sabato 5 marzo 2016

Miscellanea 2 - 2016

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IL DIRIGENTE, motu proprio, PROROGA per cinque anni le CONCESSIONI BALNEARI di San Vincenzo.
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Con determina n. 110/2016 il dirigente geom. Filippi
Dopo aver citato varie disposizioni fra le quali una nota della Regione Toscana nella quale si dice che:
“La proroga in esame POTRA’ (non dovrà) essere formalizzata con l'adozione di un atto di natura ricognitivo/dichiarativa,"
 
HA DECISO di prorogare le concessioni balneari di San Vincenzo per cinque anni, fino al 2020, predisponendo l’apposito atto con il quale nei prossimi giorni, tale decisione sarà formalizzata.
Il dirigente nelle premesse da atto anche della IMMINENTE SENTENZA della Corte di Giustizia Europea che potrebbe (come chiesto dal Procuratore Generale) dichiarare illegittime tutte le proroghe INCAUTAMENTE concesse. Riservandosi in quel caso la possibilità di revocare la proroga appena concessa.
Si nota che la determina non appare preceduta, come di solito avviene, da una delibera di Giunta che sembra non si sia pronunziata sul tema. Forse per comprensibili ragioni di opportunità.
Si fa presente che nel caso la sentenza (questione di settimane, se non di giorni) della Corte di Giustizia, dichiarasse illegittime le proroghe, la loro revoca (dopo pochi giorni dalla concessione) potrebbe scatenare plurime RICHIESTE DI RISARCIMENTO milionarie nei confronti del Comune.
IN QUEL CASO CHI PAGHEREBBE?
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Visto che la Giunta non si è pronunziata e visto che la proroga è una possibilità e non un obbligo, e la sentenza è attesa ad horas, non sarebbe più GIUDIZIOSO aspettare la sentenza?
Domanda ingenua di un ignorante in materia.

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DEMOLIZIONE VOLUME ex cucina della CITTADELLA
PUNTINI SULLE i.
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Ora pressoché tutti danno ormai per pacifico e scontato
 
1) che ci sia stata una demolizione (e la cosa appare palesemente evidente)
2) che la porzione di immobile demolito fosse stata realizzata abusivamente (e qui non mi posso pronunziare per mancanza di informazioni)
Addirittura l’assessore all’urbanistica, nell’articolo sul giornale (vedi fotografia):
 
1) Prende in seria e quasi scontata considerazione che ci sia stato un abuso edilizio e comunque non contesta affatto quest’ipotesi pur “sbandierata sui quotidiani e sul social network”.
 
2) Dice inoltre che in caso di precedente abuso edilizio il responsabile potrebbe sempre “di sua spontanea iniziativa ripristinare lo stato di fatto iniziale”.
 

3) Attribuisce implicitamente il dovere di vigilanza sugli abusi edilizi a tutti in egual misura, che siano semplici cittadini, pubblici ufficiali, incaricati di pubblico servizio, responsabili comunali della vigilanza edilizia. Infatti non si chiede come mai quel presunto abuso non sia saltato agli occhi dell’organo comunale di vigilanza, ma si chiede invece come mai non l’abbiano scoperto i membri di AS che alla Cittadella fecero due incontri, fra l'altro senza cene e con quelle stanze chiuse a chiave.
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Esaminando le tre questioni nell’ordine:
1) Se davvero il volume demolito fosse stato realizzato senza il prescritto permesso, si ricadrebbe nell’ipotesi di illecito di cui all’art. 44, comma 1, lettera b, del DPR 380/2001. (vedi fotografia)
2) Anche in caso di demolizione “di spontanea iniziativa” è comunque necessaria la presentazione di una SCIA
3) I comuni cittadini (anche gli aderenti ad AS), ammesso che possano rendersi conto degli abusi edilizi, non hanno alcun dovere legale di denunciarli alle autorità. Questo dovere ce l’hanno invece gli incaricati di pubblico servizio, i pubblici ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria. Dovere che è disciplinato dal codice penale (vedi fotografia)
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Quindi se le cose sono andate come ormai tutti danno per scontato, le autorità preposte, ora che inevitabilmente “sanno” quello che tutti i lettori dell’articolo hanno saputo, autorità che hanno i mezzi e le informazioni per sapere con certezza come le cose sono “veramente andate” (prima, durante e dopo), adotteranno ovviamente, celermente, come loro dovere, tutti i provvedimenti del caso, se dovuti.
Per vedere se ci saranno stati provvedimenti ed, eventualmente, quali, basterà consultare all’albo pretorio, i primi di marzo, l’elenco dei rapporti e ordinanze che il segretario comunale redige e spedisce mensilmente a tutti gli enti interessati. (vedi esempio in fotografia)
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Questo è appunto quanto prevede la normativa vigente in materia.
foto di Rimigliano Giovanni Sanvincenzo.
foto di Rimigliano Giovanni Sanvincenzo.
foto di Rimigliano Giovanni Sanvincenzo.
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Rimigliano Giovanni Sanvincenzo
Rimigliano Giovanni Sanvincenzo Ho visto la luce....! La trasparenza...! La Glasnost...! Vedo l'erba oltre i vetri....
Questa trasparenza c'era all'inaugurazione (foto del maggio 2011) ed è rimasta fino all'ottobre del 2013, quando è andata perduta per cause ignote. D'altronde anche chi sapeva bene che quella trasparenza sarebbe dovuta rimanere, in questi due anni e mezzo non se ne è potuto certo accorgere, nascosta e rimpiattata com'era.
Ma tutto è bene quello che finisce bene. Ora la trasparenza è (quasi) tornata. C'è ancora di mezzo una paratia e un acquaio impacchettato, ma presto anche quei disturbi gravitazionali spariranno e così capiremo che non è mai successo nulla.
Era solo un brutto sogno. Succede quando si fanno spaghettate troppo pesanti, specie a mezzanotte!
foto di Rimigliano Giovanni Sanvincenzo.

Rimigliano Giovanni Sanvincenzo
foto di Martina Nannelli.


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--------------------------------- Le Relazioni --------------------------------------
BANDINI: San Vincenzo: la città dei sassi, la Matera del mare. Un modello per tutti i comuni costieri. Ovvero come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare il ripascimento. Canta che ti pascia e poi ti ripascia.
RUSSO: San Vincenzo: posto di ristoro rinomato per luminari; cinque stelle su TripAdvisor. Specialità salsiccioni e tonni. Quanti ne abboccano da noi!
LOTTI: San Vincenzo: nuovo piano strutturale, finalmente l’ampliamento delle concessioni balneari. Tutta quella spiaggia libera in centro è una vera offesa al buongusto.
GIANNESSI: I balneari: soli, veri, unici e disinteressati difensori delle spiagge d’Italia. Ma per 2 milioni e mezzo a testa, sono anche disposti a fare spazio ai giovani.
BURATTI: Il subaffitto del Twiga: da Briatore un esempio virtuoso anche per San Vincenzo. Come moltiplicare per 100 il canone demaniale.
ANSELMI: La strenua battaglia della Regione contro il comunista Bolkenstein. Lotta senza quartiere per una breve proroga trentennale.
VELO: Finiamola con le poesie: la spiaggia deve essere la nuova fabbrica del XXI secolo. Basta con le improduttive spiagge libere portatrici di miseria e di degrado.
foto di Rimigliano Giovanni Sanvincenzo.
foto di Rimigliano Giovanni Sanvincenzo.

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 “E’ COMINCIATA LA DEMOLIZIONE DELLA CITTADELLA”. 
Come mai? Cos è successo? Con tutti i soldi che quell’edificio era costato, ora si demolisce? E poi questa demolizione quando era stata decisa dal Comune? All’albo non se ne trova traccia.
 

Un vano di più di 16 mq, con le pareti trattate in bianco lavabile che, all'ultima cena, era perfettamente attrezzato a moderna cucina, come si vede dalle foto, è già stato da pochi giorni demolito ora non c'è più. Son rimaste solo le tracce evidenti su pareti e pavimento. Ma perché? Perché? E ora come si fa a far le frittatine? E il resto delle demolizioni, quando avverrà?
Quell’acquaio impacchettato di verde e rimasto a cielo aperto: che tristezza. Vi prego fermatevi!....
E poi, quando si demoliscono vani di proprietà pubblica è un impoverimento per tutti. E le motivazioni poi? Irrintracciabili e incomprensibili. Che storia….
foto di Rimigliano Giovanni Sanvincenzo.
foto di Rimigliano Giovanni Sanvincenzo.
foto di Rimigliano Giovanni Sanvincenzo.
foto di Rimigliano Giovanni Sanvincenzo.


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Scoperto anche il progetto approvato per le ex scuole Fucini.
Ecco come saranno.
foto di Rimigliano Giovanni Sanvincenzo.

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BIBLIOTECA KAPUTT (e centinaia di migliaia di euro Kaputt)
Approvato il progetto definitivo di sloggiamento della Biblioteca per metterci una lussuosa sala consiliare più adeguata alla dignità e al "prestigio" dei consiglieri.
La Biblioteca era una delle poche cose giuste, al posto giusto del paese. Oltretutto ristrutturata da poco e non bisognosa di restauri.
Quindi andava necessariamente distrutta. Matematico!
Naturalmente sloggiate anche tutte le preziose sale multimediatiche e salette varie per metterci l'attrattivo Ufficio Entrate.
Tanto per rivitalizzare un centro sempre più morto. La destinazione ideale. La sera attirerà centinaia di giovani e darà un certo tono a tutta la zona! Bravi.
foto di Rimigliano Giovanni Sanvincenzo.

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Rimigliano Giovanni Sanvincenzo
Rimigliano Giovanni Sanvincenzo E queste sono le demolizioni (gialle) e i nuovi muri (rossi) in un palazzo da poco ristrutturato e ora risbudellato a suon di centinaia di migliaia di euro, per peggiorare la vivibilità del centro del paese.Una piazza che da dopo pranzo e la sera sarà ancora più morta di ora. Che è tutto dire!
foto di Rimigliano Giovanni Sanvincenzo.







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