martedì 3 gennaio 2012

Un nuovo inutile PRG da 600 mila euro. Molto compatto e incentivato, ma con errore

Fra l'altro, a parte i costi inconcepibili, c'era proprio bisogno di un nuovo PRG a San Vincenzo, primatista toscano del mattone?
Sarebbe bastata una norma di due righe: San Vincenzo è esaurito. Da ora in poi solo ristrutturazioni senza aumenti di volume.
Un'amministrazione saggia e progressista avrebbe fatto così. Evitando anche di gettare 600.000 euro. Uno spreco clamoroso.

Cari concittadini di San Vincenzo:
Come tutti sapete, entro marzo, sarà adottato il nuovo Piano regolatore (Piano Strutturale e poi Regolamento Urbanistico) di San Vincenzo.
Come non lo sapete?... Non è possibile. Siete voi stessi cittadini che praticamente l’avete costruito durante il complesso iter di comunicazione e partecipazione che, egregiamente condotto dalla nostra Garante, ha coinvolto l’intera popolazione di San Vincenzo.

Quasi ogni cittadino ha potuto inserire una norma da lui proposta, in un eccezionale lavoro corale di elaborazione che ha condotto, come prescrive la legge regionale, ad un Piano Regolatore democraticamente auto costruito.
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Certo qualche inconveniente c’è stato, come quel signore che in stato di esaltazione ha proposto la costruzione delle “Mura di San Vincenzo”, o come quel valente immobiliarista che, per ragioni rimaste oscure, voleva ad ogni costo la “Compattazione” dell’edificato, con obbligo di saturare con nuovi edifici tutti gli antiestetici spazi rimasti ancora liberi all’interno delle Mura.
D’altronde sono inconvenienti minori. Il prezzo inevitabile che va pagato al sacro principio della partecipazione democratica.
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I Costi del nuovo Piano.
Nonostante che il Piano sia stato praticamente realizzato dai cittadini, ovviamente a titolo gratuito, è restato qualche piccolo costo, purtroppo ineliminabile. Vediamoli.

Intanto i costi per il progettista. Dopo un concorso ampiamente pubblicizzato, partecipato e combattuto, all’architetto vincitore sono stati attribuiti (con molti ringraziamenti per avere accettato un incarico così poco ambìto e per le scontatissime tariffe applicate) i seguenti compensi lordi: Per il PS: 121.104 euro; per il RU: 99.086 euro, e così un totale di
euro 220.190 (a sommare)
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Questo è quindi il costo della progettazione. Anzi, no. Fermi tutti, c’è un problemino.
L’architetto (cortesemente interpellato) ha fatto sapere che se non avesse potuto (per puro assurdo) contare sull’aiuto dell’ufficio urbanistico Comunale, la sua fattura sarebbe stata molto, ma mooooooooolto più alta. Quanto più alta? Siccome tanto si parlava per assurdo, ha potuto azzardare: 436.887 euro lordi (bum!). Ottimo (specie con i minimi tariffari aboliti da tempo) e allora?
Allora una legge (la 144 del 1999 all'art. 13) prevede per i dipendenti che svolgono lavori di progettazione o direzione dei lavori a favore del Comune, un compenso pari al 30% della tariffa professionale corrispondente. Tale norma pare sia stata in questo caso così interpretata:
Se gli Uffici comunali collaborano (sempre in orario di ufficio, beninteso) con un tecnico esterno (ma perché mai un “Ufficio di Piano” non dovrebbe collaborare e magari invece  boicottare il progettista del Piano?) ai dipendenti di quegli uffici si può ipotizzare che possa spettare a titolo di “incentivo” un massimo del 30% della differenza che il tecnico esterno avrebbe richiesto in più se avesse saputo che  gli Uffici non volevano collaborare Sono davvero ammirato di questa trama così avvincente. Lo confesso. Questa è classe purissima!
Quindi siccome il risparmio (determinato in maniera così brillante) come differenza fra l'onorario netto effettivo e l'onorario netto immaginato dal progettista in caso di non-collaborazione, ammonterebbe secondo il dirigente a 177.164 euro, ai dipendenti comunali spetterebbe un incentivo massimo di 53.149 euro.
Bisognerebbe ora stabilire quale percentuale di tale teorico massimo attribuirsi nel caso specifico, e magari motivarla. Il dirigente applica senz’altro un bel 100%. Tondo, tondo.
Pertanto l’importo dell'incentivo per l'Ufficio viene irrevocabilmente stabilito in:
euro 53.149 (a sommare)
In questa cifra c’è ahimè, anche un grazioso errore di calcolo (€ 1.489 di troppo) che si spiega poi in nota (1)
.

Ora vediamo i costi per Implementazione del S.I.T. con le basi cartografiche, territoriali, urbanistiche ed edilizie. (Robbona!)
Per questo incarico esterno, il dirigente valuta un costo lordo (apparentemente stratosferico) di
euro 138.424 (a sommare).
.
Il dirigente stima però che senza la collaborazione degli Uffici tale costo raddoppierebbe addirittura ad euro 276.848 (cifra che a noi umani appare pazzesca: meglio quindi collaborare anziché boicottare).
Quindi per tale collaborazione l’incentivo massimo è pari all’ onorario netto risparmiato, molto, ma molto ottimisticamente individuato  in 110.000 euro, per il solito 30%. Pertanto l’incentivo da devolvere all’Ufficio viene stabilito anche qui nel massimo possibile e quindi in:
euro 33.000 (a sommare).


Dove siamo arrivati? Vediamo:
Totale onere progettista esterno: euro 220.190
Totale tecnico esterno implementazione SIT: euro 138.424
Totale incentivi per gentile collaborazione degli uffici: euro 86.149
Totale fin qui: euro 444.763

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Può bastare? Manco per niente.
Mancano ancora infatti i costi per:
- Geologo incaricato delle indagini geologico tecniche
- Ingegnere idraulico incaricato degli studi idrologici ed idraulici
- Agronomo incaricato degli studi agronomici
- Ditta incaricata degli studi ambientali VAS (Valutazione ambientale strategica) e VI (Valutazione integrata).
Quanto ci vorrà? Si tratta di roba che quasi nessuno legge. Basti pensare, per Rimigliano, ai ripompaggi, ai canali volanti sulla Principessa, ai tuboni che scrosciano sulla spiaggia, scoperti solo dopo anni scavando fra le tonnellate di carta della Variante.
Tuttavia, nonostante che si tratti (come anche per progetti e SIT) di molto materiale riciclato con differenze modeste, gli elaborati alla fine prodotti sono tanti, e in assenza di gare cattive, i costi tendono, come sopra già visti, a lievitare allegramente.
Forse per questi costi accessori 120.000 euro basteranno? Non lo sappiamo. Diciamo che speriamo di sì.
120.000 euro. (a sommare)


Ora si è finito davvero! ……. No??..... Non me lo dire.
Eh già ci sono altre quisquilie, ma roba piccola, anche se assai poco comprensibile. Vediamole:
Il 14 novembre la Giunta, per incaricare un giurista che in relazione alle nuove previsioni di Piano esegua le verifiche tecnico giuridiche, necessarie al fine di considerare le legittime aspettative delle Proprietà, ha stanziato la bella cifra, successivamente utilizzata per l’incarico all’avv. Gracili, di:
32.000 euro (a sommare),
.

Inoltre è stato affidato alla Syntesis l’incarico della VAS per il solo anticipo di PS relativo alla modifica delle definizioni delle destinazioni d’uso in materia di esercizi commerciali e della Variante al R.U. per la localizzazione delle medie strutture di vendita. Costo
8.112 euro. (a sommare)

.
Di sicuro qualcosa è stato lasciato e qualcos’ altro arriverà di certo. Tuttavia, esausti, chiudiamo qui e facciamo il riepilogo finale.
Totale onere progettista esterno: euro 220.190
Totale tecnico esterno implementazione SIT: euro 138.424
Totale incentivi per gentile collaborazione degli uffici: euro 86.149
Totale Geologo, Ingegnere idraulico, Agronomo, Ditta VAS e VI: euro 120.000
Esperto giuridico per le legittime aspirazioni delle proprietà: euro 32.000
VAS per anticipo strutture commerciali: euro 8.112
.
TOTALE ad oggi : euro 604.875
Altri 85 euro per ogni sanvincenzino (neonati compresi)
Con gli 85 euro già spesi per Rimigliano, si arriva a 170 euro a cranio per ognuno dei soddifatti cittadini di San Vincenzo.
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Ma, alle "legittime aspettative" dei cittadini non proprietari terrieri, c’è qualcuno che ci pensa?
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.Per finire un'ultima occhiata ai cosiddetti INCENTIVI,  il cui creativo meccanismo di calcolo ci ha così tanto affascinato, che ammontano, come detto, alla niente affatto trascurabile cifra di euro 86.149
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Fra chi vengono ripartiti? Semplice fra i seguenti soggetti:
1) Dirigente Area Servizi Territorio Responsabile Unico del Procedimento
2) Garante della Comunicazione e partecipazione
3) Responsabile Ufficio Urbanistica.
4) Ufficio S.I.E
5) Tecnici Ufficio Edilizia Privata ed Ufficio Tecnico

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In che misura? Semplice:
Saranno ripartite dallo stesso Dirigente responsabile unico, “proporzionalmente alle responsabilità assunte ed all’impegno profuso, con successivo provvedimento Dirigenziale.”
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Si potrebbe ad esempio (è una proposta) adottare il sistema (un po’troppo comunista però) in uso ai tempi di Nelson, nella Royal Navy per i diritti di preda: 1/2 al capitano, 1/4 diviso fra gli ufficiali, 1/4 diviso fra i marinai. Chissà?
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Nota (1)
Il conteggio "giusto" (dal solo punto di vista matematico) per la determinazione del primo incentivo è questo (importi netti): mitico risparmio = 347.177,13 – 96.237,50 – 78.740,00 = 172.199,63 (anziché i 177.164,00 calcolati dal dirigente). Conseguentemente il 30% di tale mitico risparmio risulta pari ad euro 51.659,89 (anziché 53.149,20 come calcolato dal dirigente). Pertanto l’incentivo massimo totale ipotizzabile  sarebbe pari a 51.659,89 + 33.000,00 = euro 84.659,89.
Sono esattamente 1.489, 31 euro comunque da detrarre alla cifra di incentivo (86.149,20) calcolata dal dirigente.
Capisco come tutto questo appaia un po’ pidocchioso (qualche mille di euro in più o in meno: che sarà mai?), ma noi che ci atteggiamo a tecnici abbiamo il pallino della precisione. Che ci vuoi fare?

P.S.
In ogni caso, anche ammesso che tutta l'ardita impalcatura concettuale del calcolo degli incentivi sia corretta, l'errore di calcolo comporta comunque la necessità di correggere la delibera di Giunta Comunale n. 263 del 29.12.2009
Ci viene tuttavia naturale consigliare che, con ragionevole prudenza, si riveda il meccanismo e gli elementi del calcolo, che appaiono leggermente discutibili e forse troppo ottimisticamente architettati.

1 commento:

Anonimo ha detto...

E questi sarebbero i nostri amministratori... che pensare?
che se la fanno e se la dividino?
Gli fa un baffo la crisi a loro....
Alla faccia di supermario.
E poi si dicono di sinistra, dalla parte dei lavoratori, delle fasce deboli, dei precari, dei disoccupati. Ma fino a quando, beoti che siamo e mi ci metto anch'io, non si capirà che chi non ha problemi non potrà mai capire quelli degli altri.
Sarei proprio curioso di vederle queste relazioni da centinaia di migliaia di euro.
Eddire che c'ero anch'io li a giugno a farmi prendere per il c...., tutti i gruppi di scussione avevano esplicitamente detto e sottoscritto che San Vincenzo è "satura" di cemento, basta case, trasversalmente da destra a sinistra ma nel piano niente di tutto questo.
La banda delle villette ha colpito ancora..

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