mercoledì 2 maggio 2012

Autostrada tirrenica - Perché la Regione Toscana si fa circuire dalla SAT? - Presidente Rossi, difenda i suoi cittadini da una gabella ingiusta, odiosa e per molti, economicamente non sopportabile.

“L’istituzione di un pedaggio finirebbe per far riversare il traffico nelle vie urbane. In questo modo la superstrada perderebbe la funzione per cui è stata costruita, che è quella appunto di liberare i nostri paesi da auto e camion. Inoltre non è possibile pretendere qualcosa se prima non si offre qualcos’altro in cambio.”
Enrico Rossi - Sindaco di Pontedera - 30 luglio 1998 - Sull'ipotesi di trasformare la FI-PI-LI in autostrada. 
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Aprile 2009 - La Regione Toscana, sul suo sito istituzionale celebra l'approvazione dell'autostrada tirrenica...
"Il VIA, Valutazione di Impatto Ambientale, ha dato l’assenso. 
Il Ministero dell’Ambiente ha dato l’assenso. Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha dato l’assenso. La Regione Toscana ha ovviamente dato l’assenso. Anche la Regione Lazio ha dato l’assenso. Il CIPE ha dato l’assenso. Così la stragrande maggioranza dei cittadini toscani e dei Sindaci dei Comuni coinvolti nel tracciato della nuova Autostrada, comprese alcune associazioni ambientaliste, hanno dato l’assenso."
Tutto fatto, tutto a posto, tutti contenti. In effetti poco dopo sono partiti con il lotto zero Rosignano-Vada e con i progetti definitivi del resto del tracciato.
Dopo tre anni esatti il progetto del tratto Toscano, divenuto esecutivo, è identico a quello del 2009.
Una cosa sola è cambiata, nessuno sa perché: il PEDAGGIO.
Nel 2009 era GRATUITO all'interno della stessa provincia. Da Rosignano (LI) a Piombino (LI) pedaggio = 0
Nel 2011 da Rosignano a Piombino da 0 è diventato 8,4 € solo andata, 16,8 andata e ritorno. (Per qualche sfortunato cittadino: 3 mesi di stipendio in fumo ogni anno. Che sarà mai?)
La Regione si è distratta (si sa, ci sono state le elezioni...) e non se ne è accorta. Poi quando se ne è avveduta e ha timidamente obbiettato, la SAT ha risposto: Troppo tardi. Ormai ci abbiamo fatto la bocca e indietro non si torna. 
Al massimo siamo disposti, ai soli residenti, privati, con automobile intestata non commerciale, con telepass a pagamento, provvisoriamente per pochi anni, ad abbonare 20 km solo andata (4 euro in meno su 16,8).
Regione e Comuni si sono prostrati in commossi ringraziamenti di fronte alla generosità del compagno Bargone. 
Vediamo dunque cos'era stato approvato "FINALMENTE dopo 40 anni", nel 2009.

aprile 2009 - Parte l'Autostrada Tirrenica 

Finalmente tutto a posto. Anche Conti approva !!!

Autostrada gratuita per percorsi all'interno della stessa Provincia. Almeno nel tratto già servito dalla più che sufficiente Variante Aurelia a 4 corsie.

Il progetto ANAS 2000 era interamente gratuito, ma anche quello definitivo 2009 appare  ancora ragionevole e con un sistema di pedaggi sopportabile per le popolazioni  e proporzionato ai costi delle singole tratte.

Esclusi dal pedaggio i viaggi entro la provincia (dove è già presente la Variante Aurelia) Logico no?
E invece no Alla logica e alla giustizia, tre anni dopo, si può passr sopra in nome del profitto.

Cecina - Piombino "con la sicurezza dell'autostrada e LA SICUREZZA DI NON PAGARE.
Si è visto questa SICUREZZA dove sta andando a finire....


Ferruccio Sansa spiega il cortocircuito istituzionale dell'Autostrada Tirrenica.
Per capire il mistero dell'apparizione miracolosa del Pedaggio benedetto...

Tutti i  PEDAGGI  PREVISTI

4 commenti:

presidente Enrico Rossi ha detto...

Spettabile Comitato,
Noto che iniziate la vostra mail con la citazione di una mia affermazione.
Voglio dirvi che mi pare di aver sostenuto per la Tirrenica la stessa posizione che ho avuto per la Fi-Pi-Li, anche se in qual caso si tratta di una strada già esistente, mentre nel caso del tratto costiero si tratta di reperire ed investire risorse per realizzarlo e adeguarlo alle nuove esigenze.
Tuttavia riconfermo che, se per noi completare il corridoio tirrenico è una priorità, la nostra disponibilità è però strettamente legata alla risoluzione della questione dei pedaggi per i residenti. Abbiamo anche indicato come finanziare l'esenzione: con il canone che Sat dovrà pagare all'Anas per l'uso del sedime dell'Aurelia ed estendendo i benefici fiscali anche a quest'opera.
E, rispetto alle altre criticità, dico che tra le nostre condizioni figurano anche la necessità di risolvere la questione del tracciato, in particolare nella zona di Orbetello, con il coinvolgimento degli Enti interessati; di realizzare il raccordo Maroccone-Chioma contestualmente all'infrastruttura; di assicurare una continuità valida alla viabilità locale a Sud di Grosseto.
L'opera va completata ma queste, ho detto e ribadito, sono condizioni irrinunciabili.
Insomma la Regione Toscana è pronta a sostenere la soluzione che maggiormente corrisponde alle esigenze espresse dalle istituzioni locali, anche in termini di tutela paesaggistica e ambientale. Queste sono le nostre condizioni per far decollare finalmente questa infrastruttura attesa da così tanto tempo.
Vi ringrazio per avermi scritto e vi invio cordiali saluti,
Enrico Rossi
May 09, 2012 15:54

Rimigliano ha detto...

Perché per Rossi, la Fi-Pi-Li è una “strada già esistente” ed invece la Variante Aurelia nel tratto livornese no?
Ma Rossi c’è mai passato?
Le due superstrade sono identiche.
Identici i problemi che la loro trasformazione a pagamento comporterebbe.
Per la legge, tutte le superstrade sono uguali.....
Ma la FI-PI-LI è più uguale delle altre ? perché ?
Chiederemo una spiegazione su questa differenziazione non comprensibile, sperando che il presidente, cortese come sempre, ci risponda precisando il suo pensiero.
-------
Per il resto:
1) Le facilitazioni ipotizzate (20 km) sono ridicole e per molti pendolari, del tutto irrisorie
2) Perché molti pendolari non sono residenti nei pochi comuni che risulteranno per così dire agevolati.
3) Perché tutte le attività artigiane e commerciali saranno escluse anche dalle cosiddette agevolazioni
4) Perché pedaggi così alti per lavori così modesti, nel tratto livornese, sono e restano una rapina legalizzata.
5) Perché se si facesse un referendum provinciale o regionale, l'autostrada a pagamento riceverebbe il 90% do NO.

Rimigliano ha detto...

Il giorno 10 maggio 2012 23:41, rimigliano@gmail.com ha scritto ad enrico rossi@regione toscana.it
-
Dopo averla ringraziata per la cortesia usataci nel rispondere, mi spiace dover correggere alcune inesattezze.
Presidente: Lei dice:
1) “Voglio dirvi che mi pare di aver sostenuto per la Tirrenica la stessa posizione che ho avuto per la Fi-Pi-Li,”
Ma per la FI-PI-LI l’ipotesi di autostrada a pagamento è tramontata, forse anche grazie al suo interessamento (le allego i pedaggi che hanno scampato) , mentre la attuale Superstrada Rosignano-Grosseto pare ormai destinata a questa assurda fine, con esiti esiziali per la Val di Cornia, con il consenso incomprensibile della Regione.
Non ci pare proprio che sia “La stessa posizione”. NON CAPIAMO.

Lei dice anche:
2) “anche se in qual caso si tratta di una strada già esistente, mentre nel caso del tratto costiero si tratta di reperire ed investire risorse per realizzarlo e adeguarlo alle nuove esigenze.”
Ci dispiace, ma questo non è vero. Anzi è vero il contrario.
La attuale superstrada Rosignano – Grosseto è già assai più moderna ed adeguata della FI-PI-LI. Non solo è già rispondente alle norme europee, ma è talmente più adeguata che il limite di velocità vigente è di 110 km/h contro il 90 km/h della FI-PI-LI.
Però quest’ultima, nonostante sia trafficata più del doppio, può restare com’è, gratuita, mentre la Rosignano-Grosseto, trafficata meno della metà e già a norme, deve essere in ogni modo adeguata (con pochissimi lavori) e diventare la più cara autostrada d’Europa.
Comprende perché non riusciamo a CAPIRE?

3) Infine Lei sa, tutti sanno, che tutte le criticità del corridoio tirrenico stanno nel tratto Grosseto-Civitavecchia, dove ancora c’è l’Aurelia, con tracciato discontinuo, incroci a raso, incidenti e morti.
Ebbene quel tratto (l’unico davvero bisognoso di adeguamento) non è stato ancora progettato dalla SAT, mentre sta invece per partire l’inutile adeguamento del tratto a 4 corsie, sicuro, protetto, con tracciato e svincoli già a norme: Rosignano-Grosseto.
Anche noi se fossimo nella SAT e non ci curassimo della BUONA FEDE faremmo così: Fare prima i tratti facili con spese irrisorie e riscuotere subito il pedaggio pieno (calcolato sui costi dei tratti costosi a sud di Grosseto) .
Il tratto meridionale il solo difficile e costoso, lo rimanderemmo più in la possibile, sperando magari di non doverlo fare mai, e intanto raccattare tutto il grasso che cola dal primo tratto.
Peccato che quel grasso sia quello spremuto dalle carni già poco floride degli abitanti, dei pendolari, degli artigiani, della val di Cornia e delle altre terre più interne che hanno solo quella strada per vivere e lavorare. E molti di loro risiedendo in comuni appena un po’ distanti dal tracciato non godranno (sic) neppure dell’elemosina riservata ai residenti attraversati dal tracciato.

4) Che la SAT abbia adottato questa tattica (riscuotere subito per lavori che farà chissà quando e forse non farà mai) è più che comprensibile. Quello che non riusciamo in nessun modo A CAPIRE e ACCETTARE, è come sia possibile che le autorità di controllo possano permetterglielo. L’ipotesi più benevola è che siano stati travolti e disorientati dalla valanga di dati che la SAT continua a riversare loro addosso e che abbiano perso la cognizione del caso.

segue....

Rimigliano ha detto...

5) Lei naturalmente sa che la vecchia Aurelia che verrà presto intasata da torme di automobilisti e camionisti disperati senza i soldi per il pedaggio, è una strada, già prima gravemente insufficiente, e che ora non esiste quasi più, smantellata negli ultimi vent’anni e inglobata nei paesi, come parcheggio, zone blu, ormai quasi dovunque impercorribile. Sarà una vera e propria catastrofe, con morti e feriti, e con tantissime persone impoverite e con qualità di vita compromessa, catastrofe per la quale chiunque ne porterà una qualsiasi parte di responsabilità dovrà esserne chiamato a risponderne senza sconti, a partire dal presidente della SAT – commissario di governo, con il suo gigantesco conflitto d’interesse, e poi, a salire e a scendere.

Arrivati a questo punto, possiamo solo sperare in un autorevole e deciso intervento della Regione che imponga alla SAT di eseguire intanto per primo il tratto inadeguato a sud di Grosseto, e riprenda in considerazione di lasciare invariato il tratto Rosignano-Grosseto che l’Europa ha già accettato così com’è, guardando agli interessi dei cittadini e non della SAT.
Presidente: Ci RESTITUISCA UN PO’ di FIDUCIA NELLE NOSTRE ISTITUZIONI.

Comitato per la Salvaguardia del Parco Naturale Costiero di Rimigliano
Il presidente – Giovanni Poli

Archivio blog