domenica 21 agosto 2011

Mancano i soldi all'Ente parchi - Sbrilli: con gli ultimi spiccioli faremo terra bruciata a Rimigliano a mare

Il Tirreno - Val di Cornia III - 20 agosto 2011
Problemi di budget, la catena al Tuscania resta al suo posto
Sbrilli: «Per i disabili l’accesso alla spiaggia comunque resta libero»
PAOLO FEDERIGHI
---------------------------
SAN VINCENZO. Più di un mese fa Il Tirreno si occupò della catena che presso il Podere Tuscania - con autorizzazione della Parchi - bloccava ai disabili l’ingresso alla spiaggia. Il presidente della società, Luca Sbrilli, spiegò che la catena era stata necessaria per evitare i frequenti incontri nel parcheggio anche in pieno giorno, fra scambisti, e il fenomeno della prostituzione.
Disse anche che i disabili non avevano l’accesso alla spiaggia interdetto. Affermò che la catena sarebbe stata tolta in pochi giorni, e che al suo posto sarebbe stata collocata una sbarra, controllata dalla reception del “Tuscania”, che avrebbe consentito il passaggio solo ai clienti del Podere e ai disabili.
Ma, ad oggi, la catena è ancora lì. «Purtroppo - dice oggi il presidente Sbrilli - abbiamo problemi di budget, e per questo non abbiamo ancora potuto collocare la sbarra. La catena è ancora lì, ma devo dire che è stata un ottimo deterrente contro i fenomeni di scambismo e prostituzione, che sono notevolmente diminuiti. I disabili possono comunque parcheggiare negli spazi loro riservati, ed hanno libero accesso alla spiaggia. Il mio compito principale è di tutelare i fruitori dell’arenile. E l’antidoto ha funzionato. A breve - aggiunge - inizieremo il taglio del sottobosco, ed eviteremo così anche la possibilità che gli scambisti utilizzino i cespugli». Sul taglio del sottobosco e la sua correttezza Sbrilli afferma: «Il taglio del sottobosco non solo è una pratica corretta per evitare il soffocamento della vegetazione, ma è regolamentato dalla Legge Forestale della Regione. Abbiamo iniziato il taglio circa due anni fa, facendo un bando di gara. In tal modo - aggiunge - con tale concessione, abbiamo guadagnato alcune migliaia di euro dalla vendita del legname e, adesso, la vegetazione sta crescendo rigogliosa. Il piano di lavoro è stato vidimato dal Corpo Forestale dello Stato, che ne ha seguito l’iter. C’è poi da dire che, non essendo Rimigliano un parco né regionale né provinciale, non è dotato di servizi antincendio».
- - - - - - - - - - - - - -
Dopo lunghi momenti di sconcerto ed incredulità, si isolano di seguito alcune considerazioni fatte da Sbrilli, cercando di corredarle con un pacato commento:
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
“Affermò che la catena sarebbe stata tolta in pochi giorni, e che al suo posto sarebbe stata collocata una sbarra, controllata dalla reception del “Tuscania”, che avrebbe consentito il passaggio solo ai clienti del Podere e ai disabili.”
Vero. Affermò proprio questo, ma immaginava già allora che non avrebbe mantenuto la parola data, confidando nella solita disattenzione e dimenticanza del pubblico ?  (vedi qui)
.

“Ma, ad oggi, la catena è ancora lì Purtroppo - dice oggi il presidente Sbrilli - abbiamo problemi di budget, e per questo non abbiamo ancora potuto collocare la sbarra”
Davvero l’Ente Parchi non ha la disponibilità neppure di un migliaio d’euro? E’ messa proprio male. E poi il 2 luglio scorso, quando Sbrilli promise di togliere la catena (entro pochi giorni), i problemi di budget evidentemente non c’erano.
Quale dissesto finanziario ha subito l’Ente negli ultimi 50 giorni? Aveva forse investito in Borsa ed è stato travolto dal crollo?
.
“La catena è ancora lì, ma devo dire che è stata un ottimo deterrente contro i fenomeni di scambismo e prostituzione, che sono notevolmente diminuiti.
Affermazione molto spiritosa e surreale. Tutti sanno perfettamente che “i frequenti incontri nel parcheggio anche in pieno giorno” fra scambisti e prostitute (evidentemente masochisti) nessuno (almeno in pieno giorno) li ha mai visti e che quindi non possono essere “notevolmente diminuiti”. Da dove viene ricavato questo bizzarro dato sulla "diminuzione"? Qualcuno si è forse appostato dietro i cespugli a redigere statistiche scambistiche ?
Sul numero di arresti, o anche di semplici contravvenzioni o denunzie a Polizia e Carabinieri avvenute recentemente per atti osceni, prostituzione o simili, naturalmente nessuna risposta dal Presidente. Forse la mancata risposta dipende dal fatto che il dato da noi richiesto e da lui non comunicato è uguale a zero? In questo caso con la catena siamo forse arrivati sottozero ?   ...... (vedi qui)
.
“I disabili possono comunque parcheggiare negli spazi loro riservati, ed hanno libero accesso alla spiaggia.”
Ma di che parla il presidente? E' mai stato sul posto?
I cosiddetti posti riservati sono del tutto invisibili e non segnalati (anzi in corrispondenza dell’ingresso dalla Principessa, l’unico cartello in vista, fa divieto esplicito di parcheggio ai NON clienti del Tuscania) e quindi questi fantomatici posti non sono utilizzabili e, difatti non vengono utilizzati.... (vedi qui)
Non solo. La catena è messa ad un’altezza tale da rendere il passaggio impossibile per chi è su una sedia a ruote, ma anche estremamente difficoltoso a tutte le persone A PIEDI che dispongono di una mobilità ridotta.
Impedire od ostacolare ai cittadini il passaggio a piedi verso il mare, più che un tentativo di privatizzazione di un percorso pubblico, appare è un vero e proprio atto illecito... (vedi qui)

.
“Il mio compito principale è di tutelare i fruitori dell’arenile. E l’antidoto ha funzionato.”
Gli accidenti di due "fruitori dell'arenile"
Possiamo assicurare senza tema di smentite che “i fruitori dell’arenile” non si sono sentiti affatto più tutelati. Ma solo stupidamente ostacolati dalla catena che devono ogni volta scavalcare con fatica, tirando sonori e sinceri accidenti a chi l’ha messa.
Si nota poi con sconcerto che dopo molti anni di presidenza, ancora Sbrilli non è riuscito a capire che il suo "compito principale" non è la tutela dei "fruitori dell'arenile" (perché non li chiama bagnanti?), ma è la TUTELA integrale di uno dei Parchi NATURALI più rari e più belli d'Europa e non la gestione di una qualsiasi Azienduccia Agricola Forestale, né tantomeno di un Pio Ente Morale.
.
“A breve - aggiunge - inizieremo il taglio del sottobosco, ed eviteremo così anche la possibilità che gli scambisti utilizzino i cespugli.”
Qui siamo veramente in pieno avanspettacolo. Neppure Giovanardi o la Binetti, ma direi neppure Bombolo e Cannavale, sarebbero potuti arrivare a simili vette.
L’immagine dei poveri scambisti terrorizzati, acquattati fra i cespugli, ferocemente stanati, dal Presidente dei Parchi della Val di Cornia, armato di forcone e crocifisso, ci turba profondamente.
I famigerati “cespugli” alias macchia mediterranea spontanea, che dovunque costituiscono la ricchezza e una caratteristica intoccabile di un Parco Naturale, anziché essere preservati e protetti come sarebbe compito e dovere di un Presidente di un Parco, saranno sterminati senza pietà, in nome di una tragicomica ossessione sessuale.
.
“Il taglio del sottobosco non solo è una pratica corretta per evitare il soffocamento della vegetazione, ma è regolamentato dalla Legge Forestale della Regione.”
Tralasciamo lo strampalato "soffocamento" della misteriosa vegetazione che secondo Sbrilli prospera al di sotto del sotto bosco (il sotto-sottobosco?).
Forse la ripulitura si può fare nei boschi coltivati ad alto fusto, non certo nei Parchi naturali (si lo sappiamo, non è ancora ANPIL, ma lo deve diventare a momenti. Non è vero?). Anzi proprio il Presidente è stato incaricato di portare avanti la pratica. Lo farà celermente? Chissà. Una volta diventato Anpil poi non sarà più possibile fare terra bruciata per un pugno di euro.
Forse il Presidente potrebbe informarsi presso qualche collega, che so’ quello dell’Uccellina per sentire se anche lui, nel suo parco,  è solito sterminare il sottobosco di macchia mediterranea per annientare gli scambisti.
.
“Con tale concessione, abbiamo guadagnato alcune migliaia di euro dalla vendita del legname e, adesso, la vegetazione sta crescendo rigogliosa.”
25 ettari di Parco naturale (250.000 mq) fatti devastare per la favolosa somma di 6.600 denari. Ma come si fa a vantarsi di un simile misfatto?
La vegetazione cresce rigogliosa? Tutte le querce più belle tagliate. Ci vorranno ancora anni per chiudere le radure create. Tutti i vecchi pini malati (legname che non si vende) non tagliati (in violazione del contratto) che stanno già cadendo (rigogliosamente). Che coraggio!
Se un giornalista è interessato, basta che vada all’ingresso 5 (Podere Walfredo) ed entri nel bosco. A sinistra verso sud vedrà il Parco ancora col suo aspetto naturale.
A destra, andando verso nord, dopo i primi 150 metri abbastanza risparmiati e poi, fino all'entrata 4 di via del Lago, potrà ammirare  una specie di giardino pubblico, diradato e riarso, con molte radure assolate (nonostante i due anni già trascorsi) con piccole querce stentate e grandi vecchi pini, molti dei quali malati e pericolanti e qualcuno già caduto.
.
“Il piano di lavoro è stato vidimato dal Corpo Forestale dello Stato, che ne ha seguito l’iter.”
Alla Forestale non interessa la naturalità del parco. Per lei è solo un bosco ad alto fusto. In ogni caso, avrà anche “vidimato” il piano di lavoro. Credo si intenda il capitolato prestazionale allegato al contratto, ma di certo NON ne ha seguito l’iter, visto le numerose gravi e clamorose inadempienze e irregolarità commesse nel taglio e, per quanto se ne sa, mai sanzionate. (VEDI documentazione).
Possiamo però assicurare che, se davvero il presidente Sbrilli dovesse attuare la sua minaccia di "decespugliare" anche la porzione sud del Parco, questa volta ci sarà qualcuno che "seguirà l'iter". Lo seguirà di brutto.
Attenzione a fare troppo affidamento sui timbri e sui bolli. Anche nel caso Ecomostro dei Lecci il progetto era stato "vidimato" e "seguito" da decine di Enti Pubblici (Comune, Soprintendenza e anche la Forestale). Tutto regolare quindi...... 
.
“C’è poi da dire che, non essendo Rimigliano un parco né regionale né provinciale, non è dotato di servizi antincendio.”
Considerazione buttata là, senza una conclusione, ma del tutto incongrua e irrilevante.
* Neppure l’Uccellina, né lo Stelvio o il Pollino sono dotati di impianto antincendio, ma non per questo vengono ripuliti a raso come fossero il parco di Riva degli Etruschi (dove però effettivamente gli scambisti sono stati sterminati da tempo)
* Il parco a mare di Rimigliano è, morfologicamente, di gran lunga il più sicuro parco italiano, dal punto di vista antincendio, essendo largo non più di 200 metri e disponendo di strade di accesso interne ed esterne su tutti i sei chilometri di fronte, che ne rendono ogni sua porzione facilmente e velocemente accessibile ai mezzi antincendio.
* Inoltre, (ma forse al presidente non lo hanno ancora detto), il parco di Rimigliano è già stato dotato di una grande condotta antincendio interrata in PVC-PN16 da tre pollici e di un grande deposito di acqua e di una stazione di pompaggio interrata subito a sud del Podere Tuscania. Tutte queste opere, come già detto, erano sproporzionate rispetto alla effettiva necessità. Tuttavia sono state già eseguite. Manca solo da mettere il tutto in funzione. Che si aspetta? Si teme forse che poi venga a mancare una scusa per tagliare sottobosco e bosco?
Sarebbe un peccato rinunziare a devastare il resto del parco e rinunziare così a due o tremila euro. Si potrebbe risanare il dissestato “budget” e Magari con quei soldi si potrebbe (chissà ?) levare la catena e mettere la promessa sbarra.
.
CHE TRISTEZZA




Cosa può aver fatto di male un Parco naturale per meritarsi questo trattamento?

Maggio 2009 - E' in corso la ripulitura di 25 ettari del parco a nord dell'ingresso 5
L'ambiente naturale è stato distrutto - Gli animali scacciati - Le querce adulte, illegalmente tagliate (vedi resti in primo piano) - Radure assolate ovunque - Predominano ovunque i vecchi pini malati e spelacchiati che continueranno a cadere per anni. Una disgustosa devastazione fatta per raccattare 6.600 euro, pochi maledetti e subito. Uno sconcio vergognoso, mai prima realizzato in un Parco Naturale
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

Per finire: un appello:
Qualcuno aiuti quell'uomo. Ne ha urgente bisogno.

L'incubo ormai ricorrente ed ossessivo che assorbe tutte le energie dell'Ente Parchi.

- - - - - - - - - -

Spese 2009 e 2008 dell'Ente Parchi (effettivamente 1.500 € per la sbarra ......)

Dati 2008 forniti dal Comune di San Vincenzo

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Potrebbe trattarsi di un deficit di accudimento.
Forse sarebbe utile un buon percorso terapeutico.
Magari con qualche seduta di ipnosi.

Anonimo ha detto...

se il bilancio dell ente parchi e subordinato a taglio del sottobosco per mettere una sbarra da 2000 eur......credo che ...sig presidente faccia mente locale per un nuovo lavoro ...non siamo piu sicuri di poter mantenere la sua busta paga ......e neanche di qualche funzionario in ferie presso il vs ente ....provate a fare domanda alla spett: lucchini siderurgica ...che gente di spessore come voi avete e ben voluta ...cioe ......lavorare con bilanci a zero e sotto sono dei veri professionisti ci pensi... ci pensi.. e porti tutto lo staff ne avra bisogno nei momenti peggiori... buon lavoro ....MA FINO A QUANDO ?????

Anonimo ha detto...

Basterebbe che chi come il Sig.Sbrilli si riducesse lo stipendio e come tutti i lavoratori fosse un minimo a conoscenza sul comkpito che deve svolgere per il bene dei parchi (ma purtroppo siamo in Italia e ricicliamo politici e poltrone a scapito della competenza )Rimigliano difenditi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!1

Anonimo ha detto...

probabilmente il presidente conosce bene gli scambisti e gli utilizzatori finali delle prostitute (ma ci son mai state? sembra leggenda metropolitana come il mostro di Loch Ness)che gli hanno confessato che dopo la catena l'amore e' finito....propongo alla parchi di sterilizzare e castrare chimicamente tutti i fruitori dell'arenile cosi' da scongiurare che in futuro qualcuno si possa anche solo appartare per pisciare dietro ai cespugli....si ride per non piangere!...sich

un utilizzatore finale pentito...

Rimigliano ha detto...

Dal Contratto di vendita del bosco del 1999.

Punto 5.)
LE PIANTE DI ROVERELLA, SUGHERA ED ACERO PRESENTI DOVRANNO ESSERE SALVAGUARDATE;

Punto 6.)
LE PIANTE DI PINO DOMESTICO CHE SI PRESENTANO SECCAGINOSE, SECCHE O DIVELTE DOVRANNO ESSERE TAGLIATE e trasportate fuori dal bosco;

Contratto rispettato?
Certamente ...............
La Forestale ha seguito l'iter?
Certamente ...............

Deborah ha detto...

Io veramente non ho parole....possibile che con tutti i messaggi che le ho mandato non sono ancora riuscita a farmi comprendere??? io condivido moltissime cose che dite ma questo prendere di mira e strumentalizzare questa vicenda della catena mi ha davvero stancata e amareggiata! quale misterioso motivo potremo mai avere a tenere chiuso e vuoto il parcheggio secondo lei? non si rende conto che ci penalizza e ci rende difficoltoso il lavoro quotidiano ma era davvero necessario farlo! perchè non ha fatto le foto ai parcheggi dei disabili 4 e sottolineo che sono 4 e non le ha postate riproponendo ancora quel cartello? perchè non ha fatto la foto dei cartelli che indicano alle persone disabili il percorso da fare per arrivare alla spiaggia?vuoe sapere tutti i giorni che NOI siamo stati costretti a far intervenire i carabinieri o la polizia? vuole sapere nello specifico i nomi dei siti che pubblicizzano incontri, prostituzione ecc ecc? lo vuole davvero???? noi qui stiamo lavorando e con una fatica bestiale stiamo riuscendo a far quadrare i nostri bilanci...non siamo i grandi imprenditori che si possono permettere grandi investimenti, siamo una piccola società composta da una famiglia, da anni impegnata come voi anche in questi campi, per questo tutte le sue accuse, i suoi toni diffamatori, le sue frasi faziose e ridicole ci feriscono e ci amareggiano.....dal 2013 non gestiremo più il Podere Tuscania, il nostro contratto sarà terminato e non parteciperemo al nuovo bando, che ne dite di organizzarvi voi in una società e di prendervelo? vi basterà sborsare circa 70mila euro all'anno e potrete fare tutto quello che più vi piace...tenere i parcheggi aperti ecc ecc...noi vorremmo per una volta essere dall'altra parte e goderci lo spettacolo!!!! infine vi ringrazio per la gradita pubblicità che ci fate, i nostri clienti sono davvero entusiasti di leggere in rete che il parcheggio è finalmente chiuso e non ospita più la tristissima "fauna umana" del parco!

Rimigliano ha detto...

Nelle nostre precedenti discussioni (vedi commenti del 29 e 30 giugno) eravamo arrivati alla conclusione condivisa
che i problemi da Lei denunziati erano in realtà circoscritti alle ore notturne e
che quindi, si poteva risolvere ogni problema e soddisfare ogni esigenza (sia del pubblico, che del gestore, che dell’Ente Parchi) con la chiusura notturna del parcheggio con una sbarra ed un cartello che avvertisse in modo chiaro la chiusura del parcheggio dalle 21,00 alle 8,00, lasciando

1) Che il parcheggio stesso, durante il giorno, mantenesse la sua funzione di accesso RICONOSCIBILE al percorso ACCESSIBILE per la spiaggia, così come tuttora segnalato dall'Ente Parchi e dai cartelloni illustrativi del Parco.
2) Che il passaggio A PIEDI verso il mare non fosse inutilmente ostacolato sia per le persone normodotate che per quelle con ridotte capacità motorie.

Era una soluzione semplice, economica, efficace e condivisa.

NULLA DI QUESTO E’ STATO FATTO
1) Il parcheggio resta INUTILMENTE chiuso anche nelle assolate ore diurne
2) La catena continua INUTILMENTE e ILLEGITTIMAMENTE ad ostacolare anche il passaggio A PIEDI di chi parcheggia sulla Principessa.

Successivamente, quasi due mesi fa, con sua intervista anche il presidente dei parchi, Sbrilli, aveva assicurato che la catena sarebbe stata tolta e che sarebbe stata installata una sbarra (apribile per le auto dei disabili) con passaggio libero per i pedoni.
NULLA DI QUESTO E’ STATO FATTO
Ed anzi Sbrilli ha detto che NON SARA’ MAI FATTO, accampando pietose scuse per la sua mancanza alla parola data.

Questi sono i fatti. I semplici fatti.
Ognuno è perfettamente in grado di capire dove stanno i torti e dove le ragioni.
Speriamo tutti che sia ancora possibile un sussulto di ragionevolezza.

Deborah ha detto...

Non entro nel merito delle sue valutazioni, le chiedo solo di essere obiettivo e di evitare di inserire noi cercando di colpire altri....la decisione sofferta di chiedere l'autorizzazione alla chiusura del parcheggio è arrivata dopo anni di disagi e difficoltà, la prego di credere almeno a questo...se vorrà l'aspetto al Podere dove potrà visionare la nostra documentazione relativa ai disagi di cui sopra che creda non si fermano a 4 scambisti nei cespugli!! a 50 metri dal Podere c'è la spiaggia naturista autorizzata dal Comune di San Vincenzo lo scorso anno che richiama naturisti da tutta Italia e insieme a loro, purtroppo, anche tutta una serie di personaggi sgradevoli e pericolosi che minano la privacy e il benessere dei fruitori del parco...la invito a recarsi in spiaggia al tramonto o in bassa stagione nei vari accessi al mare e vedrà con i suoi occhi! detto questo da parte nostra c'è la massima disponibilità a sostenere progetti condivisi di salvaguardia del territorio in tutte le sue forme...e per finire in merito alla mia attività onirica le assicuro che non è assolutamente ossessiva e di questo ne ho conferma anche da consulti con i colleghi psicologi di mio marito, ma altresì può essere definita bizzarra e liberatoria perchè ogni notte sogno di mandare affanculo gli stronzi in cui inciampo quotidianamente!:)

Archivio blog