mercoledì 30 novembre 2011

Riparte l'edilizia a San Vincenzo

Negli ultimi giorni di questo asciutto novembre, in Comune è tutto un fiorire di pratiche edilizie vista mare:
* Nuovi alloggi di servizio (solo per i camerieri) nel terreno Mariva (bosco o duna?)
* Bar e Club nautico in riva al mare
* Centro Servizi in via dei Cavalleggeri
e, appena ieri:
* Doppia sanatoria di aree e percorsi esterni nella famosa porzione sud dei Lecci.
Finalmente si riparte.
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Tipo Pratica : SOPRINTENDENZA
Protocollo : 2011/28441 del 18/11/2011
Localizzazione : VIA DELLA PRINCIPESSA, 120
Oggetto : REALIZZAZIONE ALLOGGI DI SERVIZI.
Soggetti Coinvolti :
PROGETTISTA ARCH. MICHELA MALTINTI
RICHIEDENTE GARDENIA s.r.l.


In data 30.11.2011 è stato rilasciato permesso di costruire n. C/11/00490:
DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE EDIFICIO ADIBITO A BAR E CLUB NAUTICO.
Proprietà Lazzi Vi.Tur.spa
Progettista ing. Luca Biondi
da effettuarsi in VIA DELLA PRINCIPESSA, 120

In data 10.11.2011 è stato rilasciato permesso di costruire n. C/11/00470

REALIZZAZIONE CENTRO SERVIZI.
Proprietà Riva dei Cavalleggeri srl
Progettista GEOM. MORENO SPARAPANI
da effettuarsi in VIA DEI CAVALLEGGERI, 1


Tipo Pratica : SOPRINTENDENZA
Protocollo : 2011/29140 del 29/11/2011
Localizzazione : VIA DELLA PRINCIPESSA, 114
Oggetto : SANATORIA PER REALIZZAZIONE PERCORSO TEMPORANEO.
Soggetti Coinvolti :
PROGETTISTA ARCH. SILVIA FERRERO
RICHIEDENTE COSTRUZIONI FERRERO s.r.l.


Tipo Pratica : SOPRINTENDENZA
Protocollo : 2011/29139 del 29/11/2011
Localizzazione : VIA DELLA PRINCIPESSA, 114
Oggetto : SANATORIA - PORZIONE DI AREE ESTERNE ZONA SUD PARKHOTEL "I LECCI"
Soggetti Coinvolti :
PROGETTISTA ARCH. SILVIA FERRERO
RICHIEDENTE COSTRUZIONI FERRERO s.r.l.

Porzione sud del parco de "I Lecci" - Ameni percorsi nel bosco con simpatiche montagnole.
 

domenica 27 novembre 2011

Fognatura di via Tridentina / Spiaggia della Barcaccina - Com'è finita

Com'è finita?
Tutto bene. Con soli 70.000 euri ci siamo levati le voglie. (d'altronde il tappo sullo sbocco della fognatura non lo volevano proprio levare.. non c'è stato verso.)


Post del 26 agosto 2010 ................
Pioggia del 14 agosto 2010, quando si allagarono di acqua e mota, la Principessa, le strade, il bosco e i giardini dietro la Barcaccina, i parcheggi del Villaggio San Luigi.
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Scavo provocato dall'acqua nella spiaggia della Barcaccina

Opere di sbarramento della fognatura realizzate dai concessionari e tollerate dal Comune per tentare di impedire (......idea folle.....) l'uscita dell'acqua di scolo dei terreni a monte del Villaggio San Luigi ed il conseguente scavo della spiaggia. Ma l'acqua, ovviamente, dopo avere allagato i terreni a monte, strabuzza ugualmente da tutti i buchi,

Bosco fra Principessa e Barcaccina ancora allagato dopo un'ora, a causa del restringimento della fognatura da 1000 a 400 ed a causa delle opere di sbarramento della fognatura in corrispondeza dello sbocco sulla spiaggia.
La stecconata quadrata in alto a destra delimita il pozzettone di ispezione a cielo libero in corrispondenza del giunto fra il tubo del 1000 ed il tubo del 400. Pozzettone ormai completamente riempito di mota e detriti.

CONCLUSIONI
Si possono rilevare numerose irregolarità e assurdità:

1) Fognatura (eseguita nel 2009 !!) di diametro 1000 mm che termina con diametro 400 mm (Chi l'avrà progettata e sopratutto collaudata?)

2) Concessione Balneare rilasciata sull'uscita di una fognatura che raccoglie lo scolo di decine di ettari di terreni agricoli e urbanizzati. (Se ne erano scordati?)

3) Incredibile (e direi demenziale) tentativo di tappare l'uscita di una fognatura appena realizzata, per evitare che l'acqua scavi la spiaggia disturbando gli ombrelloni. (Con il risultato di provocare ingenti allagamenti a monte senza peraltro poter impedire lo scavo della spiaggia)
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Com'è finita .......
Con procedura di somma urgenza (delibera 117 dell'11 maggio 2011) è stato deciso di eliminare il vecchio scarico sulla spiaggia della Barcaccina e, partendo dal pozzettone nel bosco, di fare una nuova fognatura sotto via Tridentina, in modo che l'acqua porti ugualmente via la spiaggia , ma lo faccia 50 metri più a nord.
Il nuovo scarico a nord della Barcaccina


La spiaggia erosa dalla prima pioggia (mi sa tanto che l'acqua, d'estate, gli ombrelloni li porterà via lo stesso)


Il pozzettone da cui è partita la nuova fogna deviata

La nuova tubazione

La spiaggia a sud della Barcaccina liberata finalmente dal noioso scarico e dal demenziale tappo.
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Il lavoro eseguito con somma urgenza dopo due anni dalla realizzazione della fognatura, è stato progettato dal gestore della Barcaccina e pagato dal Comune per la cifra non indifferente di 70 mila euro, così suddivisi.
55.000 euro per lavori veri e propri
6.452 euro per oneri di sicurezza
6.240 euro per onorari del professionista incaricato dalla Barcaccina.
2.308 euro per imprevisti.
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Rileggiamoci le motivazioni della delibera:
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1) Considerato che nella passata stagione estiva ed invernale, tale situazione ha comportato più volte l’allagamento del tratto terminale di via indipendenza e via Tridentina nonché la completa asportazione della spiaggia antistante la Barcaccina con notevole pregiudizio per la circolazione stradale, la pubblica incolumità e danno economico per l’attività turistica come dimostrano i diversi interventi richiesti anche alla nostra reperibilità durante eventi atmosferici di particolare intensità che sono sempre più frequenti;
che pertanto, in relazione alle problematiche sopra riportate è necessario ed urgente provvedere urgentemente ad un intervento risolutorio di tale problematica.

2) Visto il verbale di somma urgenza in data 21 marzo 2011 redatto dal Tecnico Comunale Geom. Andrea Filippi dal quale si evincono le motivazioni per intervenire senza indugio nella zona di Via Indipendenza e via Tridentina al fine di eliminare il pericolo causato dal mal funzionamento (sic!) della fognatura bianca che scarica sull’arenile demaniale e che ha causato allagamenti delle aree circostanti con pregiudizio per la pubblica incolumità.

3) Considerato che la causa degli allagamenti è stata individuata nello strozzamento da 100 a 40 cm. del tratto finale della fognatura  e, sopratutto, da una palizzata di legno realizzata appositamente per tappare lo sbocco in spiaggia della fognatura.
Che nonostante l'assidua opera di convincimento e anche di preghiera, non è stato possibile convincere l'ostinato autore a rimuovere il tappo della fognatura, in modo da evitare gli allagamenti a monte.
Che pertanto tale tappo è assimilabile ad una improvvisa calamità naturale e conseguentemente lo spostamento della fognatura riveste carattere di somma urgenza, tale da poter essere eseguito in deroga ad ogni procedura e senza gara.
D'altronde, quando scappa, scappa.

N.d.r.
Il punto 3) in realtà non fa parte della delibera, ma è evidentemente sottinteso, altrimenti la delibera sarebbe del tutto incomprensibile. Somma urgenza ??????  Ma de che ?

martedì 8 novembre 2011

Rimigliano - Termini e scadenze per i ricorsi

Viste le macroscopiche e sostanziali irregolarità commesse dal Comune nella procedura di adozione e di approvazione del Regolamento Urbanistico di Rimigliano, si spera ancora che il Comune stesso, in un sussulto di saggezza e ragionevolezza, provveda in autotutela a sospendere tutte le procedure ed a rinnovarle integralmente, su basi di sicura legittimità.
Tuttavia, nell'ipotesi che tale auspicata saggezza non si decida ad emergere, si riassumono di seguito tutti i termini e le scadenze per i ricorsi e per le procedure attivabili da tutti coloro - persone, associazioni, comitati ed enti - decisi a non lasciare nulla di intentato affinché la inestimabile ricchezza di Rimigliano non vada perduta per sempre.



domenica 6 novembre 2011

Rimigliano - 8 domande alla garante della comunicazione

La garante della Comunicazione
Martina Pietrelli
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In relazione alla recente approvazione della Variante al Regolamento Urbanistico della tenuta di Rimigliano.
Rivolgiamo alla Garante Comunale della Comunicazione, Martina Pietrelli, alcune domande alle quali auspichiamo voglia dare una gradita risposta.
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Tralasciando la ormai trascorsa fase di adozione nella quale (come ben descritto nella stessa Relazione della dott.ssa Pietrelli del 29 settembre 2010 e come rilevato anche il 30 settembre scorso dal garante regionale prof. Morisi), la comunicazione si è limitata ad assemblee pubbliche indette in immediata prossimità del consiglio comunale e nelle quali sono state illustrate solo le grandi linee dell’intervento ormai già chiuso e definito e senza che i cittadini avessero mai avuto la possibilità di essere informati e consultati TEMPESTIVAMENTE nella fase di FORMAZIONE dello strumento di pianificazione, quando i contributi dei cittadini sarebbero stati utili e fondamentali, cosi’ come previsto e auspicato dalla Legge regionale. (art. 20 della legge e art. 2 del Regolamento)

1. Le chiediamo
Come mai durante tutto l’anno trascorso fra adozione e approvazione del regolamento Urbanistico i cittadini non sono mai stati tempestivamente informati e consultati in merito alle macroscopiche varianti e aggiunte che andavano maturando nel Regolamento ed invece sono state informati, in modo del tutto superficiale e senza possibilità di alcun contributo, solamente nell’assemblea del 30 settembre, solo 3 giorni prima del Consiglio Comunale finale, quando ogni gioco era ormai fatto e tutti gli elaborati già stampati ed immodificabili ?

2. Le chiediamo
Se questa assemblea di finta, ultra tardiva e irrilevante comunicazione non le sia sembrata una inopportuna elusione della legge regionale ed una sostanziale presa in giro di tutti i cittadini.

3. Le chiediamo
Come mai, né in tale allegra assemblea, né successivamente fino ad oggi, non uno dei 44 nuovi elaborati variati o del tutto nuovi siano mai stati mostrati e illustrati.



Avviso pubblicato sull'albo
al chiaro scopo di eludere
goffamente le disposizioni
della legge regionale sulla
disponibilità telematica
  4. Le chiediamo
Perché tuttora ad oltre un mese dalla delibera di approvazione il Comune non abbia ancora adempiuto all’obbligo di rendere disponibile anche in via telematica tutti gli elaborati del Regolamento approvato così come prescritto dall’ articolo 17 comma 6 della legge regionale, ma ha pubblicato on line, solo la discussione del consiglio Comunale e le verifiche del geom Filippi senza un solo elaborato del regolamento approvato.

5. Le chiediamo
Se si è interessata ed ha sollecitato il Comune ad adempiere a questo obbligo comunicativo, la cui violazione rende i cittadini impossibilitati ad esaminare, nei modi (telematici) previsti dalla legge, il Regolamento approvato ed a poter predisporre, nei termini di legge, eventuali opposizioni, ricorsi agli enti sovra ordinati e ricorsi agli organi di giustizia amministrativa.

6. Le chiediamo
Se è persuasa anche lei che tale sostanziale inadempimento Comunale sospenda automaticamente tutti i termini previsti per i ricorsi e se abbia fatto presente al Comune questa circostanza.

7. Le chiediamo
Se, vista la mancanza di tale obbligatorio adempimento, abbia provveduto a diffidare il Comune dal procedere ugualmente alla pubblicazione della delibera di approvazione sul BURT in violazione dell’ art. 17 della legge Regionale. Evitando così di concludere in bellezza una procedura dove sia la comunicazione che la possibilità di partecipazione da parte dei cittadini è stata sostanzialmente nulla.

8- Le chiediamo infine
Se abbia condiviso la decisione del Comune, pur in presenza di un nuovo Regolamento Urbanistico con norme e parametri completamente rivoluzionati e 44 nuovi elaborati, di non procedere ad una nuova indispensabile adozione, espropriando così i cittadini di ogni loro residua possibilità di partecipazione.

In attesa di una sua auspicata e gradita risposta, la salutiamo cordialmente.

Comitato per la salvaguardia del parco naturale costiero di Rimigliano
Il presidente
Giovanni Poli
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Estratto dei riferimenti legislativi citati

Legge regionale 03 gennaio 2005, n. 1
Norme per il governo del territorio.

Art. 07 - I soggetti istituzionali competenti
1. Le funzioni amministrative relative al governo del territorio sono attribuite, nell'ambito delle rispettive competenze, ai comuni, alle province e alla Regione, che le esercitano nel rispetto delle disposizioni della presente legge, sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza.

Art. 10 - Gli atti del governo del territorio
1. Ai sensi della presente legge, sono atti di governo del territorio: il regolamento urbanistico comunale disciplinato dall' articolo 55 , i piani complessi di intervento disciplinati dall' articolo 56 , nonché i piani attuativi di cui all' articolo 65

Art. 17 - Approvazione
5. Il provvedimento di approvazione contiene il riferimento puntuale alle osservazioni pervenute, e l'espressa motivazione delle determinazioni conseguentemente adottate.
6. Lo strumento della pianificazione approvato è comunicato ai soggetti di cui all’articolo 7, comma 1, con i relativi atti, almeno quindici giorni prima della pubblicazione dei relativi avvisi sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana (burt) ed è reso accessibile a tutti anche in via telematica.
7. Gli avvisi relativi all'approvazione dello strumento della pianificazione territoriale, ai sensi del presente articolo, sono pubblicati sul burt decorsi almeno trenta giorni dall'approvazione stessa. Lo strumento acquista efficacia dalla data di tale pubblicazione.

Art. 19 - Il garante della comunicazione
1. I comuni, le province e la Regione garantiscono la partecipazione dei cittadini in ogni fase del procedimento di cui al capo II del presente titolo.
2. Ai fini di cui al comma 1, i comuni, le province e la Regione istituiscono il garante della comunicazione, che può essere scelto all'interno della struttura dell'ente o all'esterno, nel procedimento di formazione e approvazione degli strumenti della pianificazione territoriale e degli atti di governo del territorio disciplinandone, con apposito regolamento, l'esercizio delle relative funzioni.

Art. 20 - Funzioni del garante
1. Il garante della comunicazione assicura la conoscenza effettiva e tempestiva delle scelte e dei supporti conoscitivi relativi alle fasi procedurali di formazione e adozione degli strumenti della pianificazione territoriale e degli atti di governo del territorio e promuove, nelle forme e con le modalità più idonee, l'informazione ai cittadini stessi, singoli o associati, del procedimento medesimo.
2. In sede di assunzione delle determinazioni provvedimentali per l'adozione ed approvazione degli strumenti e degli atti di governo del territorio, il garante provvede alla stesura di un rapporto sull'attività svolta.
3. comuni, le province e la Regione assicurano al garante della comunicazione la disponibilità di adeguate risorse, ai fini dell'esercizio effettivo ed efficace della relativa funzione.

Capo II - CONFERENZA PARITETICA INTERISTITUZIONALE
Art. 25 - Soggetti che possono adire la conferenza e compiti della conferenza
3. Entro il termine di trenta giorni dall’avvenuta pubblicazione dell’avviso sul burt. dell’avvenuta approvazione di uno degli strumenti o atti indicati al comma 1, cittadini organizzati in forme associative possono presentare apposite istanze al comune, alla provincia o alla Regione, dirette a rilevare l’incompatibilità o il contrasto con strumenti della pianificazione già vigenti dell’ente a cui è rivolta l’istanza. Sulla base di tali istanze, il comune, la provincia e la Regione possono adire la conferenza ai sensi dei commi 1 e 2.
4. Le istanze di cui al comma 3 aventi ad oggetto violazioni del piano di indirizzo territoriale pervengono al garante della comunicazione istituito dalla Regione.

REGOLAMENTO REGIONALE 1 agosto 2006, n. 39/R
Regolamento di attuazione degli articoli 19 e 20 della legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1

Art. 2 Finalità
1. La disciplina delle funzioni del garante della comunicazione è finalizzata a garantire ai cittadini, singoli o associati, la partecipazione ad ogni fase i procedimenti mediante i quali si formano e assumono efficacia il Piano di indirizzo territoriale della Regione, di cui all’articolo 48 della legge regionale, e le relative varianti, nonché gli atti del governo del territorio di competenza della Regione di cui al comma 2 dell’articolo 10 della stessa legge. (Regolamento urbanistico comunale)

sabato 5 novembre 2011

Rimigliano - La delibera suicida

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Con la delibera n. 83 del 3 ottobre 2011, pare (ma non è certo) che sia stato definitivamente approvata la variante al Regolamento Urbanistico di Rimigliano.
Fra gli allegati alla delibera c'è la Verifica della regolarità della procedura seguita, rilasciata ed attestata dal "responsabile del procedimento" geom. Filippi.
Tale Documento che di seguito si riporta integralmente, ha il pregio di riassumere e mettere nero su bianco gran parte (non tutte) le macroscopiche irregolarità della procedura stessa che inevitabilmente condurranno all'annullamento in autotutela, o in sede giurisdizionale, di questa che appare come una vera e propria delibera suicida. 
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geom. Filippi
arch. Giommoni
Comune di San Vincenzo
Provincia di Livorno
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Area 1 - Servizi per il Territorio


Oggetto: Regolamento Urbanistico - Variante per il Sottosistema della Pianura Costiera – Tenuta di Rimigliano - Approvazione
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Verifica del Responsabile del Procedimento ai sensi dell’articolo 16 della Legge Regionale n° 1/2005.
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Il sottoscritto Geom. Andrea Filippi, Dirigente dell’Area Servizi per il Territorio del Comune di San Vincenzo, nella sua qualità di Responsabile del Procedimento previsto dall’Articolo 16 della Legge regionale n° 1 del 03.01.2005 “Norme per il Governo del territorio”;
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Visto: La proposta di Variante al Regolamento Urbanistico per la Tenuta di Rimigliano, redatta, nell’ambito dell’Ufficio di Piano appositamente costituito in accordo con il Circondario della Val di Cornia, dal Dott. Arch. Stefano Giommoni in ottemperanza alla convenzione stipulata in data 19/05/2010 rep n° 89;
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Rilevato che i contenuti della proposta attuano le norme della Variante al Piano Strutturale per i Sottosistemi Ambientali A1 ed A2 approvata con Delibera di C.C. n° 81 del 26/09/2008.
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Che il progetto di Variante al Regolamento Urbanistico per il Sottosistema Ambientale della Pianura Costiera – Tenuta di Rimigliano è completo di tutte le indagini e studi previsti dalla L.R. 1/2005 e della Legge regionale 10/2010 “Norme in materia di valutazione ambientale strategica(VAS), di valutazione di impatto ambientale (VIA) e di valutazione di incidenza e specificatamente costituito da:
1) Relazione
2) Norme Tecniche di Attuazione – con allegata Schede Normative Nuclei Poderali
3) Relazione di fattibilità Geologico Idraulica
4) Studio Geologico Idraulico
5) Schema di Convenzione Attuativa
6) Rapporto Ambientale - con allegato il Quadro Conoscitivo
7) Rapporto di valutazione
8) Relazione di sintesi
9) V01 - Regolamento Urbanistico vigente
10) V02 - Regolamento Urbanistico variato - Tavola prescrittiva della disciplina
11) V03 - Carta della Pericolosità Geomorfologica del Piano Strutturale Vigente
12) V04 - Carta della Pericolosità Idraulica del Piano Strutturale Vigente
13) V05 - Carta delle aree con problematiche idrogeologiche del Piano Strutturale Vigente
14) V06 – Carta delle aree esondabili per eventi con tempo di ritorno di 30 anni
15) V07 –Carta delle aree esondabili per eventi con tempo di ritorno di 200 anni
16) V08 –Carta delle aree esondabili per eventi con tempo di ritorno di 500 anni
17) V09 - Carta della Pericolosità Idraulica aggiornata agli studi idraulici
18) V10 - Carta della Fattibilità

Che è stato provveduto al deposito, delle indagini geologico tecniche e dello studio Idraulico, presso l’Autorità di Bacino e presso l’Ufficio Regionale per la Tutela del Territorio di LIVORNO in data 04.10.2010 come da “Regolamento di attuazione dell'articolo 62 della legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1 (Norme per il governo del territorio) in materia di indagini geologiche” approvato con Decreto del Presidente della Giunta regionale del 27 aprile 2007, n. 26/R e pubblicato sul B.U.R.T. n. 11, parte prima, del 07.05.2007 e pertanto, ai sensi dell’Articolo 10 del citato Regolamento si può procedere all’adozione dell’atto di governo del territorio;
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Che la variante adottata con la citata Delibera di Consiglio Comunale n° 96/2010, è stata pubblicata sul BURT n° 46 del 17.11.2010 per 45 giorni consecutivi.
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Che il Rapporto Ambientale, corredato degli elaborati previsti e della Relazione di Sintesi (Sintesi non Tecnica) adottato con la citata Delibera di Consiglio Comunale n° 96/2010, è stato pubblicato sul BURT n° 46 del 17.11.2010 e depositato presso gli uffici dell’Autorità competente per 60 giorni consecutivi, ai sensi di quanto stabilito dall’articolo 25 comma 3 della L.R. 10/2010;
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Che nei termini fissati sono pervenute n° 9 osservazioni :
1. Osservazione presentata da RIMIGLIANO srl. in data 09.12.2010 n° 30385
2. Osservazione presentata da Soprintendenza Archeologica della Toscana in data 15.12.2010 n° 30618
3. Osservazione presentata da FORUM del Centrosinistra in data 29.12.2010 n° 32217
4. Osservazione presentata da RIMIGLIANO srl. in data 29.12.2010 n° 32255
5. Osservazione presentata da Comune di San Vincenzo – Area Servizi per il Territorio in data 30.12.2010 n° 32360
6. Osservazione presentata da Comune di San Vincenzo – Area Servizi per il Territorio in data 30.12.2010 n° 32368
7. Osservazione presentata da COMITATO PER CAMPIGLIA In data 30.12.2010 n° 32370
8. Osservazione presentata da REGIONE TOSCANA In data 14.01.2011 n° 1236 e 19.01.2011 n° 1583
9. Osservazione presentata da PROVINCIA DI LIVORNO In data 19.01.2011 n° 1589
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Visto il Parere Motivato di cui all’articolo 26 della L.R. 10/2010, espresso dall’Autorità Competente , individuata con atto di G.C. n° 182/2010 nella Giunta Comunale, approvato con Delibera n° 197 del 29.09.2011 e la conseguente proposta di Dichiarazione di Sintesi di cui al comma 2 dell’articolo 27 della citata legge, trasmessa al Consiglio Comunale quale Autorità Procedente, ai sensi della L.R. 10/2010, unitamente alla proposta di Variante al Regolamento Urbanistico per la Tenuta di Rimigliano modificata a seguito delle osservazioni presentate ed adeguata alle risultanze della procedura di VAS.
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Vista la Dichiarazione di Sintesi allegata, dichiarazione di sintesi, contenente la descrizione:
a) del processo decisionale seguito;
b) delle modalità con cui le considerazioni ambientali sono state integrate nel piano o programma;
c) delle modalità con cui si è tenuto conto del rapporto ambientale, delle risultanze delle consultazioni e del parere motivato;
d) delle motivazioni e delle scelte di piano o programma
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Vista la proposta di Variante al Regolamento Urbanistico per la Tenuta di Rimigliano, modificata a seguito del Parere Motivato e della proposta di “Controdeduzioni alle osservazioni presentate” e quindi costituita dai seguenti elaborati:
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ELABORATI ALLEGATI ALLA DELIBERA DI C.C. N° 96 DEL 22.10.2010 DI ADOZIONE
NON MODIFICATI:
Valutazione Ambientale Strategica - Rapporto Ambientale
Valutazione Ambientale Strategica - Quadro Conoscitivo allegato al Rapporto Ambientale
Valutazione Ambientale Strategica - Rapporto di Valutazione
Valutazione Ambientale Strategica - Relazione di Sintesi (Sintesi non tecnica)
Relazione Generale
Tav. V01 – Regolamento Urbanistico Vigente
Tav. V02 – Regolamento Urbanistico variato – Tavola prescrittivi della Disciplina
Relazione di fattibilità geologico idraulica
Tav. V03 – Carta della pericolosità geomorfologica
Tav. V04 – Carta della pericolosità idraulica
Tav. V05 – Carta delle aree con problematiche idrogeologiche
Tav. V06 – Carta delle aree esondabili con TR 30 anni
Tav. V07 - Carta delle aree esondabili con TR 200 anni
Tav. V08 - Carta delle aree esondabili con TR 500 anni
Tav. V09 - Carta della pericolosità idraulica aggiornata agli studi idraulici
Tav. V10 - Carta della fattibilità
Studio idrologico idraulico
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ELABORATI ALLEGATI ALLA DELIBERA DI C.C. N° 96 DEL 22.10.2010 DI ADOZIONE MODIFICATI A SEGUITO DELLE OSSERVAZIONI:
Disciplina con le relative Schede Normative Nuclei Poderali
Schema di Convenzione relativa agli interventi nella tenuta di Rimigliano
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ELABORATI AGGIUNTI A SEGUITO DELLE OSSERVAZIONI NON ALLEGATI ALLA DELIBERA DI C.C. N° 96 DEL 22.10.2010 DI ADOZIONE:
Abaco degli immobili esistenti
Relazione esplicativa
Quadro conoscitivo:
Il sistema dei Parchi e delle Aree Protette
I vincoli di tutela storici e paesaggistici
I vincoli di tutela idraulica ed idrogeologica
Il PS vigente- Sistemi insediativi ed ambientali
Lo stato di attuazione del PRG vigente
Gli Standards urbanistici
Carta delle Proprietà pubbliche
Periodizzazione dell'edificato
Abaco delle consistenze edilizie cronologiche
Evoluzione storica degli insediamenti
Il sistema delle funzioni urbane
Articolazione spaziale della ricettività turistica
Infrastrutture e servizi a rete e puntuali
Sistema infrastrutturale per la mobilità
Carta dei detrattori ambientali ( contiene la mappatura puntuale delle antenne per telefonia e trasmissione dati )
Uso del suolo all'anno 2009
Uso del suolo all'anno 2000
Uso del suolo all'anno 1993
Uso del suolo all'anno 1978
Uso del suolo all'anno 1954
Carta delle aree agricole soggette a vincolo
Classificazione economico agraria
Carta geologica di base
Carta dei dati di base
Carta geomorfologica
Carta dell'acclività
Carta idrogeologica
Carta litologica – tecnica
Carta della dinamica costiera
Carta aree con problematiche di dinamica costiera
Carta aree con problematiche idrogeologiche
Carta della pericolosità geomorfologica
Carta delle unità di terre - Val di Cornia.
Carta delle competenze idrauliche
Carta dei bacini idrografici
Sviluppo delle altezze di esondazione 500 anni
Sviluppo delle altezze di esondazione 200 anni
Sviluppo delle altezze di esondazione 30 anni.
Carta delle risorse storiche ed archeologiche
Carta delle risorse ambientali.
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ai sensi di quanto disposto dai commi 1,2 e 3 del citato articolo 16 e del punto 9) della Circolare approvata con Deliberazione della Giunta Regionale n° 289 del 21.02.2005,
CERTIFICA E VERIFICA
 Che il procedimento di formazione del progetto di Variante al Regolamento Urbanistico – Tenuta di Rimigliano è svolto nel rispetto delle norme legislative e regolamentari vigenti con specifico riferimento alla L.R. 1 del 03.01.2005.
 Che le previsioni contenute nello stesso sono compatibili e coerenti con le previsioni del Piano Strutturale del Comune di San Vincenzo, giusta la variante al Piano Strutturale per i sottosistemi ambientali A1 e A2, approvata con deliberazione del Consiglio Comunale n° 81 del 25.09.98.
 Che lo stesso è compatibile e coerente con gli strumenti di pianificazione territoriale di riferimento, provinciali e regionali.
 Che pertanto, ai sensi dell’articolo 16 della citata Legge regionale 1/2005 non sussistono motivi ostativi alla definitiva approvazione della proposta Variante al Regolamento Urbanistico – Tenuta di Rimigliano.
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San Vincenzo Ottobre 2011
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Geom. Andrea Filippi

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Dal documento di cui sopra emergono chiaramente quelle irregolarità più volte, ma sempre senza alcun esito, denunziate al Comune che, invece ha preferito procedere come un torello, a testa bassa, verso un muro contro il quale inevitabilmente tutta la procedura di Rimigliano è destinata a schiantarsi.

1) Fra i documenti distribuiti ai consiglieri ed approvati con la delibera di adozione n.81 del 26/09/2008, c'erano (al punto.2 del primo elenco Filippi) le Norme di Attuazione.
Bene. Nonostante l'avvenuta adozione, Queste Norme di Attuazione non sono mai state messe in pubblicazione (vedi albo comunale sotto) e sono misteriosamente sparite. Sparite per sempre, visto che non appaiono neppure fra i documenti approvati definitivamente il 3 ottobre 2011.
Al contrario, la Disciplina che invece appare fra i documenti pubblicati non era mai stata approvata dal consiglio Comunale ed adottata.
E' del tutto evidente che la mancata pubblicazione di un elaborato adottato, ne ha reso impossibile l'esame da parte dei cittadini e la presentazione di eventuali osservazioni.
Ugualmente la pubblicazione e successiva approvazione di un elaborato mai adottato, costituisce un'irregolarità insanabile.
Tutto ciò rende la procedura automaticamente nulla, con necessità di ripetere adozione e pubblicazione.

2) Ad un semplice esame del documento riassuntivo Filippi, nel quale i documenti adottati e non modificati sono stati evidenziati in colore verde, mentre quelli sostanzialmente modificati e quelli del tutto nuovi sono stati evidenziati in rosso, chiunque non sia daltonico, nota immediatamente la incredibile predominanza del colore rosso che, oltretutto, interessa tutti gli elaborati veramente essenziali.
Basta questo esame cromatico, senza bisogno di entrare in dettaglio, per far comprendere l'assoluta inammissibilità e la radicale irregolarità della decisione assurda e suicida di non aver voluto provvedere ad una nuova indispensabile adozione.
In pratica si tratta di un Piano che è stato modificato e rinnovato per circa un 80% della sua originaria consistenza. 
I cittadini non hanno potuto esaminare nulla di tali sostanziali mutamenti, non hanno potuto vedere i nuovi 44 (diconsi quarantaquattro) nuovi documenti aggiunti dopo l'adozione e, ovviamente, non hanno potuto presentare osservazioni su questo che è un piano del tutto nuovo.
Basta confrontarlo colla variante al Piano Strutturale. Non c'è più un numero che torni, neanche a cercarlo col lumicino.
Bella comunicazione e partecipazione! E meno male che c'era una garante.
Da una ricerca fatta in questi giorni, non pare esistano esempi in Toscana che si possano neanche lontanamente paragonare al caso di Rimigliano.
Qualsiasi variazioni sostanziale dello strumento urbanistico (anche molto, ma molto, più modesta di quella in esame) avvenuta dopo l'adozione, è sempre dovuta passare attraverso una nuova adozione.
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Non ci possono essere dubbi. Qualsiasi ricorso su questo punto sarà come un coltello che affonda nel burro. Non potrà che essere accolto, fin dalla preliminare richiesta di sospensiva.
E' davvero un mistero il motivo per il quale il Comune abbia rifiutato la riadozione.
L'unica spiegazione possibile è quella dell'intento suicida; della pillola avvelenata somministrata alla zitta ad un Piano per il quale cominciano davvero a scarseggiare  i pretoriani, per nulla entusiasti di dover apparire fra qualche anno con il loro nome e cognome su di una inevitabile "Lapide della vergogna".
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Senza parlare poi delle altre irregolarità che costituirebbero motivi di ricorso:
* Incoerenza e perdita di qualsiasi collegamento rispetto alla Variante al Piano Strutturale, sia per l'incomprensibile stralcio di Rimigliano a Mare, sia per tutti i parametri Urbanistici, completamente mutati e diversi ed ormai incompatibili fra PS e RU.
 La denominazione di "Restauro e risanamento conservativo" che il RU attribuisce ad interventi che la normativa Regionale e Statale classifica invece pacificamente come interventi di "Ristrutturazione" o "Ristrutturazione urbanistica", con conseguente illegittimo sconto sugli oneri urbanistici.
* L' insolente formale accoglimento di osservazioni regionali, respinte nella sostanza.
* Il respingimento incomprensibile di alcune osservazioni della Regione Toscana e della Provincia im merito agli standard, alle Superfici Utili ed alla necessità di Piani Attuativi che possano assicurare interventi rispettosi nei nuclei poderali.
* La prevista demolizione di edifici forse di scarso valore architettonico, ma di sicuro valore storico e paesaggistico, nel particolare contesto nel quale sono inseriti.

Elaborati in pubblicazioni, fra i quali NON appaiono le NORME DI ATTUAZIONE che pure erano state adottate e che invece non sono mai state pubblicate.
 





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