sabato 31 dicembre 2011

Quanto ci è costata finora la follia di Rimigliano

Giannellini, Giommoni, Biagi, mentre cercano la via d'uscita.
"Di qua, anzi no meglio di la. Macché è un vicolo cieco!"

Credete sia possibile che per dare un giusto ristoro alle aspettative economiche dei proprietari di Rimigliano, i cittadini di San Vincenzo abbiano dovuto contribuire (fino ad oggi) con circa 85 euro ciascuno (compresi i neonati) ?
Facendosi anche del male, oltretutto ?

La risposta purtroppo è: SI.
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Grande fu lo stupore generale per la decisione da parte del Comune di sostenere i costi di un nuovo Piano, quando si sarebbe potuto tranquillamente mettere una bella croce, ed un mazzo di fiori, sulla tomba del defunto piano Parmalat, oppure, alla peggio, invitare il privato unico proprietario della tenuta a presentare lui, se voleva, a proprie spese, un bel Piano Particolareggiato, che, ovviamente incontrasse il gradimento del Comune. Il Comune invece volle inspiegabilmente procedere in prima persona, caricandosi inutilmente di un ingentissimo costo
Si riepiloga qui sotto l’onere strettamente legato alla progettazione delle ultime varianti urbanistiche di Rimigliano.
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Non si considerano, per ora, i costi del vecchio progetto per Rimigliano dell’era Roventini, oggi svillaneggiato da tutti gli attuali amministratori: "il nostro progetto sì che è una meraviglia, specie se confrontata con la precedente schifezza approvata (non si sa da chi)  sotto Roventini …"
Non si considerano neppure tutti gli altri costi (non effimeri) legati alle procedure di variante, annessi e connessi.

Quindi costi per la progettazione delle ultime due varianti sono i seguenti:
Onorario dei Progettisti Variante PS di Rimigliano €. 167.678,00
Onorario dei Progettisti Variante RU di Rimigliano €. 84.930,00
Incentivo PS e RU per il dirigente responsabile del procedimento €. 4.953,07
Incentivo RU complessivo per i dipendenti Ufficio di Piano Comunale €. 3.000,00
TOTALE onere per progettazioni €. 260.561,07
Ci sono poi gli onorari per tutto quanto non inserito nell'importo di cui sopra, fra cui, se non già compresi:
Geologo incaricato delle indagini geologico tecniche
Ingegnere idraulico incaricato degli studi idrologici ed idraulici
Agronomo incaricato degli studi agronomici
Ditta incaricata degli studi ambientali VAS e VI
Ditta incaricata della implementazione del S.I.T
Altri varie indagini e oneri accessori
Mancando la possibilità, in assenza di dati consultabili,  di una sicura quantificazione, si può ragionevolmente supporre che per tutti gli oneri non compresi nel precedente importo siano bastati, lordi, altri 100.000 euro ? Forse. E siamo a 360.000 euro
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Considerando invece tutti i costi relativi ai Piani per Rimigliano, fin dal progetto Roventini-Bartolommei, e tutti gli oneri annessi, connessi e accessori, rivalutati ad oggi, dei vecchi piani buttati nel cestino, si può ragionevolmente calcolare, in proporzione, un ulteriore onere complessivo di almeno 240.000 euro e così per un totale complessivo intorno ai 600 mila euro. (appunto 85 euro per abitante)

Invece che spenderli in progetti insensati, sarebbe stato quasi meglio (per assurdo) regalarli alla proprietà, imponendole però, molto semplicemente, la ristrutturazione conservativa degli immobili esistenti, con possibilità di destinazione agrituristica.

Oltretutto le opere, comunque ingenti, sarebbero già stati terminate da quasi dieci anni, e tutti i vantaggi in termini di lavori edili, di occupazione agricola e turistica e di reddito per la proprietà, sarebbero già stati incamerati da tempo e consolidati da anni.

Invece no! Sempre avanti, abbacinati dalla scontata, trita e ritrita speculazione immobiliare, senza riuscire a guardare più in là del proprio naso, senza accorgersi del mondo che cambia rapidissimamente, anche a costo del passare inesorabile degli anni e del rischio sempre più concreto di andare alla fine a sbattere.

Quousque tandem ?

Villaggio Scolastico - Una costosa chimera

A qualcuno "je gusta !"
Indovinate a chi ?
A noi che si paga 70 mila euro per nulla, "ce gusta" un po' meno.

Dopo avere abbandonato (pare) l'idea di fare un nuovo villaggio scolastico nei campi e di fare al suo posto tante belle villette, si sarebbe deciso, non di adeguare gli edifici esistenti, ma di ristrutturare l'attuale complesso scolastico con estese demolizioni e grossi ampliamenti, con un onere stimato di soli 10 milioni di euro.
Una previsione sovradimensionata e irrealistica.
Dal marzo scorso sono partite diverse "verifiche di fattibilità" sovrapposte, ridondanti e veramente fantasiose: (urbanistica, tecnico-economica, globale e di non conflittualità (?) con il partorendo Piano Strutturale) affidate a tre diversi tecnici, con i costi esorbitanti conseguenti.
Solo per capire se l’idea è fattibile (prima ancora di buttar giù un primo progetto di massima) si sono già spesi 70 mila euro.

Sta per uscire in questi giorni questa complessa e costosa verifica.
Noi, pur non avendo eseguito complicate e costose verifiche siamo in grado di certificare (a gratis) che: "Se si trovano i soldi l’idea è fattibile."
Siamo inoltre disposti a scommettere una buona cifra sul fatto che anche i tre tecnici incaricati concluderanno (per 70 mila euro) che: "L'idea è fattibile".
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Comune di San Vincenzo - Nuovo Villaggio Scolastico.
Con Determinazione n. 158 del 14 Marzo 2011 del dirigente Area Servizi per il Territorio Andrea Filippi, vengono affidati i primi incarichi preliminari. (Solo verifiche preliminari di fattibilità. Non progetti quindi.)
Fattibilità urbanistica: arch. Stefano Giommoni €. 34.944,00
Fattibilità tecnico economica: Syntesis s.p.a. €. 19.800,00
Verifica di fattibilità e di non conflittualità con il nuovo PS : arch. Cristina Guerrieri €. 15.000,00
Totale Verifiche preliminari di Fattibilità € 69.744 (circa 70 mila euro) nota*
Importi da liquidare come segue:
15% alla stipula della convenzione,
40% alla presentazione del progetto,
saldo 45% all’approvazione del progetto;
A quanto pare le tappe sono state bruciate e da pochi giorni si è verificata sia la presentazione che l’approvazione, e quindi dovrebbero essere maturate sia la seconda che la terza rata a saldo.

Infatti il 28 dicembre alle 12,30 la “verifica di fattibilità” Giommoni è stato anticipata pubblicamente (due planimetrie generali identiche in scala ridottissima e senza didascalie e otto stringate vedutine prospettiche). Ovviamente, almeno in questa prima veste, non è possibile comprendere alcunché; neppure quali funzioni siano collocate nei vari nuovi blocchi che si intravedono di qua e di la dal mercato, sopra e sotto alla chiesa.

Tuttavia, nel giro di 24 ore il progetto è già stato approvato a scatola chiusa con 2 Grazie e 3 Complimenti dal vicesindaco (quasi commosso) e da buona parte del Consiglio comunale, con la seguente prevalente motivazione tecnica: “me gusta!!!.. (i punti esclamativi in effetti variano da 1 a 14).

Ecco sotto riportate le dichiarazioni di voto:
Consigliera Rosaria Lombardo: Complimenti Stefano, il progetto me gusta!
Consigliera Arianna Morelli: Grazie Stefano !
Vicesindaco Fabio Camerini: Grazie Stefano di avermi inserito in questo progetto ! Questa è un po' casa mia !
Consigliere Antonio Russo: Bello Stefano. Complimenti!
Consigliera Paola Minelli: Veramente complimenti me gusta pure a me!!!!!!!!!!!!!!

A parte la simpatica atmosfera conviviale fra amministratori e progettista (prescelto,  beninteso, unicamente per oggettivi meriti professionali e per l'estrema convenienza economica)
appaiono  assai buffi questi strani “grazie”.
Scervellandoci al massimo, abbiamo individuato due sole possibili spiegazioni. (Se i lettori, o anche gli stessi gratificatori, sono in grado di proporne altre saremmo loro grati per il suggerimento):

Prima ipotesi
Il Grazie è rivolto al progettista per essersi degnato di accettare un incarico (sia pure dietro ottimo compenso) in un Comune così privo di attrattive e di lustro come San Vincenzo.
Seconda ipotesi
Il Grazie potrebbe essere rivolto al progettista per aver deciso di rinunziare al compenso, devolvendolo alle esauste casse del Comune.
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Tertium non datur. Almeno così la cosa ci appare.

La circostanza, per opinione quasi unanime, anche all’interno del Comune, che questo mega progetto sia evidentemente sovradimensionato e che in pratica, visti anche i suoi costi esorbitanti, non verrà mai realizzato, non spegne l’entusiasmo dei nostri amministratori così abbondantemente forniti di quelle “visioni di vasti orizzonti” tanto care al nostro “esperto” Cristiani.
Anche l’entusiasmo dei progettisti resta molto alto. Quasi euforico.
Anche se qualcuno si atteggia a scocciato.

4.1.2012 alle ore 9,45 architetto Stefano Giommoni ha detto:
Se un progetto (anzi una verifica di fattibilità) pagata quella ingente cifra da noi contribuenti, viene divulgata agli amici, compagni e sostenitori, fra salamelecchi, ammiccamenti e compiaciute pacche sulle spalle, anziché consegnata al committente pubblico ed illustrata nelle sedi istituzionali, è una mancanza di rispetto, assai sgradevole, nei confronti dei cittadini.
Se lei avesse la sensibilità di poterlo capire, lo sentirebbe senz'altro come "problema suo" e si scuserebbe.
Questa sensibilità evidentemente lei non ce l'ha, e noi ne prendiamo atto con rammarico. Buona giornata anche a lei.
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nota*   Nel Consiglio comunale del 29 aprile 2011 (un mese e mezzo dopo la determina 158), rispondendo ad un interrogazione del consigliere Bertini, l'assessore all'urbanistica Bandini assicurò:  "Ad oggi sono stati impegnati: per l’architetto Giommoni euro 5.300, per l’architetto Guerrieri euro 2.300, per l’ingegner Butta euro 3000."  sottacendo che si trattava solo del primo acconto, sull'unghia, e che l'importo totale impegnato consisteva in euro 69.744  (circa 6 volte e mezzo  superiore al più tranquillizzante importo comunicato da Bandini in Consiglio).  

giovedì 29 dicembre 2011

Storie di paese - 1

La Politica  (prima puntata)

Qui si narra di un piccolo paese di 6 mila anime e delle storie modeste che vi si svolgono. Piccole storie di paese che però fanno emergere quelle doti che è più facile trovare nei piccoli luoghi di provincia anziché nelle grandi città. Doti come la Coerenza, la Trasparenza, il Senso dell’ Opportunità, la Sensibilità personale, la Sincerità, il Senso morale, la Lealtà, il Disinteresse, l’Imparzialità.

Le prime 10 storie. Altre seguiranno:
1) PROMESSE DA MARINAIO
2) FIGLIUOL PRODIGO 1
3) FIGLIUOL PRODIGO 2
4) FIGLIUOL PRODIGO 3
5) LA SUPERIORITA’ MORALE della SINISTRA (l'arrosto)
6) CADUTO DAL PERO
7) LE SELVAGGE TURBOLENZE DI RIMIGLIANO
8) FOLGORATO SULLA VIA DI RIMIGLIANO (Brividi)
9) VERITA’ VO CERCANDO
10) AGORAFOBIA (Horror vacui)
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1 - PROMESSE DA MARINAIO
Conversazione svoltasi sul blog “Il cittadino” il 17 e 18 giugno 2009 fra il dottor Morte ed un certo signore Bandini A.
17 giugno 2009 21:33
Dottor Morte ha detto...
EUTANASIA di un BLOG
Il blog del PD, preso atto che molte critiche risultavano scomode e che gli interventi dei propri aderenti erano pressoché inesistenti, ha preferito chiudere malinconicamente i battenti.
E'sempre una sconfitta per la Democrazia quando un luogo di discussione pubblico e aperto come un blog viene chiuso senza altre motivazioni che quelle di tacitare opinioni non in linea con la proprietà.
D'altronde pur con le sue manchevolezze il blog del PD aveva avuto in questi pochi mesi oltre 12.500 pagine visitate, con un massimo giornaliero di 580 visite il 14 di maggio scorso.
Quindi la sua chiusura, oltre che non motivata, risulta incomprensibile, se non, appunto, per il motivo dell'insofferenza verso le critiche.
L'atteggiamento è lo stesso (identico) di quel capogruppo di maggioranza, ora assessore all'urbanistica, che di fronte alle critiche del capogruppo dell'opposizione, da in ismanie, si tappa gli orecchi, legge il giornale, esce a fumare.
Che il webmaster suicida sia la stessa persona? Chissa!

18 giugno 2009 23:07
Bandini A. ha detto...
Stai pure tranquillo Dottor Morte... la democrazia non finisce se viene chiuso un blog, aperto per le elezioni amministrative, e chiuso successivamente con l'impegno, dichiarato, di aprire un sito web dove chiunque potrà continuare a dire la sua. Credo che se c'è dell'insofferenza, ma spero che non sia così, non derivi dalla riconferma da parte dei cittadini di San Vincenzo verso la nostra credibile linea politica che abbiamo adottato in questi anni. Ribadisco inoltre, come ho già scritto nel blog, che non mi appassionano discussioni o interventi fatti in modo anonimo, spesso offensivi e poco costruttivi; mi piace il confronto diretto su scelte serie per il bene del paese. Il mio atteggiamento così descritto da te come caratterizzato da ismanie... sorge spontaneo quando in una sede istituzionale si propone al Consiglio Comunale una mozione firmata dai consiglieri del forum con la proposta di chiamare il nostro paese "San Vincenzo Sales"... credo sia una mancanza di rispetto verso i cittadini elettori e la stessa istituzione.
Tengo a precisare che in qualsiasi ruolo politico o istituzionale, io sarò sempre disponibile a confrontarmi con chiunque... sempre che sia portatore di idee costruttive per il bene di San Vincenzo. Permettimi una battuta, solo lo pseudonimo con cui ti firmi porta a fare i dovuti scongiuri!

Caro webmaster Bandini A., sono esattamente due anni e mezzo (trenta mesi) che attendiamo fiduciosi che lei mantenga la sua promessa (impegno dichiarato) di riaprire un sito web del PD dove ognuno possa continuare a dire la sua ….
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2 - 3 - 4 - FIGLIUOLI PRODIGHI
A San Vincenzo le persone di larghe e variopinte vedute sono sempre apprezzate specie dall’attuale maggioranza che, caritatevole, è sempre pronta ad accogliere le pecorelle smarrite che hanno vagato per pascoli che noi non avremmo mai neppure voluto avvicinare.
Quando, tornati all'ovile,  bussano alla porta della maggioranza, vengono subito abbracciati e insediati nei posti migliori. E quando chi è sempre stato obbediente e fedele, si rammarica di venir scavalcato, il suo sindaco gli dice: figliolo, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisogna far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato.......... Alleluia!
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Massimo Nannelli
nel 1995 eletto Consigliere Comunale a San Vincenzo nella lista Progetto 2000 (Centro destra, Polo delle Libertà)
nel 1999 eletto Consigliere Comunale a San Vincenzo nella lista Progetto 2000 (Forza Italia, Polo delle Libertà)
Consigliere provinciale 1999-2004 di Forza Italia a Livorno.
nel 2004 Candidato sindaco di San Vincenzo per la lista Cambiare San Vincenzo (Centro destra, Polo delle Libertà)
Oggi
2009-2014 - Fa parte (come PSI) della Giunta Biagi (Partito Democratico)
Assessore a: turismo e attività produttive
tel. 0565 707221
Orario di ricevimento:
martedì e venerdì 10.30-12.30
Una novità c’è stata invece per quanto riguarda il nuovo porto turistico. Secondo quanto riportato dai giornali, la SALES ha offerto all’ex sindaco Roventini la presidenza della società che costruirà e gestirà il porto. Così la SALES ha presentato il suo biglietto da visita. Anziché tranquillizzare i cittadini sull’impatto che i lavori avranno sulla vita del paese, preferisce coinvolgere nella sua attività un ex sindaco. Una simile mossa non può che essere preoccupante.
Settembre 2005 - Massimo Nannelli - Francesco Michelotti - Silvano Benvenuti 
P.S. Negli ultimi tempi, abbiamo avuto sentore che, certamente in modo non disinteressato, ci si diletta ad ipotizzare futuri sconquassi all’interno del nostro gruppo consiliare. Avvisiamo i nostri sostenitori di stare tranquilli perché abbiamo una profonda allergia nei confronti dei ribaltoni e perciò l’impegno preso nel 2004 lo riteniamo valido e vincolante fino alla scadenza del mandato.
Giugno 2006  - Massimo Nannelli - Francesco Michelotti - Silvano Benvenuti
Ma la notizia più bella è che il Comune ha scoperto di avere pochi dipendenti ed ha quindi deciso di darsi un organico di ben 117 persone. Sarà interessante vedere come sarà giustificata in dettaglio una simile ipotesi organizzativa che è scandalosa dal punto di vista gestionale ed economico, ma che forse rappresenta una mossa pre-elettorale pagata come al solito da “Pantalone”.
Dicembre 2007 - Massimo Nannelli - Francesco Michelotti - Silvano Benvenuti
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Fabio Camerini
nel 1999 eletto Consigliere Comunale a San Vincenzo nella lista Progetto 2000 (Forza Italia, Polo delle Libertà)
Oggi
2009-2014 - Fa parte della Giunta Biagi (Partito Democratico)
Vicesindaco e Assessore a: pubblica istruzione, cultura ed eventi istituzionali.
tel. 0565 707215
Orario di ricevimento
Su appuntamento (tel. 0565 707201 - 707232)
L'unico gruppo consiliare ancora intatto, forte, coeso, unito, non disponibile a compromessi, é il nostro: FORZA ITALIA é anche questo. Una garanzia di serietà verso tutti coloro che ci hanno dato il loro voto.
Ottobre 2000 - Paolo Foti  - Fabio Camerini, - Leonardo Favilli
Quello che è avvenuto il 28 giugno, quando non si effettuò il Consiglio Comunale facendo mancare il numero legale dei Consiglieri Comunali con l’accordo tra la maggioranza (ma non la Margherita) e il centro-destra, è stato indecente per chi lo ha ideato e condotto e rimarrà una macchia vergognosa e incancellabile del suo percorso politico.
Settembre 2006 - Fabio Camerini
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Paolo Foti
Ieri
Coordinatore provinciale di Forza Italia,
nel 1995 e 1999 Candidato sindaco di San Vincenzo per Progetto 2000 (Forza Italia, Polo delle Libertà)
Oggi
Componente della segreteria della Federazione del Partito Democratico di Piombino responsabile regionale del settore turismo
Membro del consiglio direttivo del PD di San Vincenzo
Sostiene Bersani in quanto “uomo del fare”, (come diceva di essere anche l’asfaltato buonanima. N.d.r.)
Orario di ricevimento; sconosciuto
Telefono: riservato
L'unico gruppo consiliare ancora intatto, forte, coeso, unito, non disponibile a compromessi, é il nostro: FORZA ITALIA é anche questo. Una garanzia di serietà verso tutti coloro che ci hanno dato il loro voto.
Ottobre 2000 - Paolo Foti - Fabio Camerini, - Leonardo Favilli
Noi non abbiamo bisogno né di mutamenti di rotta nè di dissociarci da alcun passato. Siamo semplicemente convinti che, se coloro che nel passato hanno pesantemente criticato le posizioni dell’amministrazione comunale vogliono dei veri cambiamenti, non potranno ottenerli affidandosi a chi ha fatto critiche di facciata perseguendo però l’obiettivo di associarsi alla struttura di potere. E’ su questo che invitiamo i cittadini a riflettere rilanciando quella vecchia espressione che diceva : “Meditate gente, meditate”.
Aprile 2004 - Gruppo Consiliare FORZA ITALIA - Paolo Foti – Leonardo Favilli
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5 - LA SUPERIORITA’ MORALE della SINISTRA (l'arrosto)
Istruttiva conversazione svoltasi sul blog “Il cittadino” il 9 gennaio 2009 fra l’ex sindaco Carlo Alberto Roventini ed il signor Perplesso.
09 gennaio 2009 ore 00:16
Carlo Roventini ha detto...
Cari Signori,
ho avuto solo oggi la possibilità di leggere il Vostro blog.
Mi è stato suggerito da un compagno del Partito Democratico. Non fate una buona politica a scrivere tutte quelle insinuazioni sul mio conto.
Non rispondo per Voi, non ce ne sarebbe bisogno, voi avete bisogno del diavolo per poter fare la politica che state facendo, ed allora una volta il Sindaco Roventini, oggi il Sindaco Biagi rappresentano per Voi gli obiettivi primari da cercare di distruggere. Ovviamente non ci riuscite politicamente, ed allora giù esposti, ricorsi, maldicenze nel tentativo, vano anche questo, di procurare qualche lacerazione all'interno della Amministrazione e/o all'interno del nostro partito.
Tempo sprecato.
Oramai Vi conosciamo noi e vi conoscono molto bene anche i cittadini di San Vincenzo; tanto fumo e poco arrosto. Quella del tanto fumo è la Vostra forza, la Vostra debolezza però è l'arrosto che non avete ancora assaggiato.
E non l'assaggerete perchè i comportamenti, le azioni, che state portando avanti,sono propedeutiche a fare opposizione a vita.
Ma questo è un problema Vostro, contenti Voi contenti tutti.
Per quanto invece riguarda le maldicenze sulle mie scelte fatte dopo un anno che avevo smesso di fare il Sindaco, questo è un problema mio, ma se continuate diventerà anche Vostro.
Vedete avete contribuito anche Voi a fare, a mio giudizio, una polemica abbastanza condivisibile nel merito anche se nel metodo lasciava a desiderare.
Ed era quella degli "incarichi politici" a politici non più impegnati attivamente nelle Amministrazioni o nei Partiti.
Si stava vociferando di "casta" anche ai nostri livelli.
Quei primi cinque/sei mesi che su proposta dei Comuni della Val di Cornia, sono stato all'ASA ,devo onestamente dire che li ho vissuti con difficoltà.
Anche perchè quando si stava per fare il mio nome per andare in Provincia,nella legislatura 2004/2009 rifiutai dicendo che consideravo la Provincia come un "cimitero degli elefanti" per un Amministratore che aveva fatto per 16 anni il Sindaco.
Quindi niente Amministrazioni pubbliche, perchè pensavo e penso che dopo 35 anni di attività politica ed amministrativa pubblica una persona ha dato abbastanza.
A metà 2005 ho incontrato per caso sul porto l'ing. Loriano Zambernardi con il quale abbiamo iniziato a parlare dei problemi legati al progetto del porto che conoscevo benissimo, e che poi sono stati realizzati.
Alla fine della nostra discussione, credendo che gli fossi utile, sopratutto come persona residente in loco per tutte quelle attività che richiedevano una presenza giornaliera, visto che Loro abitavano a Roma, mi chiese se potevo dargli una mano, visto che ero anche un buon conoscitore del progetto e delle procedure seguite dalla Amministrazione.
Dopo un mese, dopo aver parlato con tutte le persone che avevo ritenuto necessario parlare, ho accettato, nonostante alcuni consigli di amici veri e di pseudo amici che mi sconsigliavano.
Se per assurdo la cosa mi fosse capitata dopo la esperienza di oggi: la rifarei e con più convinzione perchè:
1) Sono convinto di essere una persona libera e in quanto tale, nei limiti e nei metodi previsti dalle leggi vigenti, posso fare ciò che voglio, sopratutto perchè ho la coscienza ha posto, la notte dormo tranquillo e non chiedo niente a nessuno, tantomeno al pubblico.
2) Sapevo benissimo che accettando l'incarico di Presidente della Marina di San Vincenzo mi sarei esposto a rischi di maldicenze, era messo nel conto che alcuni "corvi" potessero gracchiare veleno. Ma se questi atteggiamenti non mi facevano nè caldo e nè freddo quando ero Sindaco; figuriamoci ora.
3) A metà 2006 ho dato le dimissioni da Presidente della Marina di San Vincenzo per motivi miei personali che niente hanno a che vedere con il lavoro che svolgevo in azienda.
4) Ancora oggi continuo ad operare non come consulente, ma come rappresentante in loco di una direzione politica aziendale che si trova a Roma.
Una grande opera come quella della costruzione del porto ha bisogno di costanti contatti con tutti, e sono tanti ,i responsabili dei procedimenti.
E questo è tutto. A, mio giudizio, voi vedete in giro del marcio solo perchè vi fà comodo, e come qualcuno ha già detto, non sapreste su cosa altro sparlare.
Ma non datevi troppa pena tra poco comincerà una nuova discussione sul nuovo Piano Strutturale così avrete modo di trovare altri argomenti sui quali rovesciare i vostri strali che mi auguro abbiano almeno un pregio: quello di essere nuovi.
E poi potete anche continuare a fare finta di arrabbiarvi e dire cattiverie, altri cinque anni di opposizione non ve li può levare nessuno. A risentirci
ROVENTINI CARLO

09 gennaio 2009 10:16
Perplesso ha detto...
Egregio signor Roventini,
Prendo atto di quanto da lei detto nel commento qui sopra.
Comprendo anche il tono risentito che può essere giustificato da alcune espressioni inappropriate usate da alcuni commentatori (connotato questo pressoché inevitabile nei blog).
Nel merito, non mi pare che qualcuno abbia affermato seriamente che nel suo ruolo di presidente della Marina di San Vincenzo e successivamente di suo rappresentante in loco, ci fosse "del marcio". Certamente non io.
Il problema è un'altro, e se qualcuno non ha la sensibilità di capirlo, è difficile potersi intendere. Come avrebbe detto Don Abbondio: la sensibilità, se uno non c’e l’ha, non se la può dare.
Il problema, dicevo, è che nel momento in cui la presidenza della società privata di gestione del porto viene affidata all'ex-sindaco (padre politico di tutta la pratica porto) è inevitabile che i cittadini (non i "corvi", ma la generalità dei cittadini) riceva l'impressione che dietro questa inaspettata nomina possano esserci motivi di gratitudine passata o di "captatio benevolentiae" futura.
Questa impressione è sicuramente sbagliata e non giustificata da fatti concreti, ma è inevitabile, e lei, da cittadino del paese, lo può benissimo comprendere.
In questi casi la superiorità morale della sinistra, che io, nonostante tutto continuo a sostenere, impone di non accettare questi incarichi per motivi di evidente OPPORTUNITA'.
Nessun obbligo, nessuna violazione di leggi vigenti. Solamente SENSIBILITA' PERSONALE.
Tutto qui.
Perplesso

Certo, la "questione morale" non è più di moda. Qualcuno ricorda ancora Berlinguer ? Forse qualcuno di quei pochi che, come direbbe elegantemente Roventini: "l'arrosto non l'hanno ancora assaggiato".
Altri che invece l'arrosto l'hanno non solo assaggiato, ma  mangiato a quattro palmenti, la questione morale l'hanno proprio rimossa dalla loro coscienza.
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6 - CADUTO DAL PERO
Arch. Stefano Giommoni
Progettista delle Varianti al Piano strutturale ed al regolamento Urbanistico di Rimigliano e progettista del nuovo Piano Strutturale di San Vincenzo 2020
Così scriveva nella Relazione e confermava a più riprese insieme al sindaco Biagi nelle conferenze pubbliche, e nelle interviste, dal 2006 al 2011.
Relazione della variante al Piano Strutturale di Rimigliano
Pag. 91
Dall’anno 2000, il Parco di Rimigliano, sotto il profilo giuridico ha assunto la valenza di un’area naturale di prevalente interesse locale (ANPIL), secondo la disciplina della normativa regionale ancora oggi vigente.
Pag. 166
Il sistema della rete dei percorsi della mobilità alternativi si accompagna e si completa con la scelta dell’ampliamento dell’ANPIL di Rimigliano, e la sua estensione a monte della Strada della Principessa.
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In realtà, come tutti sanno, come risulta dalla classificazione ufficiale regionale, come verbalizzato decine di volte in Consiglio Comunale dal 2006 al 2011, dal consigliere Bertini e come riaffermato finalmente, con irritato tono di diffida, dalla Regione in sede di osservazione alla variante al RU, RIMIGLIANO NON È E NON È MAI STATO ANPIL.
Finalmente nel 2011 progettista e Comune si sono improvvisamente accorti che l’ANPIL non c’era e quindi hanno affidato all’Ente Parchi della Val di Cornia, l’incarico di fare (con calma però) tutte le pratiche, che il Comune non ha mai voluto fare, per la classificazione di Rimigliano (solo a mare? non si sa) fra le Aree Naturali Protette di Interesse Regionale ANPIL.

Ci hanno messo solo 5 anni ad accorgersene! Che anime candide!
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7 - LE SELVAGGE TURBOLENZE DI RIMIGLIANO
Meditazione apparsa sul blog SanvincenzoPD il 22 aprile 2009.
22:03, Apr. 22, 2009
Posted by Elisa Giannini
Indubbiamente Rimigliano è un luogo bellissimo con un'atmosfera meravigliosa, io lo preferisco in inverno perché in realtà il mare in sé non mi piace molto, forse proprio perché troppo selvaggio con le sue acque turbolente.... Io credo che le opere che sono state fatte o progettate all'interno del parco serviranno per arricchirlo e non per deturparlo e verranno sicuramente studiate nell'ottica della bioedilizia. Ognuno di noi, però, ha un suo punto di vista, quindi ciò che piace ad uno può non piacere ad un altro, io credo che Biagi cerchi di ascoltare tutti i pareri ed analizzare le ipotesi da tutti i punti di vista per trovare le soluzioni migliori. Le sue opere sinceramente fino ad oggi mi hanno reso sempre più orgogliosa di essere una San Vincenzina.

Effettivamente Biagi (detto anche Ramsete II) sarà perennemente ricordato per le sue grandi opere. Sicuramente, assieme al suo predecessore Roventini (campione indiscusso), il più grande sindaco cementificatore di San Vincenzo.
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8 - FOLGORATO SULLA VIA DI RIMIGLIANO  (Brividi)
Franco Guidoni
Giunta Biagi (Partito Democratico) 2009-2014
Assessore a: bilancio, personale, innovazione tecnologica, statuto, brividi e regolamenti
tel. 0565 707242
Orario di ricevimento
Su appuntamento (tel. 0565 707242)

"A questo punto mi è venuto un brivido di freddo.
Che aspetto avrà San Vincenzo quando avremo il nuovo porto, il mezzo chilometro di fabbricati dell’albergo di Rimigliano, le villette trasformate in “residence” di quattro piani, ecc. ecc. e gli altri 100.000 metri quadri di pavimenti previsti dal nuovo piano regolatore?
Tutto questo avviene mentre i paesi a noi vicini, per le loro scelte, raccolgono riconoscimenti e bandiere blu, mentre noi restiamo in fondo a queste classifiche che certificano la qualità.
Il nostro futuro dovrà essere ancora seconde case, cemento … oppure qualità, qualità, qualità ?"

Così scriveva Franco Guidoni nel novembre 2003 (giornalino del Comune)
Poi nel 2010 e 2011, dopo sette anni e migliaia di metri cubi di nuove costruzioni realizzate nel frattempo a San Vincenzo, da assessore della giunta Biagi, ha appoggiato l'approvazione di 6.000 mq di nuovo albergo, la demolizione di oltre 7.000 mq di edifici storici e la realizzazione di oltre 7.000 mq. di nuovi edifici a Rimigliano. Stavolta, senza alcun brivido di freddo.
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9 - VERITA’ VO CERCANDO
Assessore Bandini ha detto:
La Nazione 8.12.2011
«A Rimigliano si recupera, non si demolisce niente»
"... Bandini spiega che il progetto non prevede quelle che si afferma nella mozione del Pdl: Non si demolisce, ma si recupera ..."
Cosa dice invece il Regolamento Urbanistico appena approvato:
Totale superfici (dei nuclei poderali) demolite e ricostruite altrove come edifici a schiera. mq 7.389.
Senza contare gli oltre 3.000 mq. di volumi e pseudo-volumi, sparsi per la tenuta da demolire e ricostruire altrove come edifici agricoli (residenze e annessi).
Quindi dai 7,4 ai 10 mila mq. di edifici demoliti. Mica bazzecole.

Caro assessore Bandini, se ci racconta queste spassose spiritosaggini, noi ci si può anche ridere sopra, ma poi in futuro come facciamo a fidarci?
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10 - AGORAFOBIA (Horror vacui)
Dice l'architetto Giommoni: Questa città si è diffusa troppo: Ricompattiamola! Come, demolendo gli eccessi? NO! riempiendo di edifici ogni vuoto rimasto.
SAN VINCENZO 2020 - REVISIONE GENERALE DEL PIANO STRUTTURALE
Delibera C.C. n. 55 del 23 giugno 2008
Delibera C.C. n. 10 del 2 marzo 2009
(Relazione del progettista) – Edizione commentata  (in corsivo arancio)
"... A questo proposito è necessario una prima valutazione sui risultati e sugli effetti delle previsioni del Piano Strutturale vigente.
E’ ancora in corso un fenomeno di trasformazione dei suoli agricoli immediatamente posti a ridosso della città che ne ha snaturato (chi l'ha permesso, caro architetto ?) i caratteri propri della ruralità. Abbiamo assistito al proliferare di fenomeni edificatori (chi ha permesso che proliferassero come i funghi, caro architetto ?) che sempre più hanno prodotto la dilatazione del costruito, senza regole precise e programmate, (chi non ha fatto rispettare le regole, caro architetto, se lo è mai chiesto ?) nella campagna.
Nella cultura urbanistica tale processo viene definito della "città diffusa" ed è contraddistinto dalla progressiva rarefazione del costruito nelle propaggini esterne al tessuto urbano consolidato. E’ un fenomeno che produce porzioni di territori di "frangia", nei quali risultano contraffatti (chi sono i falsari?, ce lo dica architetto) le componenti tipiche del paesaggio rurale senza che vengano definitivamente introdotti i caratteri e i valori dell’identità urbana.
La disciplina del Piano Strutturale del 1998, favorita anche dalla allora vigente legislazione regionale sui suoli agricoli ha prodotto una incerta e casuale espansione dell’edificato, (chi ha approvato all'epoca il Piano Strutturale?, perché non lo dice ?) in particolare lungo la viabilità principale. La vecchia strada Aurelia alle porte della città e la strada di San Bartolo che conduce all’abitato di San Carlo. Siamo dell’avviso che l’obiettivo principale del nuovo Piano Strutturale sia quello di ripristinare regole di trasformazione del territorio (chi le aveva abolite queste regole ?) distinte e separate tra il territorio edificato e quello aperto.
Al modello della "città diffusa" vogliamo sostituire quello della "città compatta" (è un modello che piace assai anche ai palazzinari, vero architetto ?) nella quale la percezione della discontinuità tra l’ambito urbano e quello rurale, sia sotto il profilo fisico che funzionale sia immediata e netta.
(costituita cioè da un muro compatto e benissimo percepibile di edifici.)
Il nuovo Piano Strutturale, riallineato alle scelte del Circondario della val di Cornia, avrà il compito di progettare il tracciato virtuale delle mura di San Vincenzo (rivaleggeranno con quelle di Lucca ?) affinché si arrivi ad una riorganizzazione del territorio secondo la valorizzazione delle diverse identità urbane e rurali. Senza intrusione di componenti diverse fra loro e senza quella confusione di ruoli, generatrice di degrado e disordine morfologico. (Basta con questa confusione di ruoli e con questo disordine morfologico. Ricompattiamo tutto senza pietà !)
Ovviamente, quella del ridisegno delle mura urbane è solo una evocazione progettuale (ci mancherebbe altro) che serve a rendere esplicito il concetto del modello territoriale al quale il nuovo Piano Strutturale dovrà tendere, e insieme a definire le azioni di governo del territorio considerate prioritarie. Innanzitutto quelle volte alla riorganizzazione dei territori di frangia, al recupero dei valori identitari degli stessi o alla introduzione di nuovi valori (e più che altro di nuovi edifici, diciamocelo, caro architetto) mediante la ricompattazione e la riconnessione dei tessuti di margine attraverso una specifica gerarchia formale e funzionale di valori urbani (non era più onesto farsi capire anche dal popolo e dire: attraverso la saturazione degli spazi non edificati ?) e la Riconnotazione (alias ricompattazione con ampliamenti e soprelevazioni ?) di quelle parti di tessuto, spesso di recente formazione, anonime e prive di identità, che si configurano più come appendici che non come parti qualificate di città.
L’obiettivo è quello del raggiungimento, in ogni parte, del tessuto cittadino di una qualità urbana e insediativa in grado di relazionarsi con il resto del contesto, senza che viceversa vi possano essere quartieri identificabile come periferia. (Qualcuno si chiede: come si può relazionare le appendici col tessuto del contesto? E' dura, ma un sistema c'è: compattare dugnibendidio. Vedrai dopo che relazionamento di appendici contestuali !).....

Fra qualche anno, quando finalmente ci saremo tutti ricompattati ben bene, scopriremo che gli 85 euro spesi da ciascun sanvincenzino (compresi anziani e neonati) solo per la progettazione del piano di cui sopra, sono i soldi meglio spesi della nostra vita. Siatene certi, compattamente.

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