lunedì 27 febbraio 2012

De Profundis per il Piano di Rimigliano - Chi ha sbagliato?


- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

Crolla il progetto turistico-edilizio nella Tenuta di Rimigliano senza la procedura di V.A.S.
Forse è un colpo definitivo per il progetto turistico-edilizio della Tenuta di Rimigliano (San Vincenzo, LI).
La Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Toscana – l’organo del Ministero per i beni e attività culturali che coordina gli Uffici ministeriali periferici toscani – ha nuovamente risposto ai ricorsi (11 novembre 2011, 16 gennaio 2012) dell’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus avverso la variante urbanistica che consente il progetto turistico-edilizio che interessa la storica Tenuta di Rimigliano, in un contesto ambientale-paesaggistico di rara suggestione, in Comune di San Vincenzo (LI).
La Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Toscana ha comunicato (nota prot. n. 3523 del 27 febbraio 2012) non è mai stata correttamente avviata la relativa necessaria procedura di valutazione ambientale strategica (V.A.S.) e “che … in mancanza del corretto iter previsto dalla normativa vigente, qualunque opera va considerata illegittima”.
Questi sono i risultati degli accertamenti svolti dalla Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Toscana in seguito ai ricorsi ecologisti (vds. allegato).
In precedenza (nota prot. n. 18823 del 30 novembre 2011) la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Toscana aveva chiesto alla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Pisa di svolgere i necessari accertamenti, anche in seguito al precedente ricorso ecologista del 27 luglio 2011, e, soprattutto, di aver fatto constatare al Comune di San Vincenzo che “non risulta l’attivazione della procedura di Valutazione Ambientale Strategica necessaria per porre in essere la variante al Regolamento Urbanistico” riguardante la Tenuta di Rimigliano.
Desta notevole stupore il mancato coinvolgimento delle strutture toscane del Ministero per i beni e attività culturali nella necessaria procedura di V.A.S. fin dai primi momenti, quali “soggetti competenti in materia ambientale”, trattandosi di un’area tutelata con il vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.).
Anche dalle “osservazioni” inoltrate (marzo 2011) dalla Regione Toscana (art. 17 della legge regionale n. 1/2005), in merito alla variante urbanistica in argomento si evince con chiarezza l’assenza di una corretta, preventiva e vincolante procedura di valutazione ambientale strategica (V.A.S.).
La V.A.S., prevista dalla direttiva n. 2001/42/CE, interessa piani e programmi aventi effetti sensibili diretti ed indiretti sull’ambiente e le varie componenti ambientali (artt. 12 e ss. del decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i.), mentre la Regione Toscana vi ha dato attuazione con la legge regionale n. 10/2010. La conclusione del procedimento di V.A.S. è precedente e vincolante all’approvazione definitiva ed all’efficacia dei piani e programmi ad essa assoggettati. Fondamentale è la fase della consultazione del pubblico con le specifiche modalità previste dalla legge. Si ricorda, inoltre, che “la VAS costituisce per i piani e programmi a cui si applicano le disposizioni del presente decreto, parte integrante del procedimento di adozione ed approvazione. I provvedimenti amministrativi di approvazione adottati senza la previa valutazione ambientale strategica, ove prescritta, sono annullabili per violazione di legge” (art. 11, comma 5°, del decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i.).
A questo punto, sarebbe più serio un provvedimento di revoca in sede di autotutela da parte del Comune di San Vincenzo della deliberazione Consiglio comunale n. 83 del 3 ottobre 2011, con cui era stata approvata definitivamente la variante al regolamento urbanistico per il sottosistema della pianura costiera – Tenuta di Rimigliano.
Ancora altri e di rilievo sono i vizi di legittimità dell’atto, a nostro parere. E sono difficilmente superabili.
La variante urbanistica del Comune di San Vincenzo appare proprio incongrua e foriera di pesanti rischi per gli importantissimi valori ambientali e storico-culturali presenti.
Enrico Rossi, Presidente della Regione Toscana, rispondendo (e-mail del 7 novembre 2011) al precedente ricorso ecologista, aveva assicurato “grande scrupolo” nell’esame della documentazione del caso che deve pervenire dal Comune e nella valutazione dell’eventuale presenza degli “estremi per adire alla conferenza paritetica interistituzionale”, prevista dalla legge regionale Toscana n. 1/2005 e s.m.i. qualora vi siano contrasti fra atti di pianificazione regionali e comunali.
La Toscana ha goduto negli ultimi decenni d’una fama – meritata – di rilevanti capacità di buon governo del territorio. Capacità frutto di pratiche e di equilibri secolari, ammirati in tutto il mondo. Gli ultimi anni, però, han portato anche qui avidità, cemento, mattoni. E si rischia di perdere ambienti, identità e atmosfere che attirano milioni di turisti ogni anno. Il Governatore della Toscana sa bene – come tutti noi – che la vicenda della Tenuta di Rimigliano è proprio una specie di prova del nove per comprendere dove sta andando il buon governo del territorio toscano.
La Tenuta di Rimigliano sta bene così com’è, senza cemento.

Gruppo d'Intervento Giuridico onlus 
http://gruppodinterventogiuridicoweb.wordpress.com


giovedì 23 febbraio 2012

Villetta sulla duna dei Lecci - Via al completamento

Ecco arrivati  i blocchi di termolaterizio tipo Poroton per la pareti di tamponamento

Il seminterrato da demolire è stato tamponato e finemente rufinito in pietra ad opus incertum 

Particolare del lavoro eseguito con eccellente risultato estetico.

La strada di accesso è stata pavimentata in blocchetti di cemento colorato. Tutto il sottofondo in residui di demolizioni è stato finalmente coperto e rifinito con foglie secche.

Il tracciato della strada è stato modificato, prendendo accesso dal parcheggio dell'Hotel e abbandonando il primo tracciato, ora coperto con foglie secche.
Ricoperture con foglie secche
C'era una volta

Spiaggia di Rimigliano - Quello che il progetto della Provincia non osa dire e nasconde.

Il Comune non sa cosa l'aspetta

Come tutti sanno la Provincia ha approvato il progetto di militarizzazione della spiaggia di Rimigliano, all'ultimo minuto ancora utile,  per poter spendere tutti i 774.000 euro che dormivano inutilizzati da dieci anni, in trepida  attesa dell'erosione causata dal nuovo porto che tutti davano per scontata e che, invece non solo non si è verificata, ma che si è addirittura convertita nell'opposto fenomeno di allungamento della spiaggia.
Spiazzata da questo dispettoso fenomeno naturale, la Provincia, non riuscendo a individuare opere utili e necessarie il cui costo potesse anche lontanamente  avvicinare la cifra imprudentemente stanziata dalla Regione, ha esitato a lungo, ma alla fine, in procinto di essere sciolta, si è decisa e, gettato alle ortiche ogni scrupolo e pudore, ha licenziato un progetto che prevede di spendere esattamente tutta la cifra a disposizione, in costosissime e inutili opere, scaltramente denominate con l'accattivante definizione di "ingegneria naturalistica", che compiace i gonzi, ma non evita purtroppo che quelle opere così "naturalistiche", oltre ad essere quasi totalmente inutili, provochino ingentissimi danni, naturalistici e paesaggistici, ed esproprino i cittadini ignari,  dall'uso millenario di gran parte di questo Paradiso, di cui  fruivano legittimamente da sempre.
Cosa preveda questo sciagurato progetto "a perdere", è descritto nei post che precedono (qui 1) e (qui 2).
Di seguito si illustrano invece tutti i particolari che il progetto nasconde accuratamente, ma che i cittadini e, forse sopratutto il Comune, dovrebbero sapere prima che i lavori comincino e lo smisurato disastro sia compiuto.
Tralasciando i costi spropositati e l'inutilità dei lavori già ampiamente documentati passiamo ai  problemi sottaciuti dal progetto.
Per primi i problemi di tipo naturalistico:
1) Taglio di boschi adiacenti per ricavare le migliaia di metri cubi di materiale vegetale che si prevede di stendere sulla spiaggia (legname, tronchi e ramaglia). A quali boschi toccherà? Con la scusa degli scambisti, il presidente dei Parchi Luca Sbrilli, ha già anticipato che toccherà proprio al bosco di Rimigliano.
Proprio una bella riqualificazione: da parco naturale a cava di legname.
Certo per la ditta appaltatrice sarà un bell'affare: si procurerà il legname da stendere sciolto in spiaggia (ad € 43.000,00 ogni 1.000 metri), pagandolo una miseria così come fu fatto per il taglio del 2009 (6.600 euro per 25 ettari)
2) Trasporto in spiaggia di tali voluminosi materiali con grandi macchine operatrici e carrelli, attraverso lo stretto stradello interno del parco e poi attraverso i minuscoli sentieri di accesso alla spiaggia esistenti. Vi immaginate lo sfacelo ? Qualcuno pensa forse che il legname venga caricato sulla Principessa, e poi portato in spiaggia attraverso l'unico vero accesso carrabile esistente accanto al Botro ai marmi, e da lì distribuito lungo la spiaggia ? Poveri illusi! Si faranno tante belle autostradine dirette dal bosco alla spiaggia. Roba che in un paese civile .... (lasciamo perdere!) Poi alla fine si richiuderanno (naturalmente con tecniche di ingegneria naturalistica, ci mancherebbe!) Che grande presa di culo!
3) Ruspe, escavatori, trattori inutilmente in opera  per mesi con conseguenze spaventose su di una spiaggia che mai, dalla creazione, aveva subito alcun oltraggio. Se questo non è considerato un delitto, vuol proprio dire che in questo paese, quando un'opera è stata finanziata, tutto è possibile, tutto è lecito, tutto è concesso.
E i controllori, i custodi e tutelatori del parco e del paesaggio ? Appagati dai bei vocaboli sbandierati nelle relazioni e all'oscuro di tutti i dati oggettivi accuratamente taciuti, girano il capo dall'altra parte. In fondo si tratta di un'opera pubblica. Di certo sarà tutto in regola .... Come no!
4) Ferite estetiche e paesaggistiche per risarcire le quali occorreranno molti anni, durante i quali circa il 50% della spiaggia ed il 100% delle radure naturali, sarà interdetto al pubblico.
Non sarebbe il caso di avvertire Comune e cittadini che la spiaggia di Rimigliano, per moltissimi anni, oltre a fare schifo, disporrà di una accessibilità e ricettività inferiore a ben oltre la metà rispetto a quella attuale?
Irrilevante, diranno, rispetto al rischio che i cittadini, interpellati, poi dicano di no ad un lavoro di 774.000 preziosi euri.
Veniamo ora al problema durabilità di queste belle opere ed ai loro (ignorati dal progettocosti di manutenzione.
5) E' assolutamente scontata la inevitabile rapida vanificazione ad opera dei frequentatori, di tutti gli sbarramenti e recinzioni e l' asportazione di tutti i cartelli, con veloce ritorno alla situazione degli accessi attuale.
In questo caso non si potrà parlare neppure di vandalismo. Si tratterà piuttosto di giustizia popolare, del tutto ammissibile, o meglio doverosa, quando ci si trova di fronte ad un'opera pubblica ingiustificata, inaccettabile, inutile e stupidamente e malevolmente dannosa, mossa nient'altro che da intenti venali.
Ma i progettisti e i funzionari provinciali, sono mai stati nella spiaggia subito oltre il confine nord del Comune di san Vincenzo, in Comune di Castagneto Carducci ?
Escano dai loro polverosi uffici e vadano a farci una girata!
Vedranno che in quella spiaggia, accessibile a costo di lunghe camminate, dove la pressione antropica è un decimo di quella di Rimigliano, ogni tentativo di recinzione per impedire l'accesso alle radure dunali, è sempre miseramente naufragato, con grande inutile spreco di denaro.
E lì si parla di solide recinzioni di tipo militare, con pali in cemento, grossa rete metallica. filo spinato. 
Niente da fare. Ogni bagnante si è dotato del suo bravo tronchese. La rete è tagliata, bucata, sollevata. Ci sono comodi passaggi ogni venti metri, per chilometri. Tutti i cartelli sono spariti. Ogni volta che un tratto di recinzione viene rinforzato, riparato o rifatto, il lavoro dura un paio di mesi, poi i buchi rapidamente riappaiono e, d'estate, la gente va a farsi tranquillamente la pennichella nell'ombra del bosco, come ha sempre fatto, senza fare peraltro danni apprezzabili.
E, ripetiamo, le persone che frequentano quella spiaggia sono appena un decimo di quelle che vanno nella molto più comoda, accessibile  e popolare spiaggia di Rimigliano.
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Si è chiesto il masochista Comune di San Vincenzo, cosa ci guadagna da questo bel progetto della Provincia ?
Va bene, l'appalto quasi certamente toccherà al Consorzio, ma non è neanche scontato, nel caso che venga fatta una gara vera e pubblicizzata e non, come fatto per la duna di viale Marconi, una  simpatica gara "ufficiosa".
Ma poi negli anni seguenti, le proteste della gente inferocita e sopratutto gli spropositati costi di manutenzione, chi se li sorbirà?
Se i funzionari comunali vogliono avere un'idea di questi costi, vadano a vedere le recinzioni della spiaggia di Castagneto, sopra ricordate, e vadano, vicino alla foce del Botro ai Marmi, a vedere come sono ridotti, appena dopo pochi mesi,  i dieci metri di cordoni che erano stati interrati per prova. (qui 3)
Aggiungano poi, al naturale rapidissimo degrado di queste opere demenziali (nel contesto Rimigliano), anche tutte le doverose e benemerite opere di auto-giustizia che i cittadini metteranno in atto: gli sfondamenti degli sbarramenti dei sentieri, i tagli delle reti, gli scartellamenti dei cartelli di divieto, ecc. su tutti i sei chilometri di litorale.
100 - 150.000 euro l'anno ?.....  Non basteranno!
Ci sono questi soldi?, c'è la capacità e la volontà di spenderli prendendoli ai cittadini per destinarli ad opere punitive contro gli stessi cittadini?
NO. Non ci sono né i soldi, né la capacità, né la volontà.
Quindi andrà a finire tutto a ramengo in uno schifo infernale, in un progressivo,  irreversibile degrado, dove nessuno si ricorderà più dei progettisti ormai saldati e salutati e della Provincia ormai defunta, ma tutti si ricorderanno del Comune, della sua supina accettazione di un  progetto  blasfemo e devastante e della sua successiva incapacità di manutenzione.
In pratica il progetto è della Provincia, ma chi rimarrà col cerino in mano come il più classico dei bischeri, sarà il Comune di San Vincenzo. Ma stavolta non sarà un cerino. Sarà un lanciafiamme.
E pensare che se il Comune volesse, potrebbe ancora fermare tutto.
Ma, si dirà: e l'appalto di 700.000 euro, che ci farebbe tanto piacere?
Si può trovare qualcos'altro.
Magari, dopo la duna sottostante viale Marconi, ci si potrebbe inventare la duna sottostante viale Italia o anche la duna sottostante a via del Castelluccio. Non mettiamo limiti alla fantasia ed ai sogni: C’è un grande sogno che vive in noi. Siamo la gente della libertà.....
- - - - - - - - - - - - - - -
Una assicurazione solenne

Alla Provincia, alla Regione, al Comune, al responsabile del procedimento, ai progettisti, ai direttori dei lavori, ai coordinatori della sicurezza, alla ditta appaltarice, ai subappaltatori, ad ogni e qualsiasi responsabile e corresponsabile.
Sappiate fin da ora che:

Tutti questi indecorosi lavori saranno controllati e documentati giorno per giorno, in autunno e in inverno, col sole e con la pioggia. Ogni abuso, ogni alterazione della duna o del bosco, ogni danneggiamento delle radici e  della vegetazione naturale, ogni schiacciamento, ogni ferita, saranno doverosamente fotografati, diffusi, messi a conoscenza di ogni autorità competente: Comune, Carabinieri, Corpo Forestale, Procura della Repubblica, Soprintendenza di Pisa, e ad ogni altro organismo con competenze od interessi in materia.
Questo controllo attivo, sarà per tutti noi del Comitato di salvaguardia del parco costiero di Rimigliano, un punto d'onore.
Forse sarà tutto inutile, ma è essenziale per noi non avere rimorsi e, sapendo di aver fatto quanto necessario e possibile, essere poi, a misfatto compiuto, almeno in pace con la nostra coscienza.
 

Guardate questa meraviglia per l'ultima volta. L'anno prossimo sarà stata riempita, piantumata e recintata



Questa è la spiaggia che ci aspetta fra un anno. Cordoni antedunali sbrindellati e picchetti spezzagambe per chilometri. Con aggiunta (in questa prova ancora mancano) di cataste continue di ramaglie e tronchi sciolti o bloccati con picchetti sporgenti e chilometri di pali e reti di recinzione.
.
Altre precedenti sull'argomento
http://san-vincenzo-livorno.blogspot.it/2011/09/questa-spiaggia-e-troppo-perfetta-non.html
http://san-vincenzo-livorno.blogspot.it/2011/09/sta-per-partire-il-massacro-della.html
http://san-vincenzo-livorno.blogspot.it/2009/04/non-si-sa-come-spendere-77468535-euro.html

domenica 19 febbraio 2012

Questa spiaggia è troppo perfetta - Non va bene. Militarizziamola ! - (Rimigliano = Sterpaia?)

Alcune immagini, scattate ieri, della spiaggia di Rimigliano che, secondo la Provincia ed i suoi progettisti, ha urgente bisogno di imponenti opere di difesa (del costo di 774.000 euro giusti giusti) che oltre a deturpare questa meraviglia naturale, renderanno impossibile la fruizione di una  grande porzione della spiaggia, da parte dei cittadini che perderanno così gran parte del loro millenario diritto di godimento di questa inestimabile ricchezza pubblica.

1 - L'evidente degrado della spiaggia di Rimigliano

2 - L'evidente degrado della spiaggia di Rimigliano

3 - l'evidente degrado della spiaggia di Rimigliano
4 - L'evidente degrado della spiaggia di Rimigliano

5 - La duna in evidente pericolo
6 - La duna in grave pericolo

7 - La duna in drammatico pericolo

8 - La duna in pericolo

9 - Uno dei 50 sentieri che verrà sbarrato per salvare la duna in evidente grave pericolo

10 - Uno dei 50 degradati senieri che saranno sbarrati con barriere insuperabili per .... non ricordo più perché.


11 - Una delle meravigliose radure naturali che saranno riempite di materiale di riporto, piantumate e recintate e rese inaccessibili  per almeno otto anni
12 - Una delle meravigliose radure naturali che saranno riempite di materiale di riporto, piantumate e recintate e rese inaccessibili  per almeno otto anni

13 - Una delle meravigliose radure naturali che saranno riempite di materiale di riporto, piantumate e recintate e rese inaccessibili  per almeno otto anni
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Metodo scientifico
La  Regione, la Provincia ed i progettisti(dal momento che i soldi da stanziare e stanziati nel 2001-2003 erano più o meno gli stessi per le due spiagge)  hanno incredibilmente concluso che:
Rimigliano è uguale alla Sterpaia
Gli interventi previsti per le due spiagge sono quindi più o meno i medesimi (vedi qui), in modo da esaurire con precisione scientifica tutti i fondi stanziati dieci anni fa dalla Regione per queste due spiagge che sono invece quanto di più diverso ed opposto è reperibile in natura.

Per la spiaggio della Sterpaia sono previsti sostanzialmente gli stessi interventi di Rimigliano

Anche un profano capisce che le due spiagge si trovano più o meno nelle stesse condizioni. Si vede a occhio. Non vi pare ..?
D'altra parte gli stanziamenti regionali  per le due spiagge sono più o meno gli stessi. Quindi se si vogliono spendere tutti, bisogna fare più o meno la stessa quantità di lavori. Anche se, per Rimigliano, non servono o addirittura sono dannosi

- - - - - - - - - - - - - - - - - -
Lunghezza spiaggia
Rimigliano: oltre 40 metri - Sterpaia: meno di venti metri
Dislivello fra mare e primo scalino dunale
Rimigliano: oltre 2 metri - Sterpaia meno di 0,5 metri
Consistenza della duna
Rimigliano: Dune naturali ben formate coperte di vegetazione compatta, e con altezze fino a 10 metri s.l.m.
Sterpaia: Dune naturali pressoché scomparse e spianate, con residui di barriere artificiali semidistrutte.
Sentieri di accesso alla spiaggia
Rimigliano: vedi la foto n. 9 sopra
Sterpaia; vedi foto qui sotto tratta dalla relazione progettuale:
Valore estetico e naturalistico (1/10)
Sterpaia: 6,5 - Rimigliano: 9,5

Nonostante l'evidenza della situazione che anche al più sprovveduto di questo mondo appare lampante, la spiaggia di Rimigliano, a partire dal prossimo autunno, sarà inesorabilmente devastata, a dispetto della ragione, della logica, del buon senso, dei diritti dei cittadini e della vergogna che ricadrà sugli autori.
Tutto inutile. Purtroppo 774.000 euro sono troppi per rinunziarvi, o per poterli destinare a scopi più nobili, come civiltà vorrebbe.
- - - - - - - - -

La duna subito a nord di San Vincenzo, in territorio di Castagneto

Altri interventi sull'argomento:

Allegri boscaioli

In questi giorni (18 e 19 febbraio), nei pressi della foce del Botro ai Marmi, fervono amene opere di disboscamento. Si tratta di modeste potature per rinforzare le piante di altofusto e ricavare legnottoli per la cucina economica.



Nuove ardite tecniche di potatura



Prima duna a mare
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

mercoledì 8 febbraio 2012

La più bella barzelletta dell'anno - Peccato ci costi 62.000 euro

Alla Ricerca della duna perduta.
.
Che roba......!
Un'annuncio clamoroso scuote San Vincenzo
La notizia corre di bocca in bocca.
Il Comune, con sprezzo del pericolo, ha appena solennemente comunicato a reti unificate di avere deciso addirittura:
"La ricostituzione della duna costiera sottostante Viale Marconi"
Un lungo brivido percorre la schiena dei cittadini che, stupiti, trattengono il fiato, consapevoli di stare vivendo un momento memorabile nella storia di San Vincenzo.
Ah... la mitica duna costiera perduta, sottostante Viale Marconi .......
Di questa duna, ora ritrovata nel seminterrato di viale Marconi,  si erano perse le tracce fin dall'epoca romana.
Nel primo catasto granducale del 1821 nel tratto che va dalla punta sotto alla foce del "Botro dell'Acqua Viva", fino alla torre di "San Vincenzio", la spiaggia si estende fino quasi alla via Aurelia, senza alcuna traccia di duna.
Tuttavia, secondo una leggenda ancora viva nell'alto cecinese, pare che il conte Ugolino della Gherardesca, durante i vaneggiamenti dovuti alla fame, poco prima di morire, sia stato udito da un carceriere, invocare in suo aiuto la "miracolosa duna di viale Marconi....".
Benissimo quindi questo favoloso ritrovamento, ed ora via con la "ricostituzione".
Quando poi si apprendono i formidabili particolari di questa meritoria operazione, la gratitudine del popolo cresce a dismisura.
Infatti l'intera opera di ricostituzione dell'antica duna, compreso, pare, il reimpianto del bosco primigenio, costerà solamente la misera cifra di 62.000 euro.
Grande stupore anche per l'inedita e inaspettata assegnazione dell'opera al benemerito Consorzio Balneari Sabbia Etrusca, (finora alquanto trascurato dal Comune),  addirittura dopo una gara "ufficiosa", quindi combattutissima, anche se pubblicizzata con doverosa e prudente misura.
Sono già in corso i preparativi per la grande festa di inaugurazione del Parco Naturale Costiero di Viale Marconi, che si terrà la prossima Befana, alla presenza di tutte le autorità della Regione.
Una rara immagine della ancora intatta duna costiera di Viale Marconi negli anni Cinquanta, prima che l'attuale amministrazione la riducesse, come recita la determina Filippi, a zona "particolarmente degradata e con importante presenza di sassi" 
************************************************
Per gli increduli e diffidenti lettori riportiamo di seguito i passi più significativi del provvedimento Comunale:
- - - - - - - - -
Determinazione 828 del 20/12/2011
Realizzazione di area dunale sottostante Viale Marconi
. . . . . . . .
Dato atto che si rende necessaria la realizzazione di una nuova zona di ripascimento sottostante il Viale Marconi, attualmente zona particolarmente degradata e con importante presenza di sassi derivanti dai dragaggi del Porto;

Tenuto conto che per tali lavori è stata esperita gara ufficiosa alla quale è risultata aggiudicataria la ditta Consorzio Balneari Sabbia Etrusca di San Vincenzo, già concessionario di vari servizi presso tale Amministrazione, mentre per l’acquisto delle tamerici e delle piante colonizzatrici ci rivolgeremo a ditte aggiudicatarie di gara ufficiosa;

DETERMINA

di affidare la ricostituzione della duna sottostante Viale Marconi come da relazione illustrativa allegata, al Consorzio Balneari Sabbia Etrusca di San Vincenzo, mentre per l’acquisto delle tamerici e delle piante colonizzatrici ci rivolgeremo a ditte aggiudicatarie di gara ufficiosa;

di impegnare la somma di € 62.000,00 sul capitolo 21851 con voce ”spese convenzione ASIU e raccolta rifiuti
,,,,,,
Il dirigente (Andrea Filippi)

*************************
Per gli increduli più riottosi, riportiamo di seguito, direttamente, l'originale:


****************************
Di seguito alcuni interventi preliminari di recupero e restauro della duna costiera eseguiti recentemente a sud della foce del Botro i Marmi, con sopraffina perizia e grandissima attenzione per la bellissima vegetazione naturale formatasi in decenni di lenta crescita spontanea.
Possiamo quindi stare tranquilli.
Con tali referenze, le garanzie naturalistiche, botaniche ed estetiche appaiono indubitabilmente garantite al 100%.
E questo, in una zona di grande valenza naturalistica e dal delicatissimo equilibrio ecologico, qual'è quella "sottostante" a Viale Marconi (altro che Rimigliano!) è requisito essenziale.





Per approfondimenti sul tema "referenze":


Per concludere si rende noto che sabato 25 febbraio 2012 nella Sala della Torre di San Vincenzo, a partire dalle ore 9,30 si terrà il Convegno nazionale sul "Recupero delle zone dunali". I temi trattati dagli illustri relatori, saranno i seguenti:
* L'importanza della presenza dei sassi nelle zone particolarmente degradate.
* Le gare ufficiose nel moderno appalto pubblico.
* Il problema delle dune sottostanti alla pubblica viabilità.
* Duna e discarica. Una moderna forma di simbiosi costiera.

Altre foto della duna di Viale Marconi  quando era senza degrado e senza presenza importante di sassi (qui)




Un' ultima referenza del Consorzio - La recinzione realizzata anni fa in località Mariva,
per il Principe di Transilvania: Vlad l'impalatore.
 

domenica 5 febbraio 2012

Sta per partire il massacro della spiaggia di Rimigliano - Ecco il progetto approvato

.
La Provincia approva un Progetto devastante per la spiaggia di Rimigliano.
Se i lavori come previsto partiranno ad ottobre, la prossima estate sarà l'ultima nella quale potremo ancora ammirare quella meraviglia naturale.
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
da Il Tirreno del 2 febbraio 2012
"Rimigliano, un piano da 774 mila euro per salvare le dune
Dopo dieci anni di ritardi la Provincia approva il progetto necessario al riassetto dell’intera costa sanvincenzina
di Francesca Lenzi
Un progetto per migliorare il sistema dunale della spiaggia di Rimigliano. È quanto previsto nel programma di interventi che la Regione ha pianificato nella delibera del 2001 nell’ambito del “Progetto di piano regionale di gestione integrata della costa ai fini del riassetto idrogeologico”, che considera anche i lavori sul golfo di Baratti.
Dopo oltre 10 anni anche la costa di Rimigliano sta per vedere la partenza dell’operazione di competenza della Provincia di Livorno. È già stato approvato il progetto definitivo e si stanno predisponendo le norme per attivare il bando.
Quanto a tempistica il responsabile del procedimento, Enrico Bartoletti, ipotizza la conclusione del bando di gara con l’apertura delle buste entro aprile/maggio, con l’avvio dei lavori subito dopo la stagione turistica estiva. C’è da dire che il piano messo in atto dalla Provincia non risponde all’esigenza di rimediare una situazione allarmante sul fronte erosione, come invece è presente ad esempio su Baratti.
«Non si tratta di un intervento di ripascimento – spiega Bartoletti – ma di un progetto di miglioramento e prevenzione». Rimigliano infatti non sembra soffrire dell’azione erosiva del mare, che invece affligge altre zone, in primis la Costa est. Basta dare un’occhiata alla spiaggia per rendersi conto dello stato tutto sommato buono del litorale sanvincenzino. La sabbia è fine e pulita, e in larghezza copre almeno 40 metri, in alcuni punti anche di più, salendo con un dislivello che arriva quasi ai due metri."
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Perchè ci prendono in giro parlando di salvare le dune ? A Rimigliano non c'è proprio niente da salvare. Dopo dieci anni di inutile attesa dell'"erosione", ed anzi con la spiaggia in progressivo allungamento, lo deve ammettere sia pure a malincuore anche il dirigente Bartoletti (in larghezza copre almeno 40 metri, in alcuni punti anche di più, con un dislivello che arriva quasi a due metri).
Anche nella relazione si ammette che gli unici problemi della spiaggia di Rimigliano sono quelli relativi a modeste smagliature in corrispondenza di alcuni passaggi più frequentati e sopratutto quelli provocati dal continuo passaggio dei trattori del Consorzio, lungo il piede della duna.
E allora perché intervenire a tutti i costi, in modo così inutilmente devastante quando la Provincia sta per essere sciolta ?
E sopratutto, come riuscite a spendere la cifra enorme di 774.000 euro in un luogo che non ha bisogno quasi di niente se non di modestissimi ripristini e protezioni e che più che altro di essere lasciato in pace da parte dei pubblici "valorizzatori" ?
Quello che manca nell'articolo è il progetto vero e proprio che nessuno ha avuto il coraggio di mostrare, perché, per spendere quella cifra si è pensato di eseguire opere, non solo inutili (come involontariamente ammesso da Bartoletti), ma anche allucinanti, devastanti ed esproprianti della finora mai negata libera fruibilità da parte dei cittadini.
- - - - - - - - - - - - - - - - - -
Di seguito si illustra questo micidiale progetto di cui, alla fine del post, si riporta  anche l'indirizzo web per poterlo verificare nella sua forma originale.
- - - - - - - - - - - - - - - - - -
Provincia di Livorno - Recupero dei sistemi dunali del parco di Rimigliano nel Comune di San Vincenzo.


 










Tutti gli accessi attuali alla spiaggia della Torraccia, compreso quello principale, saranno chiusi (sentieri in rosso), salvo il primo a nord, di fronte alla via di Poggio alle Formiche, e l'ultimo a sud, a metà parcheggio. Tutta la spiaggia sarà sbarrata con un cordone continuo di cataste di legname e ramaglia intrecciati e collegati con corde a picchetti infissi nella sabbia (vedi part RMD-02). Praticamente invalicabile ai non fachiri.
Tutta la spiaggia  dell'Albatros e del Nido dell'Aquila, rimarrà accessibile solo da tre stradelli su di un fronte di un chilometro, e sarà sbarrata fino ad oltre il podere Tuscania, da un cordone continuo di poseidonia rinvoltata in geotessuto, semiaffondata nella spiaggia ed ancorata con cordame a picchetti sporgenti, infissi nella sabbia  (vedi part.RMD_03). e (fotografia del campione di prova eseguito nei mesi scorsi, in fondo al post)

Nel tratto Uscita 9 - Podere Tuscania e fino all'ingresso 5 (podere Walfredo) oltre l'80% gli accessi attuali saranno chiusi. Sulla spiaggia, a partire dall'ingresso 7 cesseranno i cordoni di poseidonia e ricomincerà la barriera di ramaglie e legname fino all'ingresso 5.

Il clou dell'intervento è previsto nel lunghissimo tratto di oltre  due chilometri che va dall' ingresso 5 fino ad oltre l' ingresso 1, quasi al Botro ai Marmi. Qui, è previsto un doppio intervento. Nei pressi della base della duna è previsto la collocazione di un cordone continuo di legname sciolto (vedi RMD_01). Inoltre più a mare verso la mezzeria della spiaggia, sarà installata anche una orripilante, intrusiva recinzione continua con grandi pali con fondazione interrata antiribaltamento con cartelli di divieto di passaggio (vedi RMD_03). In altre parole circa metà larghezza della spiaggia per quasi tre chilometri sarà inaccessibile, con le sanzioni demaniali per chi sarà trovato nella zona interdetta che possono arrivare fino a tremila euro.
Alla fine dell'intervento questo tratto di spiaggia assomiglierà alle spiagge della Normandia nel giugno del 1944. Mancheranno solo i cavalli di Frisia, ma quei pali corazzati della recinzione gli assomigliano assai.
In pratica sarà possibile stazionare solo stipati nella mezza spiaggia vicina al mare. In caso di mare mosso o addirittura di mareggiata, non resterà che scappare. Fra l'altro una barriera del genere, oltre che paesaggisticamente terrificante, sarebbe anche pericolosa per chi volesse passeggiare lungo la spiaggia con un po' di mare mosso. In caso di un ondata appena anomala, rimarrebbe intrappolato fra mare e recinzione.
-----------------------------
Qualsiasi persona raziocinante che conosce Rimigliano e la sua meravigliosa spiaggia lunghissima, rialzata, intatta e indifferente anche alle più violente mareggiate, comprende perfettamente senza bisogno di alcuna spiegazione tecnica, che:
1) La spiaggia di Rimigliano non ha minimamente bisogno di questi incredibili interventi;
2) Che gli interventi previsti sono massacranti dal punto di vista estetico e naturalistico;
3) Che gli interventi previsti renderanno quasi tutto l'arenibile semi inusabile, orrendo, ostile e pericoloso;
4) Che l'unica ragione al mondo per prevedere interventi così inconcepibili ed inutili, non può che essere quella di spendere ad ogni costo i 770.000 euro sciaguratamente regalati (dieci anni fa!!!) dalla Regione alla Provincia, e spenderli all'ultimo tuffo, subito prima che le provincie vengano finalmente spazzate via.
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Non possiamo permettere che la brama di spendere ad ogni costo questa cifra piovuta in modo improvvido,  dal cielo, porti qualcuno a distruggere una meraviglia naturale unica e tolga ai cittadini di San Vincenzo ed a tutti gli altri che ne sono innamorati, il diritto di poter continuare a godere di quella meraviglia finora rimasta miracolosamente inviolata da parte dell' intrusiva, violenta, venale ed inesorabile umana insipienza.
Limitatevi a proibire il transito dei trattori comunali lungo la base della duna, a sistemare e delimitare i sentieri di accesso, a proteggere i loro sbocchi a mare, ricucendo le poche slabbrature provocate dal calpestio, in corrispondenza degli sbocchi dei sentieri più frequentati,  ed a recuperare l'ambiente retrodunale devastato dagli sciagurati tagli commerciali del bosco eseguiti  dall'Ente Parchi.
Non intervenite in alcun modo sulla spiaggia. Controllate, per favore, con metodo scientifico, il sorprendente, incredibile miglioramento della spiaggia e della prima duna, avvenuto naturalmente dal 1954 (primo rilievo aereofotogrammetrico) ad oggi. (vedi qui).
I 500.000 euro che avanzeranno, rendeteli alla Regione, dateli in beneficienza, fateci quello che volete, ma, per carità, NON TOCCATE  la spiaggia perfetta di Rimigliano
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Si riporta l'indirizzo web dove scaricare il progetto della Provincia in pdf (si tratta di una tavola di grosse dimensioni assai poco maneggevole):
http://www.provincia.livorno.it/new/spawdocs/difesa_suolo/Tavola%20Aa_1.pdf
Si riporta anche un indirizzo privato dove è stata depositata una copia di riserva dello stesso progetto, nel caso che l'indirizzo della provincia dovesse essere disattivato:
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Il Consorzio Balneari Sabbia Etrusca ha commissionato a proprie spese, ad alcuni degli stessi progettisti del progetto della Provincia, un progetto per la "riqualificazione di tratto dunale, antistante la proprietà privata, a sud del fosso di Botro ai Marmi, tesa alla ricollocazione di poseidonia". Sulla base di tale progetto il Comune di San Vincenzo ha autorizzato l’intervento previa presentazione di progetto esecutivo "provvedendo contestualmente al finanziamento delle opere di nostra competenza, relative alla movimentazione della poseidonia spiaggiata sugli arenili pubblici" (Delibera di Giunta Comunale n. 235 del 4/10/2010).
Nella stessa zona dove eseguirà le opere di "riqualificazione tese alla ricollocazione di poseidonia" il Consorzio ha anche recentemente eseguito alcune campionature dei lavori da eseguire a Rimigliano, che di seguito si documentano.
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Trattori scorrazzanti sull'anteduna di Rimigliano
Ecco le campionature eseguite nei mesi scorsi dal consorzio Sabbia Etrusca cui, molto presumibilmente, sarà assegnato l'appalto di Rimigliano.
Immaginate questo intervento (cordoni interrati di poseidonia ancorati a pali infissi nella sabbia), che dei quattro tipi previsti è di gran lunga il meno visibile ed appariscente, esteso sulla spiaggia per chilometri e chilometri, e poi le ramaglie e legnami incatenati ai picchetti e poi tre chilometri di recinzione antivandalismo alta due metri, in mezzo alla spiaggiaAgghiacciante!  E tutto per nulla ...... Solo per esaurire a tutti i costi un finanziamento in scadenza.


Ecco qui sotto la spiaggia "da recuperare" che secondo la Provincia ha bisogno di essere ridotta ad un campo di battaglia.
Questa è la zona, seicento metri a sud della foce del Botro a Marmi, dove è previsto il doppio intervento (cordone di legname sciolto ai piedi della duna e recinzione su megapali antivandalismo, in mezzo alla spiaggia)
Se i lavori di questo progetto partiranno veramente ad ottobre, fra un anno,  riguardando questa fotografia, tutti potranno rendersi conto dell'enormità commessa.
Ci sarà uno scandalo che oltrepasserà i confini del nostro paese.
Ma, a cose fatte, sarà comunque ormai troppo tardi.

Intervenga la Regione e si riprenda il suo finanziamento ormai scaduto e divenuto maledetto.
 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Precedenti articoli sull'argomento:
* Non si sa come spendere 774.685,35 euro - Prima di fare dei danni, meglio restituirli
* Non toccate questo litorale perfetto. Farete solo danni irreversibili.
* Rimigliano a mare è perfetto e autosufficiente - Istituzioni pubbliche, non occupatevene più. Abbandonatelo.
* I magnifici sette della duna costiera
* La spiaggia e la duna di Rimigliano
Successivi:
* Questa spiaggia è troppo perfetta. Non va bene. Militarizziamola! (Rimigliano=Sterpaia?)
* Spiaggia di Rimigliano - Quello che il progetto della provincia non osa dire e che invece nasconde.
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -  

Volete avere un'idea dei costi unitari degli interventi previsti sulla spiaggia di Rimigliano? Qui sotto si riportano i costi previsti per interventi analoghi che saranno eseguiti nel parco della Sterpaia, fra Torre del sale e Carbonifera.
Per lo meno in quelle spiagge disastrate, gli interventi, anche se inevitabilmente brutti, vengono realizzati in ambiente già fortemente degradato e compromesso ed hanno uno scopo plausibile ed evidente.  Le opere eseguite dovranno resistere e combattere con la forza del mare e permettere (speriamo) la ricostituzione di dune ormai pressoché inesistenti.
A Rimigliano tutte queste centinaia di migliaia di euro di orrende opere di difesa delle dune, saranno invece completamente inutili e in massima parte non potranno mai essere fisicamente raggiunte dal mare, neppure nelle più tremende mareggiate invernali. L'unica acqua che conosceranno sarà quella della pioggia e delle lacrime che noi verseremo.
Incarichi professionali della Provincia di Livorno in materia di interventi sugli ambienti costieri
Altri ottimi incarichi apparentemente connessi alle spiagge, anche se con oggetto molto più indecifrabile
* * * * * * * * * * * * * * * * * *
L' "agonizzante" spiaggia di Rimigliano (un'agonia che si trascina invariata da oltre 2000 anni) - Meno male che ora arrivano i Nostri, che la ridurranno ad un campo di battaglia. Perché? solo per poter giustificare la spesa di 774.000 euro che una Regione improvvida e sprecona aveva stanziato tanti anni fa e che tutti, vista la sua evidente inutilità,  avevano scordato. Purtroppo qualcuno in Provincia, facendo le ultime pulizie prima di chiudere bottega, l'ha ritrovata ........ 
La spiaggia di Rimigliano del tutto indifferente alle più violente mareggiate
- - - - - - - - - - -
CONFRONTO  1954 -2010


Tratto di litorale  davanti al Podere Tuscania - 1954  (volo Regione Toscana tratto da sito ufficiale "Geoscopio") -
Si nota la spiaggia abbastanza corta, la vegetazione antedunale molto diradata, con ampie radure, il bosco tagliato a ceduo, con matricine isolate, la ex-palude, completamente ripulita e probabilmente coltivata.

 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
 Stesso tratto di litorale - volo 2010

Rispetto al 1954 la spiaggia si è notevolmente allargata e la vegetazione della duna si è macroscopicamente rinfittita, tanto che le naturali radure dunali si sono spontaneamente ridotte di oltre il 50% rispetto a quelle iniziali.
E questo nonostante il progressivo aumento della pressione antropica estiva ed il continuo transito dei trattori del consorzio lungo la base della duna.
Anche il bosco e la palude sono tornati allo stato naturale. L'unico peggioramanto è costituito dal raddoppio degli edifici del Podere Tuscania.
Allora, di chi è il merito di questo straordinario miglioramento di spiaggia, duna e bosco?
Molto semplicemente: dell'assoluta inerzia ed abbandono di cui la spiaggia ed il bosco, (dopo la cessazione dello sfruttamento boschivo da parte dei Della Gherardesca),  hanno potuto miracolosamente godere nei 45 anni trascorsi fra le due fotografie.
Nessun manufatto umano, nessuna protezione, nessuna costosissima opera di ingegneria naturalistica. Solo un salutare ed economicissimo abbandono.
Se questo dato di fatto inoppugnabile, (che dubitiamo sia stato preso in considerazione e  debitamente evidenziato in sede di richieste di apoprovazione), sarà ignorato. ed il progetto escogitato per spendere all'ultimo minuto utile, tutti i 774.000 euro, verrà effettivamente eseguito, risulterà assai problematico continuare a  parlare di procedura corretta, leale e scrupolosa.
La buonafede esige che ogni elemento utile nella scelta di un'opera pubblica, specie se discendente da documentazione ufficiale (e i rilievi aereofotogrammetrici lo sono), sia debitamente esposto e valutato, nella fase preliminare, in modo da non rischiare di deliberare opere pubbliche costose, ma inutili, od ancor peggio dannose.
A meno che, naturalmente, lo straordinario e tuttora in corso, incredibile miglioramento dell'ambiente spiaggia-duna-bosco, risultante dalle fotorilevazioni aeree regionali, non sia stato adeguatamente ed onestamente citato nelle relazioni progettuali e di conseguenza sia stata adeguatamente motivata la scelta (apparentemente incomprensibile) di interrompere questo processo naturalmente virtuoso, con quasi certi rischi di insuccesso, enormi, inutili spese e insopportabili impedimenti alla libera fruizione da parte della popolazione.
Purtroppo, negli elaborati progettuali, non siamo riusciti, per ora, a trovare nulla di tutto ciò.
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Rimigliano uguale Sterpaia ?????????????? (qui)

Altre sull'argomento:
http://san-vincenzo-livorno.blogspot.it/2011/09/spiaggia-di-rimigliano-quello-che-il.html
http://san-vincenzo-livorno.blogspot.it/2011/09/questa-spiaggia-e-troppo-perfetta-non.html
http://san-vincenzo-livorno.blogspot.it/2009/04/non-si-sa-come-spendere-77468535-euro.html

Archivio blog