvazione, dove si è sempre distinto per un ostentato sostegno alla giunta Biagi e per gli incitamenti a chiudere prima possibile, senza tante storie, una vicenda che a suo parere si è prolungata anche troppo.

Bene il nuovo Hotel di lusso nel parco, quindi, bene le nuove villette, bene le piscine, bene le demolizioni di quasi tutto l’esistente, bene la mancanza di qualsiasi certezza ed anzi l’occultamento della consistenza volumetrica e della regolarità urbanistica dell’edificato da demolire e ricostruire, bene la gigantesca equivoca ambiguità sulla conduzione agricola della tenuta, bene infine la gigantesca equivoca ambiguità sul mantenimento della naturalità della fascia a mare, per ora stralciata per quieto vivere dal Regolamento Urbanistico, ma praticamente già esplicitamente condannata nelle risposte del Comune alle Osservazioni al Piano Strutturale.

Di fronte, negli ultimi mesi, al montare della protesta e delle contestazioni da parte di un numero sempre crescente di cittadini, di movimenti e di esperti ambientali e paesaggistici, e di fronte all’emergere di gravi irregolarità sui dati contenuti sia nel piano strutturale che nel Regolamento Urbanistico che hanno costretto il Comune a rivedere sostanzialmente tutti i parametri e le norme, senza tuttavia voler adempiere a quanto richiesto dalla Regione nelle sue osservazioni;
la Regione stessa ha espresso esplicitamente i suoi dubbi, sia su questioni di legittimità che sulla insufficiente comunicazione e partecipazione, prefigurando la possibile necessità di dover attivare la conferenza paritetica interistituzionale, prevista dalla Legge urbanistica Toscana n. 1/2005

Contro tale ipotesi si è scagliato con veemenza Tortolini asserendo che le parole dell’assessore regionale erano state male interpretate (giro di parole per evitare di dire invece che l’assessore si era espressa male). Tale posizione, attenta solo ai tempi e non alla legittimità e regolarità delle procedure, è risultata a tutti piuttosto incomprensibile. In effetti tutto quest’astio contro Rimigliano si capisce poco.

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Lo invitiamo quindi a fare un giro, con calma, sia nella tenuta (se Berrighi lo permette) che nella fascia a mare, ora che finita la stagione, questa sta rapidissimamente riprendendo (almeno laddove non è ancora arrivato l’Ente Parchi) il suo incantato aspetto naturale e selvaggio che rapisce chiunque si trovi a percorrerla.
Crediamo sinceramente che dovrà ricredersi.
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Fonti

Il Tirreno - 9/9/2010
Martedì sera, in una sala consiliare Torre gremita, l'amministrazione comunale ha presentato ai cittadini il progetto della variante di Rimigliano, ultimo passo di un iter iniziato oltre 5 anni fa. Fra il pubblico anche Maurizio Berrighi, uno dei proprietari della Tenuta, Matteo Tortolini del Pd, l'ex sindaco Roventini. In un clima di forte tensione,

Il Tirreno 17/7/2011
A sostenere la posizione di Biagi c'è poi il commento di Matteo Tortolini, consigliere regionale e coordinatore delle politiche sull'ambiente del Pd toscano: «Sarebbe davvero curioso - dice Tortolini - che nei giorni pari la Regione si confrontasse seriamente sulle controdeduzioni del Comune e nei giorni dispari sempre la Regione chiedesse la sospensione del piano urbanistico su cui è in corso questo tipo di lavoro. Credo che le parole dell'assessore Marson siano state male interpretate, perché non posso pensare che i rapporti istituzionali in Toscana abbiano raggiunto un simile livello di ambiguità e di confusione. Credo che ci siano tutte le condizioni per chiudere una vicenda che è durata sin troppo»

Corriere della Sera – 4 ottobre 2011
Sono chiare le perplessità di Marson. Come quelle di uno dei suoi collaboratori più stretti, il garante della comunicazione del governo del territorio Massimo Morisi, che al Corriere Fiorentino ha parlato di una variante a rischio «condono camuffato», facendo irritare più di un esponente del Pd. Come Matteo Tortolini, consigliere regionale e responsabile del Pd toscano per l’urbanistica che, spesso seduto accanto al costruttore Berrighi, alla fine del Consiglio fiume ha spiegato l’opportunità della sua presenza (un velato sms proprio al non eletto Morisi): «Partecipare ai lavori di un Consiglio comunale è un atto di rispetto per uomini e donne eletti che si esprimono su una vicenda su cui hanno parlato tutti meno che loro». Solo che del Pd non ha parlato quasi nessuno in nove ore.
  

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Perché Bertini non è un "eletto" come sentenzia il buon Matteo?
O gli "uomini e donne eletti" sono solo quelli della maggioranza?
L'"eletto" Bertini, da solo ha parlato circa 500 volte di più di tutti i consiglieri di maggioranza messi insieme.
Aho, Matteo ! Ma che stai a di'?

Anonimo ha detto...

Ci tengo a rendere noto che ieri,4 Ottobre, a molti cittadini di San Vincenzo, sono stati recapitati (regolari buste postali) gli inviti a partecipare alla riunione informativa tenutasi Venerdì 30 Settembre...solo con 5 giorni di ritardo..bè...forse ci sarebbe andata ancora più gente..

Anonimo ha detto...

A proposito di politici emergenti mi viene in mente il caso Penati..il quale ha fatto carriera buciando tutte le tappe e diventando in poco tempo il braccio destro di Bersani. Durante una tramissione telefonica un esponente del Pd era arrabbiato con chi insinuava che Bersani non poteva non sapere che Penati finanziava il partito in maniera "poco ortodossa".
Personalmente penso ancora peggio: non solo Bersani sapeva......ma Penati non era il suo braccio destro se non aveva fatto quello che poi abbiamo saputo anche noi.
Quindi (lasciando un attimo da parte il Pdl dove la credibilità è sottozero) mi piacerebbe sapere quali sono i meriti che devono avere i membri del Pd per fare carriera.

Anonimo ha detto...

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