lunedì 1 agosto 2011

Signor Luca Sbrilli presidente dell’Ente dei parchi della Val di Cornia. Siamo uomini o caporali?

E' trascorso più di un mese dalla intervista (vedi qui)  rilasciata dal presidente Sbrilli a Paolo Federighi del Tirreno, dove Sbrilli ammetteva di aver permesso che il gestore del Podere Tuscania sbarrasse l’accesso n. 8 a tutti i cittadini, compreso le persone disabili (in contrasto con quanto riportato e con grande enfasi pubblicizzato sui 45 cartelloni illustrativi e sul sito internet del Parco). (vedi qui)

Sbrilli, con audace sprezzo del ridicolo, giustificava la chiusura effettuata dal Podere Tuscania, con fantomatici atti di prostituzione e di scambismo che si sarebbero svolti nel parcheggio, anche di giorno, nelle macchine arroventate dal sole di luglio e sotto gli occhi di centinaia di passanti. Cose viste solo da lui (viaggiando (sic) su internet) e dal gestore del Podere Tuscania (secondo strane e contradittorie versioni).
.
Sbrilli però nell’intervista assicurava che “entro alcuni giorni” (5, 7, 9...?) la catena (fra l’altro non segnalata e pericolossissima) sarebbe stata sostituita con una sbarra elettrica che avrebbe ripristinato il sacrosanto diritto di transito a piedi ai cittadini e l’altrettanto sacrosanto diritto di accesso e parcheggio (previa richiesta citofonica) alle auto delle persone disabili.
Di giorni ne sono passati più di trenta e la schifosa catena è sempre là.

Si impone una domanda:
Signor Luca Sbrilli presidente dell’Ente dei parchi della Val di Cornia.
Siamo uomini o caporali?
Nel senso: a che scopo fa le interviste? Forse per prenderci in giro?
E quando fa una promessa, si sente impegnato a mantenerla o lo fa tanto per chiaccherare?

Grazie per l’eventuale risposta che vorrà fornire alla cittadinanza.
sondaggio

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il "potere", anche modesto, anche marginale, anche insignificante, che deriva dall'essere presidente di un Ente pubblico, o anche semplicemente gestore di un bene pubblico, da sempre un po' alla testa e provoca in molti un senso di superiorità verso gli altri comuni cittadini che esonera dal rendere conto dei propri atti di prepotenza.
D'altronde se hai un piccolo potere e non ti diverti a esercitarlo, che ce l'hai a fare?

Anonimo ha detto...

Capisco ora il risultato del sondaggio.
Effettivamente si poteva trovare di meglio.

Archivio blog