sabato 20 dicembre 2014

La spiaggia "d'oro"


I trecento metri di questa spiaggia corrispondono a neppure il 10 % delle spiagge cittadine e a circa il 3% delle spiagge di tutto il Comune di San Vincenzo. Nonostante questo, hanno già assorbito circa l'85% delle spese totali effettuate negli ultimi anni dal Comune per opere di "protezione e ricostituzione" delle spiagge.
Fra realizzazione di pennello e suo allungamento, posa in opera di salsiccioni, realizzazione di scogliere soffolte e, naturalmente, uno o due ripascimenti all'anno negli ultimi tre anni, su questa spiaggia "d'oro" sono già finiti circa 600 mila euro, finiti tutti completamente in fumo, non appena il mare ha deciso di riportarla alle dimensioni che ha sempre avuto dagli anni Settanta in poi (vedi foto satellitari sotto: 1988 e 1996)


Ma non basta. Il prof. Pranzini: grande esperto stimato in tutta la Toscana, dice Russo, scordandosi di avere detto le stesse IDENTICHE parole per il poi tanto vituperato (al costo di 100 mila euro) prof. Aminti; appunto Pranzini sta studiando "le dinamiche della costa" per un compenso (preliminare) di 40 mila euro. Dall'articolo si capisce che nessuno ha la più vaga idea di che fare, ma che nessuno pensa nemmeno di fare l'unica cosa logica e regionevole e cioé: smettere di fare!

Invece i 700 mila euro che pare stiano per arrivare, non saranno impiegati per qualcuna delle tante vere emergenze del paese, ma è già deciso saranno, in gran parte, prontamente affogati per allargare la barriera davanti alla spiaggia d'oro e, naturalmente, per tanti bei ripascimenti (tanti quante saranno le mareggiate) per riallungare e ripulire sempre la stessa spiaggia d'oro.
Ovviamente saranno immancabilmente  interventi "a perdere" come tutti quelli precedenti, nella vana speranza, di imbroccare, per puro caso, quello giusto.
Ma invece, smettere di bruciare montagne di denaro pubblico e lasciare che quella spiaggia (quasi tutta "privata") resti come la vuole il mare e cioè esattamente, anzi un po' meglio di com'era negli anni Settanta, Ottanta, Novanta e Duemila, no? Perché no? Qualcuno sa dare una spiegazione ragionevole?

Foto aerea dell'anno 2000
L'articolo non dice però che, nonostante il titolo, quella spiaggia, nell'attuale situazione, anche "divorata", è pur sempre assai più lunga di come è sempre stata dagli anni settanta in poi. Eppure tutti se la ricordano bene. 
Prima del nuovo porto, col mare appena increspato, per non bagnarsi i piedi bisognava passare fra le palafitte sotto ai due ristoranti. Ora, anche con la spiaggia "divorata" la situazione dimensionale è migliore di prima e, nella zona nord, più vicina al pennello, molto migliore.
Quindi quest'emergenza apocalittica, dove sta?
Nelle due foto di lato e sotto com'era quella spiaggia nel 2000. Cortissima, con le costruzioni sulla spiaggia quasi a filo battigia. Se ora è "un'emergenza", nel 2000 cos'era? una catastrofe nucleare? Eppure non si ricordano questi titoli di giornale.


La spiaggia durante la costruzione del porto (estate 2007 con mare calmo). Il bagno  Nettuno qui aveva circa 40 ombrelloni, di cui la metà nell'acqua. Ora ne ha circa 180, tutti all'asciutto. Il Serendipity era quasi in acqua, ora è ben lontano.
Emergenza. Spiaggia divorata. Dove? Quando?

Sotto. Come si presenterà la spiaggia d'oro dopo altri 37 ripascimenti, con la tinozza soffolta finalmente riempita, e l'ampliamento delle concessioni balneari (con semplice SCIA) permesso automaticamente, e senza limiti, nel Granducato di San Vincenzo, quando la spiaggia si allunga 



2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho letto che costruiranno un'altra barriera a sud del porto, oltre a potenziare quella attuale, che dal Il Delfino prosegue verso sud fino al Fosso delle Prigioni.
C'é un disegno da qualche parte? Grazie

Rimigliano ha detto...

Ci sarà sicuramente, ma per quanto sappia, non è stato per ora reso pubblico.

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