domenica 20 gennaio 2013

Sanvincenzini affrettatevi - Occasione irripetibile da non perdere

(Per i primi otto che prenotano una villetta a Rimigliano, pare ci sia uno sconto del 2%)
- - - - - - - - - - - - - - - - - -
Il 28 dicembre scorso la Rimigliano srl ha presentato in Comune la prima richiesta di permesso edilizio per il primo podere di Rimigliano.
Per il rilascio dell'autorizzazione è necessario però che venga prima confermata l' "interpretazione Filippi" della norma (art. 5 RU) che consente di condonare qualsiasi oggetto esistente prima del 1967, anche se privo di qualsiasi permesso, sulla base di dichiarazioni testimoniali.
Siamo ormai quindi in IMMINENTE attesa della eventuale conferma interpretativa di questa favorevolissima norma, (che il Comune, con determina n. 592 del 23.10.2012, ha richiesto agli avv. Luisa Gracili e Piera Tonelli, per una spesa di € 7.078,50 ) e la sua prima eventuale applicazione UFFICIALE in occasione del rilascio del primo permesso per Rimigliano.
- - - - - - - - - - - - -
In attesa, ormai brevissima, della prima applicazione di questa norma soprannominata in Comune "condonatuttoagratis
- - - - - - - - - - - - - - - - - - 
Alcune fagianaie di Rimigliano (volume condonabile e recuperabile)
INVITIAMO tutti i cittadini che in passato abbiano dovuto condonare a pagamento opere eseguite su immobili costruiti fino al 1967, a prepararsi (nel caso di cui sopra) a chiedere al Comune il risarcimento di tutte le sanzioni inutilmente pagate, degli interessi e dei danni morali, dovuti alla intollerabile disparità di trattamento a cui sono stati sottoposti.
- - - - - - - - - - - - - - - - - -
DIFFIDIAMO  infine ad ogni Sanvincenzino proprietario di un qualsiasi pezzetto di terreno con qualche conifera o altro albero sempreverde, che, a partire dal 1974 abbia impedito alle foto aeree di distinguere cosa ci fosse sotto il fogliame,  e che avesse la necessità di costruire una casa, per se o per i figli, dal tenere questi esecrabili comportamenti:
.
1) Accertarsi, controllando i voli della Regione dagli anni 70 in poi, che la porzione di terreno prescelta risulti in tutte le foto aeree, sempre coperta dagli alberi.
2) Acquistare da qualche venditore di ferrivecchi un buon numero di sostegni ad arco da serre e di relativi traversi. Più sono storti e arrugginiti e meglio è.
3) Nel luogo prescelto, sotto gli alberi,  mettere in opera alla meglio i ferri della serra, appena piantati nel terreno o semplicemente appoggiati e bloccarli fra loro con i traversi. (tempo necessario per 100 mq: circa 3 ore)
4) Ricoprire i ferri con rete da polli o da fagiani, meglio se arrugginita, altrimenti prenderla della qualità peggiore in modo che arrugginisca in un paio di mesi. Alla peggio, spruzzarci sopra un po' d'acido muriatico (attenzione agli occhi).
5) Chiamare un geometra e far accatastare il pregevole manufatto come tettoia, stalla o quello che gli viene in mente, tanto il Catasto, purché paghino, accetta tutto. Nell'apposito spazio del Docfa mettere, come anno di costruzione, il 1965.
6) Farsi firmare dal nonno novantenne una dichiarazione nella quale dica che effettivamente nel 1966, quando si sposò la Cesira e si fece il rinfresco in giardino, la voliera c'era di già. A dir la verità dava anche piuttosto noia ed era stato lì lì per buttarla giù.
7) Appena approvata la norma rimiglianense che condona gratuitamente tutto il costruito ante-1967, portare in Comune, le foto della voliera, la dichiarazione del nonno ed il certificato catastale, chiedendo la Conformità urbanistica ai sensi della nuova norma.
8) Appena confermata la inevitabile e meritata Conformità, presentare un progetto di ristrutturazione della voliera, con trasformazione in villetta unifamilare. Pagare qualche euro di oneri, ma risparmiare qualche centinaia di migliaia di euro di terreno edificabile.
- - - - - - - - - - - -
Non fate quanto sopra, anche se indotti dai provvedimenti del Comune. 
Non sarebbe onesto.

Secondo alcune indiscrezioni, questa sarebbe la nuova formulazione prevista per l'art. 5
"Per gli edifici esistenti nei Sistemi ambientali ed insediativi del territorio Comunale, realizzati prima del 1° settembre 1967, ancorché difformi dal progetto esistente agli atti comunali, ancorché privi di abitabilità, ancorché privi di planimetrie catastali dell’epoca, ancorché abusivamente realizzati, ancorché precari, la conformità urbanistica ed edilizia dell’edificio è attestata dalla semplice dichiarazione, ancorché falsa, da parte del proprietario, o ancorché di qualsiasi altro personaggio, ancorché fuori di testa, dell’esistenza al 1°settembre 1967  dello stesso edificio, od ancorché oggetto precario, od ectoplasma, ancorché non conforme allo stato attuale.

Nessun commento:

Archivio blog