sabato 4 agosto 2012

Il carrozzone della Società Parchi della Val di Cornia – Inutile – Costoso – Pericoloso


Finita ormai da tempo ogni utile funzione per le quali era stato creata, la Società dei Parchi è ormai ridotta  ad una comoda sinecura per dirigenti e dipendenti.
Attualmente è in fase di revisione statutaria, con raddoppio dei costi di gestione, in modo da poter essere adibita a rifugio dorato per politici PD della Val di Cornia trombati o tristemente giunti anticipatamente a fine carriera.
 
Incapace di qualsiasi utile, anche minima,  funzione. Basti pensare, solo per fare un esempio fra i tanti,  allo stato di pericoloso dissesto e abbandono in cui si trovano i ponticelli dei sentieri di Rimigliano, con i patetici cartelli di avvertimento della propria incapacità.
Basti pensare anche ad esempio al fatto che per gestire il fraudolento parcheggio di Rimigliano, il Comune di San Vincenzo è dovuto ricorrere ad una cooperativa esterna al costo di 90.000 euro.
Ultimamente la società si è distinta solamente per opere dannosissime quali il taglio devastante nel 2009 di 25 ettari di parco a mare, ormai denaturalizzato e ridotto ad una cadente semiassolata pineta, per lo sbarramento abusivo nel 2011 dell’accesso al parcheggio del Podere Tuscania, da cui partiva il percorso verso il mare, accessibile ai disabili e per i ridicoli e grotteschi proclami di guerra agli scambisti da parte dell’austero canonico monsignor presidente Luca Sbrilli.
L’ultima pregevole attività della Società ora di Sbrilli e prossimamente, forse, di Biagi, è stata quella di disseminare il parco di ESCHE INCENDIARIE costituite da frasche secche accumulate in mucchi e pronte per prendere disastrosamente fuoco. Probabilmente si tratta solamente di mirabolante incapacità e di cialtronaggine, ma certo un bell’incendio costituirebbe sicuramente un incentivo a ulteriori diradamenti e urbanizzazioni del Parco, in vista di futuri utilizzi turistici. Sarebbe una vera manna.
http://san-vincenzo-livorno.blogspot.it/2011/09/esche-incendiarie-nel-bosco-di.html
E pensare che questo carrozzone costa al solo Comune di San Vincenzo circa 150.000 euro l’anno e che, se la riorganizzazione per far posto ai trombati va avanti, diventeranno presto 300.000 euro l’anno.
Basta. E’ ora di chiudere bottega. E di restituire tutto ai singoli Comuni che peggio di così non potranno fare. Si spera nella chiusura delle società in house dei Comuni, prevista dalla spending review che tanto ha allarmato Sbrilli e Co. E ora che si fa? Stai a vedere che se Monti va fino in fondo, ci tocca andare a lavorare!
Una volta riavuto il Parco, il Comune doni tutto Rimigliano a mare al WWF. Così il Comune oltre ai soldi alla Società dei Parchi (300.000 €), risparmierà anche un sacco di soldi per le schifose inutili e costose opere che ha in mente per Rimigliano a Mare (200.000 €), e tutti i cittadini, invece ci guadagneranno enormemente.

3 commenti:

stanca ha detto...

C'è sempre del peggio che può arrivare, mi dicono di una lista silente, pronta a sostituire il Biagi, che poverino aveva tentato con un emendamento tutto sanvincenzino la terza legislatura, allora c'è la lista per spartire il partito Roventini figlio..Nannelli che prima o poi...D'Agliano c'ha famiglia...Di Bonito la provincia...Bandini la coop...Cecchini padre la figlia assessore...Bonsignori tra una ricetta e l'altra...non c'è mai fine al peggio

stanca ha detto...

Che strano sto paese, IGECO SALES BERRIGHI unici per la loro libertà di lavoro, si dice che non abbiano bisogno di faticare, il lavoro gli si presenta così, SIM SALA BIM e poi c'è la CADELAGO oh! come c'è un problema della strada, dossi buche strade, insomma tutto suooo!!!!!

Anonimo ha detto...

nata stanca, ma vedi da andà a ....!!!

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