Una storia dove ci
sono solamente sconfitti.
.
1) Gli imprenditori, che hanno acquistato
la tenuta ad un prezzo spropositato, indotti a questo dalle chimere
urbanistiche fatte balenare da un Comune incompetente incolto e inadeguato, e
che in seguito, tentando di realizzare quelle chimere, hanno perso l’attimo
fuggente.
.
2) GLI
AMMINISTRATORI e I DIRIGENTI DEL COMUNE
che nella vicenda hanno perso ogni credibilità, dimostrandosi inadeguati a
partorire previsioni urbanistiche appropriate e incapaci di gestirne i
procedimenti attuativi.
.
3) I PROGETTISTI
che nella vicenda hanno perduto attendibilità, credibilità, stima e reputazione professionale, perdite tuttavia, nel loro caso, compensate dalla riscossione delle sontuose parcelle generosamente elargite (fuori mercato e senza gara) dal Comune.
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E i più sconfitti
di tutti:
4) I CITTADINI DI
SAN VINCENZO che non solo hanno visto sprecata una preziosa ricchezza naturale
che avrebbe potuto diventare una grande fonte di sviluppo, anziché di
speculazione, e che, di conseguenza,
vedono ora in gravissimo pericolo l’altra ancor più preziosa ricchezza del
paese: Rimigliano a mare.
E tutto questo
fallimento l’hanno anche dovuto inspiegabilmente pagare di tasca propria con
circa 600.000 euro.
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