venerdì 9 marzo 2012

Rimigliano ai tempi supplementari - Secondo la Regione, contrasta col P.I.T. - Si va alla conferenza paritetica interistituzionale - Biagi mugugna e ipotizza fantomatici ricorsi - Cosa dice la scheda 23

Notizie e virgolettati, ripresi dall'articolo del Tirreno di Piombino del 9 marzo 2012
La giunta regionale Toscana ha deciso ieri all’unanimità di rinviare gli atti relativi alla variante urbanistica di Rimigliano all’esame della conferenza paritetica interistituzionale.
È stata così accolta l’ipotesi di un contrasto fra il Regolamento Urbanistico della variante ed i contenuti del Piano di indirizzo territoriale (Pit) della Regione.
Per decidere di ricorrere alla conferenza paritetica, la giunta Toscana si è avvalsa anche del parere dell’Avvocatura della Regione che  «ha confermato i profili di contrasto tra le previsioni del Comune e i contenuti del Pit, in particolare con quelli della “Scheda paesaggio 23” relativa alla tutela dei valori paesaggistici e rurali della Val di Cornia».
La delibera, ha detto Rossi, «va nella logica della condivisione e della maggiore tutela degli aspetti ambientali e paesaggistici dell’area e del suo carattere rurale».
Deluso e amareggiato il sindaco Michele Biagi che vede rimesso in discussione, e adombrato di sospetti, il lavoro suo e dei suoi tecnici durato oltre sei anni e che si spinge a ipotizzare ulteriori capitoli di questo contenzioso fra istituzioni. «Adesso con i nostri legali (plurale maiestatis riferito all'avv.Grassi) – dice – esamineremo le motivazioni contenute nella delibera della giunta regionale e se non saranno convincenti o legittime per convocare la conferenza paritetica, tutelerò in ogni modo l’operato del Comune».
Insomma, Biagi non lo dice, ma uno dei possibili sviluppi di questa complessa vicenda potrebbe vedere il Comune di San Vincenzo impugnare la delibera dell’esecutivo regionale aprendo così una querelle che potrebbe dilatare ancora di più i tempi di questa vicenda.
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Anche prima di consultare il nostro pool di legali, si accettano scommesse che Biagi non ricorrerà al TAR.
Primo: perché ha torto,
Secondo: perché non gli conviene,
Terzo: perché sarebbe la prima volta che succede e ci vuole troppo coraggio
Quarto: perché questo appassionato accanimento a favore di una  variante priva di interesse pubblico, comincerebbe ad apparire davvero inusitato, anche ai più distratti. 
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La Variante di Rimigliano, sia nel merito, sia nella brancaleonesca procedura, presenta innumerevoli profili di illegittimità, per violazione di leggi e per altri motivi, già più volte illustrati e trattati nei post precedenti e che è inutile ripercorrere. Tali motivi saranno oggetto dei ricorsi giurisdizionali  in corso di presentazione, a prescindere dalla conferenza paritetica e dal suo possibile esito.
Illustriamo invece di seguito i motivi assai ben comprensibili che ne provocano il contrasto con la scheda 23 (Val di Cornia) del PIT Regionale.

Pag. 280  - Distruzione anziché conservazione di importanti elementi costitutivi antropici tutelati

pag. 277 - Distruzione di notevoli valori storico-culturali tutelati
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Di seguito si riportano integralmente le nove pagine  della scheda n. 23 del P.I.T. regionale.
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Pagina 275

pagina 276

Pagina 277

Pagina 278

Pagina 279

Pagina 280

Pagina 281

Pagina 282

Pagina 283

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Lasciamo stare i poveri Biagi e Bandini, ma Giommoni questa scheda non l'aveva mai letta?

Anonimo ha detto...

Davvero "poveri" Biagi e Baldini,
ignoranti come capre, ma glieli facciano ora tanti bei ringraziamenti al sommo architetto Giommoni, lui si, che ha studiato!

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