lunedì 9 gennaio 2012

Grazie architetto Giommoni

In questi ultimi giorni l’architetto Stefano Giommoni è balzato agli onori delle cronache cittadine per avere pubblicato su Facebook alcuni elaborati della Verifica di Fattibilità del Nuovo Villaggio Scolastico di San Vincenzo che gli era stata commissionata in marzo con determina del dirigente comunale Andrea Filippi.
L’architetto aveva inserito una delle planimetrie da lui pubblicate sui profili Facebook del sindaco Biagi, del vicesindaco Camerini, dell’assessore all’urbanistica Bandini, dell’assessore al bilancio, Guidoni e dei consiglieri di maggioranza Arianna Morelli, Rosaria Lombardo, Paola Minelli e Antonio Russo.
Cinque di questi otto avevano commentato complimentandosi o addirittura ringraziando l’architetto Giommoni per aver partorito una sì geniale verifica.
Non è dato sapere se i sentimenti degli altri assessori e consiglieri di maggioranza trascurati da Giommoni siano stati di disappunto o, viste le negative reazioni suscitate dalla performance su Facebook, di sollievo.

Ci uniamo pertanto anche noi ai ringraziamenti del vicesindaco e dei consiglieri.
Grazie architetto Giommoni per tutto quanto da lei fatto per San Vincenzo, un piccolo paese che forse non la merita.

Dopo questa doverosa premessa, proviamo a ripercorrere le tappe del percorso professionale compiuto dall’architetto Giommoni a San Vincenzo, utilizzando quelle pochissime informazione ufficiali sfuggite ad un riserbo strettissimo da parte del Comune riguardo alle modalità con le quali sono stati a lui affidati tutti i massimi incarichi professionali di questi ultimi anni. (1)
Infatti nulla sappiamo di come si siano svolte tutte le gare per l’affidamento degli ultimi piani urbanistici di san Vincenzo. Dobbiamo supporre quindi, visti gli importi dei compensi, che si sia trattato di gare impegnative alle quali abbiano partecipato decine di architetti di tutta la Toscana e che siano state probabilmente vinte da Giommoni a seguito dei sostanziosi ribassi da lui effettuati sui compensi; ribassi resi possibili dall’abolizione delle tariffe minime professionali da parte di Bersani nel 2006.
D’altronde ribassi anche sostanziosi sulle (ex) tariffe urbanistiche possono trovare giustificazione nel bassissimo rischio professionale legato alle prestazioni di tipo urbanistico che non comportano appunto particolari responsabilità, grazie all’assenza di progettazioni esecutive, di direzione dei lavori, di collaudi, prestazioni queste che invece possono a volte comportare, in caso di errore, gravissime ed onerose conseguenze per il professionista.
Nel caso di un Piano regolatore sbagliato, è infatti difficile che un crollo del Piano possa provocare dei morti, al massimo può crollare la faccia del progettista.

Fatta questa premessa, passiamo ad esaminare i vari incarichi ricevuti e svolti dall’arch. Giommoni.
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Si parte dal Piano particolareggiato della Spiaggia U.T. 6.1 del P.R.G. comunale, adottato nel maggio del 2006 e approvato nel dicembre dello stesso anno. Il progettista incaricato nel 2005 era l’architetto Giommoni, ma probabilmente l’incarico proveniva formalmente dal Circondario della Val di Cornia, quale ente, a quel tempo, delegato delle funzioni in materia di urbanistica ed assetto del territorio.
Nulla si sa sulle modalità di scelta del progettista, di affidamento dell’ incarico e dei relativi costi che ragionevolmente saranno rimasti principalmente a carico del Comune di San Vincenzo. Mentre sulla riuscita del piano le riserve sono state enormi.
Per chi non lo ricorda infatti si tratta proprio di quel piano sciagurato che ha permesso la realizzazione delle ultime orrende concessioni balneari (bayahibe, conchiglia, bucaniere) e che contiene, per la spiaggia di Rimigliano la sventurata previsione di spiaggia libera, ma “attrezzata”. Definizione non casuale, che potrà costituire il grimaldello per la prossima “organizzazione” del litorale di Rimigliano, in funzione delle esigenze del nuovo insediamento residenziale e alberghiero.
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Il secondo incarico di cui si ha notizia è quello, nel 2007, relativo alla Variante al P. S. ed al R.U. per i sottosistemi di Rimigliano, in sostituzione del Piano cosiddetto Parmalat, approvato il 30.12.2002 ed ormai morto e sepolto, non essendo mai stata firmata, entro i termini di decadenza previsti, la relativa convenzione per la latitanza del contraente Tanzi. 
A parte lo stupore generale per la decisione da parte del Comune di sostenere i costi di un nuovo Piano, quando si sarebbe potuto tranquillamente mettere una bella croce, ed un mazzo di fiori,  sulla tomba del piano defunto, oppure, alla peggio, invitare il privato unico proprietario della tenuta a presentare lui, se voleva, a proprie spese, un bel Piano Particolareggiato, che, ovviamente incontrasse il gradimento del Comune.
Il Comune ha invece voluto inspiegabilmente procedere in prima persona, caricandosi di un ingente costo pari ad €. 167.678 per la variante al Piano Strutturale che, sommato al successivo onere per la relativa variante al Regolamento Urbanistico, pari ad €. 84.930, porta il costo complessivo della variante ad un totale di €. 252.608.
Qui però le ipotesi prima fatte sugli sconti applicati per ottenere l’incarico, pare che non tornino. Infatti questo costo, fra l’altro risalente a diversi anni fa, anche se comprendente la progettazione complessiva in collaborazione con altri professionisti, appare francamente molto, ma molto alto. Specie se riferito ad una variante settoriale e non generale, riguardante una zona quasi inedificata, di proprietà esclusiva di un unico privato e con l’opportunità di poter disporre di tutto il materiale della precedente variante Parmalat dell’arch. Bartolommei, appena cestinata, ma avente l’identico oggetto.
Niente oggi risulta pubblicamente su come tale importo sia stato determinato e suddiviso. Supponiamo senz’altro che sia risultato il più basso dei preventivi richiesti ad un buon numero di professionisti, procedura che l’elevato ammontare dell’importo farebbe apparire del tutto indispensabile. Però non riusciamo ugualmente a spiegarci l’elevata entità della cifra.
Fra l’altro il risultato finale di tale Piano Urbanistico è sembrato a molti non affatto esente da critiche. Infatti proprio la prima stesura di tale Variante è apparsa talmente ambigua nella normativa e incerta nella quantificazione dell’edificato esistente, da avere richiesto diversi aggiustamenti e, da ultimo, in occasione dell’esame delle osservazioni al Regolamento Urbanistico, decisi cambi di rotta e sostanziali variazioni sia nella rappresentazione e consistenza dell’esistente che nella normativa. Variazioni tali da far presupporre ai più la necessità pressoché inevitabile di una nuova adozione del Regolamento, inspiegabilmente invece non avvenuta, con contraccolpi di tipo legale ancora tutti da decifrare.
Una riprova di questo incedere confuso ed incerto e dei conseguenti ripensamenti e correzioni è rintracciabile nel tempo eccezionalmente lungo trascorso fra la prima adozione del piano (febbraio 2008) e la sua approvazione definitiva (ottobre 2011): ben 3 anni e 8 mesi.
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Mentre era in corso l’incarico di Rimigliano è arrivato a sorpresa, nel 2008, anche il nuovo incarico per il Nuovo Piano Regolatore generale di San Vincenzo 2010-2020.
L’imprevisto prolungarsi della variante di Rimigliano ha fatto sì che i due incarichi andassero a sovrapporsi e che la partenza del nuovo PRG slittasse dal 2010 al 2012.
Il costo a carico del Comune della sola progettazione urbanistica di tale nuovo piano è stato determinato in €. 220.190 (174.977+cpa+iva) , suddiviso fra Piano Strutturale 121.104 (96.237+cpa+iva) e Regolamento Urbanistico 99.086 (78.740+cpa+iva).
Anche qui ci troviamo di fronte ad un incarico superiore ai 100.000 euro, quindi sicuramente soggetto a gara, dal momento che la suddivisione in due incarichi inferiori a questa soglia, è esclusivamente formale, trattandosi sostanzialmente di un unico incarico inscindibile, comprendente due attività funzionalmente connesse e temporalmente consequenziali.
Anche questo costo appare assai elevato, specie per un Piano che dovrà sostanzialmente prendere atto che, dopo gli straordinari eccessi dei due ultimi decenni, le possibilità edificatorie sostenibili di San Vincenzo sono ormai abbondantemente esaurite e che l’attività edilizia si dovrà sostanzialmente limitare alle ristrutturazioni ed al recupero dell’edificato già esistente. Quindi un Piano assai semplificato, privo di zone di espansione e di completamento, e corrispondente sostanzialmente al rilievo dello stato attuale corredato da una stringata normativa che disciplini e incentivi il recupero, le ristrutturazioni e riqualificazioni. Inoltre una buona parte del lavoro verrà svolta dall'Ufficio di Piano del Comune per il quale è previsto un ulteriore compenso di 86.149 euro
L’elevatissimo costo complessivo del progetto urbanistico, (220.190 + 86.149 = 306.339) specie in tempi di crisi e di abolizione delle tariffe minime degli architetti, non appare facilmente giustificabile, se non con il fatto che tutti gli altri architetti invitati abbiano presentato volutamente, preventivi ancora più alti perché non intenzionati a lavorare a San Vincenzo, per il timore (senz'altro infondato) che la sua nomea di Comune iper cementificatore, potesse compromettere la loro reputazione di urbanisti. Questa circostanza avrebbe però dovuto suggerire al Comune di ripetere la gara ampliando la rosa degli architetti invitati.
Fra pochi mesi potremo vedere il risultato di questo incarico, che confidiamo potrà essere di buona qualità, anche se le sconcertanti premesse filtrate fin’ora (compattazione della città troppo diffusa?) non appaiono certo delle più rassicuranti.
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Infine assai recentemente, lo scorso marzo, all’architetto Giommoni è arrivato da parte del Comune un ulteriore incarico, che è andato a sovrapporsi agli altri due in corso.
Un vero e proprio ingorgo.
Infatti, nonostante che, a sentire le stesse fonti comunali, la convinzione di portare in fondo questo costosissimo progetto, sia prossima allo zero, il Comune ha deciso ugualmente di incaricare l’architetto Giommoni di studiare (si confida tutti: con esito positivo) la fattibilità urbanistica di lasciare il Nuovo Villaggio Scolastico nel luogo dove si trova il vecchio Villaggio Scolastico, con un costo a carico del Comune per tale verifica di euro 34.944.
Costo che, per una verifica di fattibilità, non appare proprio economico.
In questo caso, trattandosi di un compenso al di sotto dei 40.000 euro il dirigente ha potuto “visto il Regolamento Comunale per l’affidamento degli incarichi che prevede la possibilità, per interventi di complessa pianificazione, dell’affidamento diretto”, procedere appunto per la prima volta all’affidamento diretto. Infatti, ripensandoci, questa verifica di fattibilità urbanistica dell’ipotesi di lasciare il Villaggio Scolastico dove si trova, è senz’altro un “intervento di complessa pianificazione”. Direi addirittura uno dei più complessi, arcani e anche astrusi che possano esistere in urbanistica.
Come visto all’inizio pare però che lo studio, nonostante la onerosa sovrapposizione temporale degli incarichi, e la sua indubbia complessità, sia stato già rapidamente terminato, come da disegni apparsi su Facebook, peraltro per ora poco comprensibili e ancora non valutabili.
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Terminata questa lunga disamina, non possiamo quindi non ringraziare l’architetto Giommoni, insieme ai progettisti suoi collaboratori, per averci voluto onorare in questi ultimi anni, e anche nei prossimi, della sua presenza e delle sue affettuose attenzioni, per un onere finale, comprensivo anche di quello relativo al notevole aiuto che riceverà dall'Ufficio di Piano, che, a consuntivo delle due legislature Biagi, ammonterà ad un totale lordo in cifra tonda, a carico del Comune, di circa  Mezzo milione di euro.
Grazie quindi, caro architetto, a nome dei 7.000 cittadini di San Vincenzo.
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Con letterina al Tirreno del 2 febbraio, Giommoni ha sostenuto di aver non aver quasi mai riscosso soldi dal Comune di San Vincenzo, ammettendo solamente, obtorto collo, di aver incassato solo la miseria di 150 mila euro e tacendo incredibilmente sui compensi, già deliberati, che riscuoterà.
Trattasi ovviamente di balla sfacciatissima e, per gli addetti ai lavori, del tutto ridicola.
Qui sotto si riepiloga quanto affermato da Giommoni e quanto risultante (fra già riscosso e ancora da riscuotere) da atti ufficiali e pubblici.
Ogni ulteriore commento è superfluo. Però che pena! Se sono soldi guadagnati lautamente, ma onestamente, come nessuno ha mai negato, di che ha paura ad ammetterlo. Perché negare l'innegabile? Mah!
Dall'atteggiamento ritroso di Giommoni, sembrerebbe quasi che ci fosse qualcosa da nascondere. Architetto, perché fa così? Non si vergogni dei soldi da lei così meritoriamente guadagnati, sbaragliando la concorrenza di tutti gli altri urbanisti che hanno con lei gareggiato. Bando alle timidezze!
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Nota (1)
Il Comune di San Vincenzo  ha praticamente oscurato la pagina della trasparenza sugli incarichi e consulenze esterne. Per il 2008 ed il 2009 si può infatti accedere solo ad un magrissimo estratto comprendente solo pochissimi incarichi minori.
Per gli anni 2010 e 2011 l’oscuramento è invece (ad oggi 8/1/2012) totale e completo.
D'altra parte anche l'elenco pubblico degli incarichi di progettazione "agevolmente consultabile" previsto dall'art. 13.2 del relativo regolamento Comunale (vedi in calce), non risulta sia mai stato pubblicato sul sito internet del Comune.
Evidentemente non si ha piacere di mettere in piazza certi compensi lunari che, specie in questi tempi di sacrifici,  potrebbero suscitare qualche malumore nell’affezionato elettorato.
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COMUNE DI SAN VINCENZO
Deliberazione n° 122 in data 19/12/2008
Deliberazione del Consiglio Comunale
Adunanza seduta pubblica
Oggetto:
REGOLAMENTO INCARICHI PROFESSIONALI DI PROGETTAZIONE DI IMPORTO INFERIORE AD EURO 100.000,00
IL CONSIGLIO COMUNALE
Premesso:
che il Nuovo Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, D. Lgs. 12 aprile 2006 n.163, all’art. 91 comma dispone: “2. Gli incarichi di progettazione, di coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, di direzione dei lavori, di coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione e di collaudo nel rispetto di quanto disposto all’120 comma 2-bis, di importo inferiore alla soglia di cui al comma 1 (€100.000) possono essere affidati dalle stazioni appaltanti, a cura del responsabile del procedimento, ai soggetti di cui al comma 1, lettere d) e) f) f-bis), g), h) dell’art 90, nel rispetto dei principi di non discriminazione, parità di trattamento, proporzionalità e trasparenza, e secondo la procedura prevista dall’articolo 57 ,comma 6; l'invito è rivolto ad almeno cinque soggetti, se sussistono in tale numero aspiranti idonei. (comma così modificato dall'art. 2, comma 1, lettera t), d.lgs. n. 113 del 2007, poi dall'art. 2, comma 1, lettera s), d.lgs. n. 152 del 2008)
OMISSIS ....
D E L I B E R A
1) DI APPROVARE il regolamento per gli incarichi professionali di progettazione di importo inferiore a € 100.000,00, composto di n. 16 articoli, allegato alla presente come parte integrante;
2) DI DARE ATTO che il presente provvedimento non comportando impegno di spesa o diminuzione d’entrata, non necessita dell’assunzione del parere di regolarità contabile del responsabile di ragioneria.
3) DI DISPORRE l’entrata in vigore del presente regolamento dalla data di pubblicazione della presente deliberazione .
Inoltre rilevata l’urgenza di provvedere ,con n. 4 voti contrari (Bersotti Fausto, Bertini Nicola, Benvenuti Silvano e Michelotti Francesco) e n. 11 voti favorevoli espressi a scrutinio palese essendo i presenti e votanti n. 15
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REGOLAMENTO INCARICHI PROFESSIONALI DI PROGETTAZIONE DI IMPORTO INFERIORE AD EURO 100.000,00
Articolo 1 - Oggetto
1. Il presente Regolamento disciplina l’affidamento dei servizi di progettazione di importo inferiore a € 100.000 oneri fiscali esclusi , di cui all’art 91, comma 2 del D. Lgs. 163/2006 e successive modificazioni e integrazioni nonché dei servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria, all’urbanistica e alla paesaggistica, dei servizi affini di consulenza scientifica e tecnica di importo inferiore a € 100.000, di cui alla categoria 12 dell'allegato IIA di cui agli articoli 20 e 21 del D. Lgs. 163/2006 e successive modificazioni e integrazioni.
Articolo 2 – Determinazione dell’importo
1. La determinazione dell’importo costituente la soglia di riferimento per l’assoggettamento al presente Regolamento è effettuata dal Dirigente competente con riferimento a quanto previsto all’art. 62 del Regolamento Generale D.P.R. n. 554/1999.
Articolo 3 – Tipologia di incarichi
1. Sono soggetti alla disciplina del presente Regolamento gli incarichi nelle materie di cui all’art. 1 quali :
a) progettazione
b) direzione lavori
c) coordinamento per la sicurezza
d) collaudo (statico – tecnico amministrativo – funzionale)
e) prestazioni necessarie alla progettazione
f) prestazioni di supporto alle attività di progettazione ed esecuzione
g) prevenzione incendi
h) pianificazione urbanistica
i) prestazioni di supporto alla attività di pianificazione urbanistica
l) piani e interventi in materia di mobilità
2. La procedura di affidamento degli incarichi di cui all’art. 90, comma 6 del D .Lgs. 163/2006 e successive modifiche e integrazioni è preceduta dall’attestazione del Responsabile del Procedimento circa la sussistenza delle condizioni, di cui al commapredetto nonché dal successivo comma 7, che consentono di reperire le professionalità necessarie al di fuori della struttura organizzativa dell’ente.
Articolo 4 – Tipologie di soggetti incaricabili
1. Gli incarichi di cui al presente Regolamento possono essere affidati ai soggetti di cui all’art. 90, comma 1, lettere c), d), e), f),f-bis) g), h) con le specificazioni di cui al successivo comma 2 del medesimo articolo del D. Lgs. 163/2006.
Articolo 5 – Cause di esclusione
1. Non possono risultare affidatari di incarichi disciplinati dal presente Regolamento i soggetti di cui al precedente art. 4 che si trovino nelle condizioni previste dall’art. 38 del D. Lgs. 163/2006 e successive modifiche e integrazioni; nonché coloro che si trovino in rapporti di lavoro incompatibili per legge con l’esercizio della libera professione . L’assenza di cause di esclusione deve essere oggetto di dichiarazione da parte dei professionisti nelle forme di legge contestualmente alla domanda di partecipazione per gli incarichi.
Qualora, a seguito di controllo d’ufficio disposto, a norma di legge, dall’Amministrazione Comunale sulle dichiarazioni rese, sia accertata la sussistenza delle cause di esclusione di cui al presente articolo, l’affidatario di incarichi disciplinati dal presente Regolamento è dichiarato decaduto.
Articolo 6 – Giovani professionisti
1. Sono giovani professionisti coloro che risultino iscritti ad un albo professionale per un periodo inferiore a cinque anni.
2. Per favorire l’inserimento dei giovani professionisti nel mondo del lavoro potranno essere loro riservate, in via preferenziale, quelle attività di progettazione di importo inferiore a € 40.000 che si ritengano adatte per impegno e caratteristiche ad un professionista in via di formazione.
Articolo 7 - Modalità di selezione ed affidamento
1. I servizi tecnici di cui al presente regolamento possono essere affidati dalle stazioni appaltanti, a cura del responsabile del procedimento, ad operatori economici in possesso di specifiche qualificazioni economiche finanziarie e tecnico organizzative uguali a quelle previste per l’affidamento di contratti di pari importo :
⇒ mediante le procedure aperta, ristretta o negoziata con bando, nel rispetto dei
principi di non discriminazione, parità di trattamento, proporzionalità e trasparenza;
⇒ mediante la procedura negoziata senza pubblicazione di un bando di gara (articolo 57, comma 6, del Codice) previa selezione di almeno cinque operatori economici da consultare se sussistono in tale numero soggetti idonei;
2. L’affidamento all’operatore economico che ha offerto le condizioni più vantaggiose, determinate sulla base del criterio del prezzo più basso o dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
3 . Le modalità di selezione e di affidamento sono individuate dal dirigente competente in connessione alla natura e caratteristiche dell’oggetto della prestazione .
Articolo 8 – Affidamento mediate procedura aperta - Avviso pubblico
1. L’affidamento degli incarichi di cui al presente Regolamento in caso di procedura aperta avviene previo avviso pubblicato all’Albo Pretorio con contestuale inserimento sul sito Internet per gli importi pari o superiori a € 40.000 .
Articolo 9 – Contenuto dell’avviso
1. L’avviso per l’affidamento dell’incarico deve contenere:
⇒ oggetto dell’incarico;
⇒ requisiti richiesti;
⇒ importo presunto dell’opera e/o dell’incarico;
⇒ tempi di esecuzione massimo per l'espletamento dell'incarico;
⇒ altre indicazioni relative alla prestazione;
⇒ termine per la presentazione delle candidature (15 gg con curriculum generale / 20 gg. curriculum
⇒ specifico / 30 gg. corredo per merito tecnico);
⇒ metodo di affidamento (maggior ribasso – offerta economicamente vantaggiosa)
⇒ indicazione dei criteri di valutazione;
⇒ eventuali altri criteri di valutazione specifica in relazione all’incarico.
Articolo 10 - Affidamento mediante procedura negoziata
1. L’affidamento degli incarichi di cui al presente Regolamento in caso di procedura negoziata ,senza pubblicazione di un bando previa selezione di almeno cinque operatori economici da consultare se sussistono in tale numero soggetti idonei , presuppone l'istituzione ed attivazione di apposito albo-elenco di operatori economici qualificati ad assumere gli incarichi di cui al presente regolamento .
2. La formazione dell'elenco – albo ,da aggiornare almeno annualmente, avviene nel rispetto dei principi di non discriminazione,parità di trattamento, rotazione,proporzionalità, trasparenza .
Articolo 11 - Valutazione
1. La valutazione delle candidature presentate viene effettuata dal Dirigente competente che può, a propria discrezione, avvalersi della consulenza di altri collaboratori ritenuti competenti.
2. La valutazione verrà effettuata in relazione all’incarico da affidare sulla base di quanto indicato nell’avviso.
Articolo 12 - Affidamento
1. L’affidamento dell’incarico avviene con Determinazione del Dirigente competente,contenente: il nominativo prescelto le motivazioni della scelta con riferimento alla valutazione svolta lo schema del contratto di incarico il relativo impegno di spesa.
Articolo 13 – Pubblicità incarichi
1. Della Determinazione dirigenziale di affidamento di ogni singolo incarico, completa di disciplinare, vengono contemporaneamente disposti la pubblicazione all’Albo pretorio e in apposito collegamento del sito web del Comune .
2.Gli Affari Generali curano l’istituzione di un indice “specifico” delle determinazioni dirigenziali di affidamento degli incarichi disciplinati dal presente Regolamento, per consentire una agevole individuazione e consultazione di ogni affidamento in materia e conseguente monitoraggio.
Articolo 14 – Incarichi di importo inferiore a € 20.000
1. Per gli incarichi di cui all’art. 3, comma 1, del presente Regolamento di importo inferiore a € 20.000, il Dirigente competente può procedere mediante affidamento diretto ai sensi del combinato disposto degli articoli 91, comma 2, e 125, comma 11, del D. Lgs. 163/2006.
Articolo 15 – Altri casi di affidamento diretto
1. Qualora, a seguito della pubblicazione dell’avviso per l’affidamento degli incarichi di cui al presente Regolamento, non vengano presentate candidature o queste risultino inadeguate, e /o qualora si tratti di incarichi per la progettazione di opere di particolare complessità che richiedono una specifica organizzazione/professionalità o di interventi di complessa pianificazione , il relativo incarico può essere affidato dal Dirigente in via diretta avendo cura di motivare adeguatamente nella determinazione i presupposti per l'affidamento diretto .
Articolo 16 - Entrata in vigore
Il presente regolamento entra in vigore dalla data di pubblicazione della deliberazione di approvazione.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Questo è un genio ( il blogger no l'architetto ) , peccato non conoscerlo di persona !!

Anonimo ha detto...

No. per me il genio è proprio l'architetto.
Prendersi mezzo milione per imbellettare tre o quattro volte le solite piantine ricicciate e rimpolpettare i soliti discorsi fritti e rifritti, è veramente una genialata.
Certo se c'è stata una gara... Ah Ah Ah!!!

Anonimo ha detto...

Insomma alla fine questo scienziato che annoveriamo tra i nostri concittadini, ci costa più o meno 70 euro a testa negli ultimi 3 anni.
E bravo il nostro architetto.
Vi dirò, visto che già ho speso anch'io, spero proprio che questo signore, che ha studiato, infonda un minimo di stile e classe a questa giunta maremmana grezza e ignorante e che gli faccia fare almeno un po' di autocritica su tutte le brutture che ha fatto.

Anonimo ha detto...

Vadano tutti a zappare la terra, è l'unica cosa di cui dovrebbero occuparsi

Anonimo ha detto...

sul tirreno si stamani, l'arch. giommoni smentisce le cifre riportate nell'articolo con tanto di scuse da parte delcronista.. Allora sara' bene che anche questo blog faccia le dovute scuse?
PER LA VERITA'

PER LA VERA VERITA' ha detto...

Ho letto ora la letterina di Giommoni al Tirreno.
Mi pare che l'architetto, oltre a trascurare tutti i costi fiscali e della sua cassa di previdenza (come se il Comune non dovesse corrisponderglieli) si sia calmorosamente scordato qualche passaggio.
Il Piano Spiaggia? perso nelle nebbie?
La variante al PS di Rimigliano? fatta gratis?
In nuovo RU 2010-2020 i cui importi sono gia stati ufficialmente accettati? Trascurabile?
Davvero Interessante!
Riepilogo cifre risultanti da documenti ufficiali del Comune:
Piano Spiaggia ??.??? Progettazione
Rimigliano PS 167.678 Progettazione architettonica e altre
Rimigliano RU 32.436 Progettazione architettonica (come da lettera Giommoni)
Rimigliano RU 52.494 (residuo degli 84.930) Progettazioni varie
PRG PS 121.104 Progettazione architettonica conferita
PRG RU 99.086 Progettazione architettonica già decisa (GC n. 263/2009)
Vill.Scolast. 34.944 Verifica di fattibilità urbanistica
Mi pare che si continui ad essere lì dove si era prima.
E allora di che scuse si sta parlando?

Anonimo ha detto...

A me sono piaciute le scuse, non del cronista, ma senza firma, quindi del giornale, con ridicolo tono da Fracchia. E pensare che Giommoni aveva sparato delle balle gigantesche.
Si vede che ha proprio le spalle coperte.

Anonimo ha detto...

Copertissime direi, quasi imbottite.
Giunta
Dirigenti
Partito
e Giornale.
Più di così.......

Anonimo ha detto...

questo giommoni è un grande! ma meglio è il comune che prosegue una tradizione di grande trasparenza, quella dell'accumulazione dei mattino tamnto che S.vincenzo è uno dei lupoghi più brutti di tutta la costa a sud di livorno, forse compete con ladispoli o casi simili in prsssimità di roma. ma d'altra parte è evidente che contano i mattoni e chi li mura e chi ci sta dietro, perchè ci sono anche specifici mallevadori, magari fiorentini.

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