domenica 5 febbraio 2012

Sta per partire il massacro della spiaggia di Rimigliano - Ecco il progetto approvato

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La Provincia approva un Progetto devastante per la spiaggia di Rimigliano.
Se i lavori come previsto partiranno ad ottobre, la prossima estate sarà l'ultima nella quale potremo ancora ammirare quella meraviglia naturale.
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da Il Tirreno del 2 febbraio 2012
"Rimigliano, un piano da 774 mila euro per salvare le dune
Dopo dieci anni di ritardi la Provincia approva il progetto necessario al riassetto dell’intera costa sanvincenzina
di Francesca Lenzi
Un progetto per migliorare il sistema dunale della spiaggia di Rimigliano. È quanto previsto nel programma di interventi che la Regione ha pianificato nella delibera del 2001 nell’ambito del “Progetto di piano regionale di gestione integrata della costa ai fini del riassetto idrogeologico”, che considera anche i lavori sul golfo di Baratti.
Dopo oltre 10 anni anche la costa di Rimigliano sta per vedere la partenza dell’operazione di competenza della Provincia di Livorno. È già stato approvato il progetto definitivo e si stanno predisponendo le norme per attivare il bando.
Quanto a tempistica il responsabile del procedimento, Enrico Bartoletti, ipotizza la conclusione del bando di gara con l’apertura delle buste entro aprile/maggio, con l’avvio dei lavori subito dopo la stagione turistica estiva. C’è da dire che il piano messo in atto dalla Provincia non risponde all’esigenza di rimediare una situazione allarmante sul fronte erosione, come invece è presente ad esempio su Baratti.
«Non si tratta di un intervento di ripascimento – spiega Bartoletti – ma di un progetto di miglioramento e prevenzione». Rimigliano infatti non sembra soffrire dell’azione erosiva del mare, che invece affligge altre zone, in primis la Costa est. Basta dare un’occhiata alla spiaggia per rendersi conto dello stato tutto sommato buono del litorale sanvincenzino. La sabbia è fine e pulita, e in larghezza copre almeno 40 metri, in alcuni punti anche di più, salendo con un dislivello che arriva quasi ai due metri."
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Perchè ci prendono in giro parlando di salvare le dune ? A Rimigliano non c'è proprio niente da salvare. Dopo dieci anni di inutile attesa dell'"erosione", ed anzi con la spiaggia in progressivo allungamento, lo deve ammettere sia pure a malincuore anche il dirigente Bartoletti (in larghezza copre almeno 40 metri, in alcuni punti anche di più, con un dislivello che arriva quasi a due metri).
Anche nella relazione si ammette che gli unici problemi della spiaggia di Rimigliano sono quelli relativi a modeste smagliature in corrispondenza di alcuni passaggi più frequentati e sopratutto quelli provocati dal continuo passaggio dei trattori del Consorzio, lungo il piede della duna.
E allora perché intervenire a tutti i costi, in modo così inutilmente devastante quando la Provincia sta per essere sciolta ?
E sopratutto, come riuscite a spendere la cifra enorme di 774.000 euro in un luogo che non ha bisogno quasi di niente se non di modestissimi ripristini e protezioni e che più che altro di essere lasciato in pace da parte dei pubblici "valorizzatori" ?
Quello che manca nell'articolo è il progetto vero e proprio che nessuno ha avuto il coraggio di mostrare, perché, per spendere quella cifra si è pensato di eseguire opere, non solo inutili (come involontariamente ammesso da Bartoletti), ma anche allucinanti, devastanti ed esproprianti della finora mai negata libera fruibilità da parte dei cittadini.
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Di seguito si illustra questo micidiale progetto di cui, alla fine del post, si riporta  anche l'indirizzo web per poterlo verificare nella sua forma originale.
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Provincia di Livorno - Recupero dei sistemi dunali del parco di Rimigliano nel Comune di San Vincenzo.


 










Tutti gli accessi attuali alla spiaggia della Torraccia, compreso quello principale, saranno chiusi (sentieri in rosso), salvo il primo a nord, di fronte alla via di Poggio alle Formiche, e l'ultimo a sud, a metà parcheggio. Tutta la spiaggia sarà sbarrata con un cordone continuo di cataste di legname e ramaglia intrecciati e collegati con corde a picchetti infissi nella sabbia (vedi part RMD-02). Praticamente invalicabile ai non fachiri.
Tutta la spiaggia  dell'Albatros e del Nido dell'Aquila, rimarrà accessibile solo da tre stradelli su di un fronte di un chilometro, e sarà sbarrata fino ad oltre il podere Tuscania, da un cordone continuo di poseidonia rinvoltata in geotessuto, semiaffondata nella spiaggia ed ancorata con cordame a picchetti sporgenti, infissi nella sabbia  (vedi part.RMD_03). e (fotografia del campione di prova eseguito nei mesi scorsi, in fondo al post)

Nel tratto Uscita 9 - Podere Tuscania e fino all'ingresso 5 (podere Walfredo) oltre l'80% gli accessi attuali saranno chiusi. Sulla spiaggia, a partire dall'ingresso 7 cesseranno i cordoni di poseidonia e ricomincerà la barriera di ramaglie e legname fino all'ingresso 5.

Il clou dell'intervento è previsto nel lunghissimo tratto di oltre  due chilometri che va dall' ingresso 5 fino ad oltre l' ingresso 1, quasi al Botro ai Marmi. Qui, è previsto un doppio intervento. Nei pressi della base della duna è previsto la collocazione di un cordone continuo di legname sciolto (vedi RMD_01). Inoltre più a mare verso la mezzeria della spiaggia, sarà installata anche una orripilante, intrusiva recinzione continua con grandi pali con fondazione interrata antiribaltamento con cartelli di divieto di passaggio (vedi RMD_03). In altre parole circa metà larghezza della spiaggia per quasi tre chilometri sarà inaccessibile, con le sanzioni demaniali per chi sarà trovato nella zona interdetta che possono arrivare fino a tremila euro.
Alla fine dell'intervento questo tratto di spiaggia assomiglierà alle spiagge della Normandia nel giugno del 1944. Mancheranno solo i cavalli di Frisia, ma quei pali corazzati della recinzione gli assomigliano assai.
In pratica sarà possibile stazionare solo stipati nella mezza spiaggia vicina al mare. In caso di mare mosso o addirittura di mareggiata, non resterà che scappare. Fra l'altro una barriera del genere, oltre che paesaggisticamente terrificante, sarebbe anche pericolosa per chi volesse passeggiare lungo la spiaggia con un po' di mare mosso. In caso di un ondata appena anomala, rimarrebbe intrappolato fra mare e recinzione.
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Qualsiasi persona raziocinante che conosce Rimigliano e la sua meravigliosa spiaggia lunghissima, rialzata, intatta e indifferente anche alle più violente mareggiate, comprende perfettamente senza bisogno di alcuna spiegazione tecnica, che:
1) La spiaggia di Rimigliano non ha minimamente bisogno di questi incredibili interventi;
2) Che gli interventi previsti sono massacranti dal punto di vista estetico e naturalistico;
3) Che gli interventi previsti renderanno quasi tutto l'arenibile semi inusabile, orrendo, ostile e pericoloso;
4) Che l'unica ragione al mondo per prevedere interventi così inconcepibili ed inutili, non può che essere quella di spendere ad ogni costo i 770.000 euro sciaguratamente regalati (dieci anni fa!!!) dalla Regione alla Provincia, e spenderli all'ultimo tuffo, subito prima che le provincie vengano finalmente spazzate via.
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Non possiamo permettere che la brama di spendere ad ogni costo questa cifra piovuta in modo improvvido,  dal cielo, porti qualcuno a distruggere una meraviglia naturale unica e tolga ai cittadini di San Vincenzo ed a tutti gli altri che ne sono innamorati, il diritto di poter continuare a godere di quella meraviglia finora rimasta miracolosamente inviolata da parte dell' intrusiva, violenta, venale ed inesorabile umana insipienza.
Limitatevi a proibire il transito dei trattori comunali lungo la base della duna, a sistemare e delimitare i sentieri di accesso, a proteggere i loro sbocchi a mare, ricucendo le poche slabbrature provocate dal calpestio, in corrispondenza degli sbocchi dei sentieri più frequentati,  ed a recuperare l'ambiente retrodunale devastato dagli sciagurati tagli commerciali del bosco eseguiti  dall'Ente Parchi.
Non intervenite in alcun modo sulla spiaggia. Controllate, per favore, con metodo scientifico, il sorprendente, incredibile miglioramento della spiaggia e della prima duna, avvenuto naturalmente dal 1954 (primo rilievo aereofotogrammetrico) ad oggi. (vedi qui).
I 500.000 euro che avanzeranno, rendeteli alla Regione, dateli in beneficienza, fateci quello che volete, ma, per carità, NON TOCCATE  la spiaggia perfetta di Rimigliano
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Si riporta l'indirizzo web dove scaricare il progetto della Provincia in pdf (si tratta di una tavola di grosse dimensioni assai poco maneggevole):
http://www.provincia.livorno.it/new/spawdocs/difesa_suolo/Tavola%20Aa_1.pdf
Si riporta anche un indirizzo privato dove è stata depositata una copia di riserva dello stesso progetto, nel caso che l'indirizzo della provincia dovesse essere disattivato:
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Il Consorzio Balneari Sabbia Etrusca ha commissionato a proprie spese, ad alcuni degli stessi progettisti del progetto della Provincia, un progetto per la "riqualificazione di tratto dunale, antistante la proprietà privata, a sud del fosso di Botro ai Marmi, tesa alla ricollocazione di poseidonia". Sulla base di tale progetto il Comune di San Vincenzo ha autorizzato l’intervento previa presentazione di progetto esecutivo "provvedendo contestualmente al finanziamento delle opere di nostra competenza, relative alla movimentazione della poseidonia spiaggiata sugli arenili pubblici" (Delibera di Giunta Comunale n. 235 del 4/10/2010).
Nella stessa zona dove eseguirà le opere di "riqualificazione tese alla ricollocazione di poseidonia" il Consorzio ha anche recentemente eseguito alcune campionature dei lavori da eseguire a Rimigliano, che di seguito si documentano.
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Trattori scorrazzanti sull'anteduna di Rimigliano
Ecco le campionature eseguite nei mesi scorsi dal consorzio Sabbia Etrusca cui, molto presumibilmente, sarà assegnato l'appalto di Rimigliano.
Immaginate questo intervento (cordoni interrati di poseidonia ancorati a pali infissi nella sabbia), che dei quattro tipi previsti è di gran lunga il meno visibile ed appariscente, esteso sulla spiaggia per chilometri e chilometri, e poi le ramaglie e legnami incatenati ai picchetti e poi tre chilometri di recinzione antivandalismo alta due metri, in mezzo alla spiaggiaAgghiacciante!  E tutto per nulla ...... Solo per esaurire a tutti i costi un finanziamento in scadenza.


Ecco qui sotto la spiaggia "da recuperare" che secondo la Provincia ha bisogno di essere ridotta ad un campo di battaglia.
Questa è la zona, seicento metri a sud della foce del Botro a Marmi, dove è previsto il doppio intervento (cordone di legname sciolto ai piedi della duna e recinzione su megapali antivandalismo, in mezzo alla spiaggia)
Se i lavori di questo progetto partiranno veramente ad ottobre, fra un anno,  riguardando questa fotografia, tutti potranno rendersi conto dell'enormità commessa.
Ci sarà uno scandalo che oltrepasserà i confini del nostro paese.
Ma, a cose fatte, sarà comunque ormai troppo tardi.

Intervenga la Regione e si riprenda il suo finanziamento ormai scaduto e divenuto maledetto.
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Precedenti articoli sull'argomento:
* Non si sa come spendere 774.685,35 euro - Prima di fare dei danni, meglio restituirli
* Non toccate questo litorale perfetto. Farete solo danni irreversibili.
* Rimigliano a mare è perfetto e autosufficiente - Istituzioni pubbliche, non occupatevene più. Abbandonatelo.
* I magnifici sette della duna costiera
* La spiaggia e la duna di Rimigliano
Successivi:
* Questa spiaggia è troppo perfetta. Non va bene. Militarizziamola! (Rimigliano=Sterpaia?)
* Spiaggia di Rimigliano - Quello che il progetto della provincia non osa dire e che invece nasconde.
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Volete avere un'idea dei costi unitari degli interventi previsti sulla spiaggia di Rimigliano? Qui sotto si riportano i costi previsti per interventi analoghi che saranno eseguiti nel parco della Sterpaia, fra Torre del sale e Carbonifera.
Per lo meno in quelle spiagge disastrate, gli interventi, anche se inevitabilmente brutti, vengono realizzati in ambiente già fortemente degradato e compromesso ed hanno uno scopo plausibile ed evidente.  Le opere eseguite dovranno resistere e combattere con la forza del mare e permettere (speriamo) la ricostituzione di dune ormai pressoché inesistenti.
A Rimigliano tutte queste centinaia di migliaia di euro di orrende opere di difesa delle dune, saranno invece completamente inutili e in massima parte non potranno mai essere fisicamente raggiunte dal mare, neppure nelle più tremende mareggiate invernali. L'unica acqua che conosceranno sarà quella della pioggia e delle lacrime che noi verseremo.
Incarichi professionali della Provincia di Livorno in materia di interventi sugli ambienti costieri
Altri ottimi incarichi apparentemente connessi alle spiagge, anche se con oggetto molto più indecifrabile
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L' "agonizzante" spiaggia di Rimigliano (un'agonia che si trascina invariata da oltre 2000 anni) - Meno male che ora arrivano i Nostri, che la ridurranno ad un campo di battaglia. Perché? solo per poter giustificare la spesa di 774.000 euro che una Regione improvvida e sprecona aveva stanziato tanti anni fa e che tutti, vista la sua evidente inutilità,  avevano scordato. Purtroppo qualcuno in Provincia, facendo le ultime pulizie prima di chiudere bottega, l'ha ritrovata ........ 
La spiaggia di Rimigliano del tutto indifferente alle più violente mareggiate
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CONFRONTO  1954 -2010


Tratto di litorale  davanti al Podere Tuscania - 1954  (volo Regione Toscana tratto da sito ufficiale "Geoscopio") -
Si nota la spiaggia abbastanza corta, la vegetazione antedunale molto diradata, con ampie radure, il bosco tagliato a ceduo, con matricine isolate, la ex-palude, completamente ripulita e probabilmente coltivata.

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 Stesso tratto di litorale - volo 2010

Rispetto al 1954 la spiaggia si è notevolmente allargata e la vegetazione della duna si è macroscopicamente rinfittita, tanto che le naturali radure dunali si sono spontaneamente ridotte di oltre il 50% rispetto a quelle iniziali.
E questo nonostante il progressivo aumento della pressione antropica estiva ed il continuo transito dei trattori del consorzio lungo la base della duna.
Anche il bosco e la palude sono tornati allo stato naturale. L'unico peggioramanto è costituito dal raddoppio degli edifici del Podere Tuscania.
Allora, di chi è il merito di questo straordinario miglioramento di spiaggia, duna e bosco?
Molto semplicemente: dell'assoluta inerzia ed abbandono di cui la spiaggia ed il bosco, (dopo la cessazione dello sfruttamento boschivo da parte dei Della Gherardesca),  hanno potuto miracolosamente godere nei 45 anni trascorsi fra le due fotografie.
Nessun manufatto umano, nessuna protezione, nessuna costosissima opera di ingegneria naturalistica. Solo un salutare ed economicissimo abbandono.
Se questo dato di fatto inoppugnabile, (che dubitiamo sia stato preso in considerazione e  debitamente evidenziato in sede di richieste di apoprovazione), sarà ignorato. ed il progetto escogitato per spendere all'ultimo minuto utile, tutti i 774.000 euro, verrà effettivamente eseguito, risulterà assai problematico continuare a  parlare di procedura corretta, leale e scrupolosa.
La buonafede esige che ogni elemento utile nella scelta di un'opera pubblica, specie se discendente da documentazione ufficiale (e i rilievi aereofotogrammetrici lo sono), sia debitamente esposto e valutato, nella fase preliminare, in modo da non rischiare di deliberare opere pubbliche costose, ma inutili, od ancor peggio dannose.
A meno che, naturalmente, lo straordinario e tuttora in corso, incredibile miglioramento dell'ambiente spiaggia-duna-bosco, risultante dalle fotorilevazioni aeree regionali, non sia stato adeguatamente ed onestamente citato nelle relazioni progettuali e di conseguenza sia stata adeguatamente motivata la scelta (apparentemente incomprensibile) di interrompere questo processo naturalmente virtuoso, con quasi certi rischi di insuccesso, enormi, inutili spese e insopportabili impedimenti alla libera fruizione da parte della popolazione.
Purtroppo, negli elaborati progettuali, non siamo riusciti, per ora, a trovare nulla di tutto ciò.
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Rimigliano uguale Sterpaia ?????????????? (qui)

Altre sull'argomento:
http://san-vincenzo-livorno.blogspot.it/2011/09/spiaggia-di-rimigliano-quello-che-il.html
http://san-vincenzo-livorno.blogspot.it/2011/09/questa-spiaggia-e-troppo-perfetta-non.html
http://san-vincenzo-livorno.blogspot.it/2009/04/non-si-sa-come-spendere-77468535-euro.html

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Raccogliamo delle firme, formiamo un comitato, insomma dalle parti dell'argentario fermano un'autostrada e noi non siamo capaci di fermare questi coglioni 4scatenati?
Possibile che nessuno sappia cosa fare se non subire supinamente tutto quello che ci fanno nel "nostro" territorio? E ribadisco "nostro".

Anonimo ha detto...

Fanculo la Provincia.
Ma il Comune che aveva detto che la spiaggia non sarebbe mai stata toccata?
Io ancora non ci credo.
Se davvero permettono che si faccia una cosa simile, credo che stavolta succede un casino tale che in Comune non si salva nessuno.
Altro che forconi!

Anonimo ha detto...

La più grande colpa di cui si possa macchiare un funzionario di un ente locale, è quella di non riuscire a spendere fino ad esaurimento un finanziamento regionale, statale o europeo.
A prescindere dal fatto che la spesa finanziata sia realmente necessaria od utile.
Si tratta evidentemente di una pratica sbagliata e immorale. Infatti, specie in periodi difficili come l'attuale, ogni euro buttato via in opere inutili, anche se della Regione o dello Stato, è un euro tolto a chi invece ne ha veramente bisogno.
Se poi le opere fatte per esaurire un finanziamento, oltre ad essere inutili, sono anche dannose, si raggiunge l'INDECENZA !

Anonimo ha detto...

email ricevuta dal Comitato Per Campiglia:

"Tutta la mia solidarietà al Vostro Comitato. Quanto ho letto nel Vostro allegato ha dell'incredibile: soldi pubblici sperperati per un lavoro privo di una motivazione logica e, per di più, di una qualsiasi motivazione scientifica. La naturalità dell'area verrà, infatti, inevitabilmente stravolta.
A mio avviso, il progetto presenta risvolti che possono essere spiegati solo nell'ambito di un tentativo di predisporre l'area per un futuro "ordinato" sfruttamento turistico della spiaggia stessa.
Cordialmente,
Prof. Folco Giusti
Dipartimento di Scienze Ambientali, Università di Siena,
Via Mattioli, 4, 53100 Siena"

forse oltre allo spreco di denari pubblici c'è un preciso disegno, cioè quello di rendere fruibile la spiaggia, attualmente "troppo naturale" ai futuri acquirenti delle villette di Rimigliano.

Anonimo ha detto...

Non attribuiamo alla Provincia scopi reconditi, piuttosto irrealistici, ma limitiamoci a quelli terra, terra.
Il finanziamento della Regione si è rivelato spropositato e i funzionari, i progettisti e le ditte si sono dovuti ingegnare per trovare lavori inutili sì, ma abbastanza corposi da consumare tutti i soldi a disposizione.
Questo è il disastroso risultato.
Consoliamoci pensando cosa sarebbe successo se il finanziamento fosse stato di 2 milioni di euro. Probabilmente avrebbero ricoperto di rami, ramaglie, cordoni e recinzioni tutta la spiaggia fino alla battigia.
Ci è andata di lusso.

Anonimo ha detto...

Raccogliamo delle firme x favore! E' una spiaggia perfetta, ma a chi e' venuta in mente un'idea cosi' idiota?

Presidente della Toscana: Enrico Rossi ha detto...

Ho letto la mail che mi avete indirizzato relativamente alla spiaggia di Rimigliano e vi rispondo dicendo che l’intervento di recupero dei sistemi dunali nel Comune di San Vincenzo rientra tra quelli previsti nel programma regionale di interventi di recupero e riequilibrio del litorale approvato con una delibera del Consiglio Regionale del 2003 ed è finanziato con fondi regionali.
Il tratto di costa in questione è caratterizzato da un sistema dunale di pregio dal punto di vista ambientale con una significativa funzione anche in termini di protezione dai fenomeni di erosione.
L’obiettivo dell’intervento è quello di preservare in buono stato il sistema dunale procedendo al ripristino e consolidamento della duna nei tratti critici ed alla sua protezione dalle azioni esterne sia di tipo atmosferico come il vento e il moto ondoso sia di tipo antropico.
Nello specifico le scelte progettuali sono state sviluppate dalla Provincia di Livorno in qualità di soggetto attuatore dell’intervento che, tuttavia, rispettando le indicazioni del programma di interventi regionale, ha previsto l’utilizzo di tecniche di ingegneria naturalistica che garantiscono il minor impatto ambientale possibile.
Il progetto comprende anche la diminuzione dei varchi di accesso attraverso le dune, la loro segnalazione mediante pannellistica informativa e di divieto per indurre comportamenti più rispettosi delle dinamiche naturali.
Peraltro l’intervento è oggetto di uno specifico monitoraggio da parte della Regione.
Ritengo quindi che non si tratti di alcun "massacro" di una splendida spiaggia, quanto invece del tentativo di salguardarla.
Vi ringrazio per avermi scritto e vi invio i miei più cordiali saluti,

Enrico Rossi

Rimigliano ha detto...

Se il presidente Rossi avesse potuto prendere piena visione della documentazione progettuale e dello stato effettivo dei luoghi, si sarebbe reso conto che, dopo dieci anni dal finanziamento, l'intervento all'epoca ipotizzato (era definito addirittura di "ripascimento")non ha più alcuna regione d'essere (se non quella di spendere i soldi prima che la provincia tiri le cuoia);
Che la duna non va protetta dal vento che, anzi è il primo motore del suo accrescimento naturale:
Che la duna è ormai irraggiungibile del moto ondoso;
Che la protezione dei punti più delicati, dal calpestio dei bagnanti richiederebbe opere di impatto e costo minimo;
Che lo scavo con le ruspe di chilometri di trincee per interrare salsiccioni e recinzioni, nella spiaggia perfetta di Rimigliano, è un delitto che grida vendetta e che farà scandalo in tutta Europa.

Capisco che il presidente non abbia il tempo materiale di potersi informare su ogni problema che arrivi alla sua attenzione.
Non è però nemmeno obbligato a rispondere dando il suo avallo (a precindere) ad un progetto, anche il più tecnicamente sbagliato, solo perché finanziato secoli fa dalla Regione.
Peccato.

Basterà aspettare solo un paio d'anni per rendersi conto a quale tragedia condurrà quello che il presidente, concludendo, chiama "tentativo di salvaguardarla"
Sarà purtroppo un tentativo, dettato esclusivamente da motivi venali, che finirà male. Molto male.

Rimigliano ha detto...

Sul post n.63 "Non si sa come spendere 774.685 euro. Che fare?"
il commento di uno dei progettisti.
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http://san-vincenzo-livorno.blogspot.com/2009/04/non-si-sa-come-spendere-77468535-euro.html

irene ha detto...

da anni vengo in vacanza a Rimigliano con amici di bergamo e di tutta eruopa! abbiamo scritto una lettera di protesta che abbiamo inviato a l'Unità e al Comune di san Vincenzo...ma forse bisognerebbe fare una petizione piu' ampia?

Anonimo ha detto...

Possibile che qui abbiano solamente a cuore di fare soldi e soldi, cementificare all'ignoranza (d'inverno sono città morte) per incassare ICI/IMU ai massimi livelli e poi offrire servizi scadenti (p.es. circolazione stradale...) a prezzi altissimi ? Si tengano i pochi VIP che spendono e spandono, io vendo la seconda casa e cambio aria.

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