lunedì 19 marzo 2012

Partiti i lavori di rifacimento della duna (alias discarica) di Viale Marconi - Vedere per credere




30 marzo 2012 - Proseguono i lavori di  "ricostituzione" della duna di viale Marconi.
Belli, vero?
Il Comune dice che costeranno meno dei 62.000 euro stanziati, ma non dice quanto.
In ogni caso anche costassero mille euro (e ne costeranno decine e decine di volte di più), sarebbero comunque mille euro buttati via.
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17 marzo 2012 - Ecco lo sconfinato (meno di cento metri) tratto di spiaggia interessato dai lavori di ricostituzione della duna costiera di Viale Marconi, aggiudicati, mediante "Gara ufficiosa", al Consorzio Balneari Sabbia Etrusca, e per i quali è stata impegnata  la rispettabile cifra totale di euro 62.000,
 
Il tratto di spiaggia interessato sarà solo quello addossato al muro della strada, (circa sei metri di profondità)  in modo da lasciare ai cittadini almeno un briciolo (un decimo forse) di quella che era, prima dei lavori del porto,  la meravigliosa spiaggia cittadina di viale Marconi.
Le opere consisteranno in una minacciosa alta recinzione in pali (già arrivati), stile Guantanamo, dietro ai quali saranno buttati i sassi e le alghe raccolti sulle spiagge.
Non si arriva a capire perché, invece di vendere i sassi come riempimento e smaltire la posidonia, come protezione davvero naturale e inoffensiva, spargendola sulla spiaggia di Rimigliano, come fanno ad esempio in Francia, senza utilizzare alcun camion, ma utilizzando una chiatta appositamente attrezzata, e spendendo sicuramente assai meno del conferimento in discarica, si sia preferito impegnare 62.000 euro per un'opera che rovinerà gran parte dell'ultima residua piccola spiaggia libera cittadina rimasta.
Assolutamente inspiegabile.
Fra l'altro la capienza di tale discarica di posidonia (circa un migliaio di metri cubi) è assai limitata e quindi nemmeno in grado di risolvere le necessità (sia pure con modalità completamente sbagliate) di smaltimento esposte come motivazione dal Comune.
Si notino, affacciati alla ringhiera, gli evidenti resti della duna costiera di Viale Marconi, alla cui "ricostituzione", secondo la spiritosissima determina 828/2011, è destinato il lavoro da 62.000 euro.  (vedi qui)
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Per chi vuole fare un piantino su Viale Marconi
E più in generale su come hanno ridotto la nostra povera cittadina.
Si riguardi che luogo incantato che era San Vincenzo appena qualche decennio fa.
Questa foto di San Vincenzo, avrebbe potuto evocare, allora,  la "Citta del Sole" di Tommaso Campanella.
La foto di questa stessa visuale, ripresa oggi (che vi risparmio), potrebbe essere una degna copertina de "Il profumo dei soldi"

domenica 18 marzo 2012

Esche incendiarie nel Bosco di Rimigliano - Ma la Società Parchi Val di Cornia che fa? Puppa e dorme.



Nei giorni scorsi alcuni operai della società dei parchi, si sono introdotte nel bosco di Rimigliano, all'incirca 200 metri a nord del Podere Tuscania (a metà fra l'ingresso 7 e l'ingresso 8) e, armate di motosega e di pennato, si sono messe, rumorosamente e in piena vista,  a tagliare arbusti del sottobosco e rami bassi di leccio, e ad accumularli in grossi mucchi all'ingresso dei sentieri che dallo stradello interno del parco, vanno verso la spiaggia.

Appare del tutto incomprensibile la motivazione di tale incredibile comportamento.
Pare quasi che questi misteriosi sconosciuti vogliano anticipare il famigerato progetto della Provincia, che prevede appunto lo sbarramento di questi sentieri.
Tuttavia neppure l'assurdo progetto provinciale prevede opere così pericolose e sconsiderate.

Infatti questi mucchi di frasche, non appena seccate (fra un paio di settimane) costituiranno una pericolosissima esca per il fuoco, con grave pericolo per l'integrità del bosco e del Parco.
Anche le regole della Forestale, nel caso di qualsiasi tipo di taglio del bosco,  proibiscono drasticamente l'accumulo di residui del taglio, di frasche e di qualsiasi materiale incendiabile.
Si tratta quindi di un'azione scellerata e pricolosissima.
La Società dei Parchi che ha la responsabilità della conservazione del parco, dovrebbe immediatamente porre rimedio a quest'azione scellerata e vigilare attentamente affinché nessuno possa mettere in pericolo con tali azioni il Parco di Rimigliano.
In mancanza, bisognerebbe informare la Forestale  affinché obblighi la Società dei Parchi a rimuovere immediatamente le frasche secche, fonte di pericolo.


PS
La stazione della Forestale di Venturina è stata avvertita con comunicazione scritta del 24 marzo 2012.

La Polizia Provinciale multa il geom. Filippi, ma i 1.666,00 euro li paga il Comune, cioè noi.

Con verbale del 5/1/2012 la Polizia Provinciale ha notificato al geom. Filippi una sanzione di € 1.666,00 per avere inviato una certificazione oltre il termine massimo consentito.
Direte: può capitare.
D’altronde le indennità, gli incentivi, le percentuali sui lavori che un dirigente percepisce, gli vengono corrisposte  proprio per compensare il rischio che alcuni suoi errori lo espongano a dover pagare delle sanzioni.
Tutto normale quindi.
Mica tanto.
Infatti con Determina n. 120 del 27.2.2012 il dirigente servizi generali:
Premesso
Che il ritardo è stato di un solo giorno (sic) e da una prima verifica non è stata ravvisata responsabilità o negligenza di nessun ufficio di questo Ente
Ha determinato
Di impegnare, sul capitolo della raccolta rifiuti, la somma di € 1.666,00 e di liquidare tale somma per pagare la sanzione irrogata al geom. Filippi.
Naturalmente se in avvenire saltassero fuori responsabilità o negligenze da parte di qualche dipendente (?) si provvederà a recuperare la somma dal suo stipendio. Chi è che sta indagando? non lo sapete? Facile: la severissima  "Conferenza dei Dirigenti".
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Un solo giorno di ritardo. Che sarà mai.
Provatevi a pagare una multa dopo 61 giorni, o inviare la copia della patente il 61 giorno. Vedrete che il Comandante dei Vigili vi condonerà senz'altro gli oltre 300 euro di sanzione. Per un giorno ………, ma figurati, che vuoi che sia! Non si ravviserà alcuna negligenza ........ La sanzione la pagherà il Comando.
Postulato n. 1
PER UN DIRIGENTE I TERMINI anche se perentori, SONO SEMPRE ELASTICI
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Non è stata ravvisata responsabilità o negligenza di nessun ufficio di questo Ente.
Quindi SE NESSUNO HA COLPA perché pagare la multa?  Perché non opporsi, perché non fare ricorso?
Il ritardo si è forse autoprodotto? Probabilmente trattasi di fenomeno naturale imprevedibile.
Postulato n. 2
UN DIRIGENTE  NON SBAGLIA MAI – Per definizione
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Tutto molto simpatico e istruttivo 
Ma perché sopportiamo tutto ciò?
Misteri della fede!
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E per finire
UDITE UDITE
Chi avrà firmato la determina di cui sopra?
Il dirigente servizi generali, come riportato in testa alla determina?
NOOOOO….!!!!
Evidentemente c’è stato un ripensamento. Il dirigente servizi generali non ha creduto di firmare o non ha voluto, o chissà cos'è successo, ma il fatto è che  ………
La determina che fa pagare la multa al Comune (cioè a noi) è stata firmata dallo stesso multato: il geom Andrea Filippi.
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Davvero  SUBLIME.
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domenica 11 marzo 2012

Direzione della Federazione PD Valdicornia Elba - Compagni che sbagliano all'unanimità - Spieghiamo loro perché

Federazione Val di Cornia
La Direzione del Partito democratico - Federazione Val di Cornia Elba - che ha votato all'unanimità (non dico un contrario, ma neppure un astenuto su 80!!! altro che maggioranza bulgara) il documento di sostegno al Comune di San Vincenzo, contro il presidente Rossi e la Giunta della Regione Toscana che, anch'essa all'unanimità;  aveva rilevato il contrasto fra il Piano di Rimigliano ed il Piano di Indirizzo Territoriale, attivando la Commissione paritetica interistituzionale, è composta dai seguenti membri:
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ANSELMI GIANNI Sindaco Piombino
ANSELMI RINGO Assessore Provinciale a lavoro e Formazione Professionale
BALDASSARRI FABIO Presidente del Comitato di vigilanza di ASA
SAVERIO BALDASSARRI
DARIO BALLINI Segretario Circolo PD Rio Marina
BANDINI ALESSANDRO Assessore urbanistica comune San Vincenzo
BANTI LORENZO
BARSOTTI RINALDO Consigliere PD Comune Piombino
VITO BARTALESI Consigliere Provinciale PD Responsabile ambiente e green economy Federazione Val di Cornia-Elba
BARTALETTI SILVIA
LAURA BATISTINI Consigliere PD comune Sassetta
BENINI CAMILLA Segretario circolo PD Capoliveri
BERNARDINI BENEDETTA Consigliere PD comune Campiglia M.ma
MICHELE BIAGI Sindaco Comune San Vincenzo
CAMILLA BONELLI
MARIA GRAZIA BRASCHI Consigliere PD comune Piombino
MATTEO BROGIONI Capo gruppo PD consiglio comunale Campiglia
CLAUDIO CAPUANO Capo gruppo pd consiglio comunale Piombino Responsabile P.A. e istituzioni
CARICCHIO RAFFAELE Segretario Circolo PD Portoferraio
CECCHINI ELISA Assessore Comune di San Vincenzo
CERRINI CLAUDIO Segretario comunale PD Campiglia M.ma
CERRINI ENRICO Consigliere comunale PD Campiglia Marittima Responsabile economia e attività produttive Federazione Val di Cornia-Elba
CINCI PABLO
CIONCOLONI CINZIA Medico dello sport Asl 6
COLUCCIA GIUSEPPE Consigliere PD provincia Livorno Responsabile infrastrutture e trasporti Federazione Val di Cornia-Elba
DE BONIS ENZO Responsabile Lavoro Federazione PD Val di Cornia - Elba
DEL CHERICO PIERO Responsabile oragnizzazione Federazione PD Val di Cornia - Elba
DI BONITO BIAGIO
DI FRAIA MONICA
DI GIORGI MARGHERITA
DI PIETRO ANDREA Responsabile Scuola e ricerca Federazione PD Val di Cornia - Elba
DORINO ANTONIO Responsabile ufficio politico Federazione PD Val di Cornia - Elba
FABIANI VALERIO Segretario PD Federazione Val di Cornia – Elba Consigliere PD comune Piombino
FEDI ERNESTO
FOSSI ELENA Assessore al bilancio comune Campiglia M.ma
FOTI PAOLO Responsabile turismo Federazione PD Val di Cornia-Elba
FRANCINI LIDO Vicesindaco Comune Piombino
GALLAI ROBERTO
GERI BRUNA
GIANNINI ELISA Consigliere comune di San Vincenzo
GIANNONI ROBERTO
GIANNULLO MARIO Responsabile Enti locali Federazione PD Val di Cornia - Elba
GORI RICCARDO Responsabile giustizia Federazione PD Val di Cornia - Elba
GUERRIERI LUCIANO Presidente autorità Portuale Piombino
LA LOGGIA MARINA
LAMBARDI LORENZO Vice segretario Federazione PD Val di Cornia - Elba
LANDI LARA Segretario circolo campagna PD
LENZI CORRADO Segretario circolo PD 2 giugno
LOMBARDO ROSARIA Responsabile Comunicazione e Partecipazione Federazione PD Val di Cornia-Elba Consigliere comune San Vincenzo
MACCANTI DEBORA
MACCHIONI MARCO
MAIO MARCELLO
MANNUCCI SILVIA Segretario Circolo PD Aldo Montomoli, Venturina
MATALONI MAIDA Presidente Consiglio comunale Piombino Tesoriere Federazione PD Val di Cornia - Elba
MAZZEI FEDERICO Segretario Unione intercomunale Elba
MERCATI DANIELE Segretario PD Unione Comunale Piombino
MONTAGNANI ADALBERTO Responsabile caccia Federazione PD Val di Cornia-Elba
MONTOMOLI STELIO
MURZI ELISA Consigliere PD comune Piombino
PACCHINI FRANCESCA Responsabile Servizi alla persona,salute, sociale Federazione Val di Cornia-Elba
PAINI GINEVRA Consigliere PD comune Piombino Segretario Giovani Democratici
PALLA FRANCESCA Responsabile cultura, associazionismo, integrazione Federazione PD Val di Cornia-Elba
PASQUINI PIERPAOLO
PELLEGRINI FABIO Segretario Circolo PD San Vincenzo
PERIA ROBERTO Sindaco Portoferraio
PIOLI GIAMPAOLO Sindaco comune di Suvereto
POLIDORI ENZO
POLVERINI SIMONETTA
ROSALBA ETTORE Segretario Circolo PD E. Berlinguer
ROSI CATERINA
ROVENTINI CARLO ex sindaco di San Vincenzo – approvatore del piano Parmalat ora giudicato da tutti un gravissimo errore
SCHEZZINI CATALINA
SCHILLACI CHIARA Segretario Circolo PD Rio Elba
SERENA SERGIO
SOFFRITTI ROSSANA Sindaco comune Campiglia M.ma
STEFANINI FRANCO
TAMBELLI VINICIO Segretario PD Circolo Suvereto
TEMPESTINI ANNA Assessore Politiche Sociali e Pubblica Istruzione comune Piombino
TORTOLINI MATTEO Consigliere PD regione Toscana
ULIVIERI VALTER Responsabile cooperazione Internazionale per la Federazione PD Val di Cornia - Elba
VELO SILVIA Deputata PD del territorio
VERDURA RICCARDO Responsabile formazione politica Federazione Val di Cornia-Elba

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Corriere Etrusco del 11/3/2012
LA DIREZIONE del Partito Democratico della Val di Cornia è a fianco del Comune di San Vincenzo contro la decisione della Regione Toscana che ha detto sì alla Commissione paritetica bloccando ancora il piano di Rimigliano.
«Le scelte di pianificazione sulla tenuta di Rimigliano sono indubbiamente legate all’autonomia e agli indirizzi dell’amministrazione comunale di San Vincenzo che si è misurata su questo tema da anni che, fra le altre cose, sono stati attraversati da due elezioni amministrative dove il centrosinistra ha mantenuto larghi livelli di consenso — afferma il documento votato all’unanimitàqueste scelte sono state anche il frutto di una elaborazione territoriale a cui il Pd e le amministrazioni della Val di Cornia hanno partecipato attivamente. Attraverso anni di lavoro intenso sul piano di Rimigliano sono stati rimessi in discussione diritti edificatori acquisiti da parte della proprietà (1), cancellate le edificazioni che andavano ad occupare suolo nuovo, trasformata una Rta in albergo e portata ad un terzo delle volumetrie precedenti, sancita l’indivisibilità della proprietà che è il principale strumento con cui si può impedire un processo realmente speculativo (2).
Sono state scelte pubbliche, trasparenti, nonché suffragate da due elezioni che hanno determinato questo nuovo orientamento (3).  Aldilà di Rimigliano ci preme sottolineare un punto politico di fondo. La Toscana si è sempre caratterizzata per un modello di governo fondato sulla cooperazione tra i livelli istituzionale. Questo è stato il solco nel quale si è mossa anche una cultura politica, forte di un rapporto virtuoso con il mondo del lavoro dipendente e autonomo, nel rispetto di un principio inderogabile quale quello dell’autonomia della politica rispetto alla rendita fondiaria così come da quella cultura anti industriale che spesso trova sede in quei comitati portatori di interessi particolari e non certo generali (4).
Crediamo fermamente che lo slogan “La Toscana avanti tutta”, con cui ci siamo presentati alle elezioni del 2010, si possa concretizzare rinnovando quel rapporto tra istituzioni e società che ha caratterizzato la storia della nostra Regione. In questo senso la vicenda di Rimigliano non è che un piccolo esempio di un fenomeno più ampio e che drammaticamente rischia di ingessare ulteriormente una programmazione che già sconta le difficoltà legate alla crisi e alla mancanza di investimenti e che mette in luce la necessità di aggiornare profondamente il modello di governo della Toscana (5). Questo cambiamento non potrà che avvenire attraverso un confronto ampio che chiediamo venga aperto fra le forze politiche e nella società toscana e non certo attraverso forzature né tantomeno con l’apertura di conflitti istituzionali (6).
SETTE anni per approvare un piano, che nel frattempo è cambiato radicalmente all’insegna dell’ambiente e del corretto uso del territorio (7), ci appare davvero un tempo sufficiente e forse eccessivo per una regione che nei programmi elettorali si pone obiettivi ambiziosi di efficienza e di trasformazione. Come il Comune di San Vincenzo anche il Pd ritiene che il Piano di Rimigliano sia in linea con il PIT della Regione Toscana (8) . Il Comune, nella sua autonomia, fa bene a valutare gli atti al fine di tutelare il buon operato di amministratori (9) onesti che hanno sempre agito nell’interesse generale».
Tratto da “La Nazione” del 11-3-2012
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Note di commento
1) Tesi abusata come alibi in tutti questi anni e già dimostrata abbondantemente falsa. Nessun diritto acquisito della proprietà. Tutti i possibili diritti acquisiti dai Tanzi, sono decaduti con la loro uscita di scena e con la conseguente scadenza dei termini della convenzione, come riconosciuto anche dal perito che stimò (come non edificabile) la tenuta per il Tribunale di Parma.
E poi le R.T.A. (fonte di possibile occupazione) non sono state affatto trasformate in albergo, ma in villette private (occupazione =0) che nemmeno Roventini aveva concesso. Prima di fare comunicati, date almeno un'occhiata al Piano.
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2) Non è stato cancellato un bel nulla, visto che, con la decadenza del Piano Parmalat, la cancellazione c'era già stata. E poi non sarebbe il caso di fare un onesto mea culpa su quel piano, ora da tutti aborrito, ma concepito e approvato (tutti zitti allora !) proprio da alcuni membri di codesta Direzione?  Troppo scomodo, vero? Meglio far finta di dimenticare.
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3) Ci vuole un bel coraggio a dire che le scelte urbanistiche sulla tenuta sono state approvate dalla popolazione. Come se la stragrande maggioranza di chi ha votato sapesse o avesse capito qualcosa sul piano di Rimigliano. Il processo di partecipazione è stato una grandissima burletta, come ha dovuto riconoscere anche il garante regionale Morisi. E poi vi siete scordati che per impedire ad ogni costo che la popolazione si potesse esprimere sulle scelte discutibili della Giunta, inseriste nel Regolamento comunale la antidemocratica norma che VIETA qualsiasi referendum popolare in materia urbanistica. Materia troppo "delicata" per farla decidere al popolo. Un po' di pudore, per favore.
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4) Sono i comitati ad avere gli "interessi particolari". Per fare una battuta simile ci vuole davvero un bel coraggio ed anche moltissima faccia. Evitiamo di approfondire..., anzi approfondiamo pure (qui)
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5) Proprio quel modello che ha condotto anche la Toscana alla bella situazione attuale.
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6) I ricorsi in ogni sede contro un atto dovuto della Regione, ventilati da Biagi con grandiosi POOL legali al seguito, che roba sarebbero ? Non conflitti istituzionali. No, cartoline di auguri.  Ma di che parlate?
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7) F.T. incredibile (riguardarsi i punti 1, 2, 3). Sui sette anni poi a chi li addebitano? alla Regione che arriva solo ora? Ma si ricordano come sono andate le cose e di chi è la colpa di questo lunghissimo trascinamento della procedura? Solo ed esclusivamente del Comune e in parte anche del privato. Guardino la tabella qui in fondo e poi qualcuno della Direzione si guardi allo specchio.
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8) Ma qualcuno della direzione si è mai studiato il P.I.T. regionale? certo che no. E lo stesso piano di Rimigliano? forse in cinque, non di più. (se credete, guardate qui) Però tranquillamente tutti gli oltre settanta membri, all'unanimità hanno deciso che, a occhio, non c'è contrasto. Credere, obbedire combattere!
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9) Bene. Che si tutelino pure. Manca però un doveroso avvertimento da parte della Direzione: che lo facciano a loro spese e non a spese dei cittadini. Questione morale.


Errata Corrige: In realtà la tenuta non fu acquistata al prezzo di perizia del Tribunale (14, 5 milioni), ma a circa il doppio (23+7 milioni) nella evidente convinzione che il pessimismo del perito del giudice, sulle ormai decadute potenzialità edificatorie, non fosse da condividere. Non è dato sapere da dove gli acquirenti avessero tratto questa ottimistica convinzione.

sabato 10 marzo 2012

Il Comune di San Vincenzo ha perso completamente la Trebisonda - Metteranno su un costosissimo POOL di legali - A spese di chi? - Ragazzi, non scherziamo!

il sindaco Michele Biagi
Da "il Tirreno" di oggi 10 marzo 2012
Berrighi lancia l’allarme dopo lo stop della Regione. Il sindaco si affida ai legali per valutare la legittimità della delibera.
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Legali al lavoro. «Noi possiamo aver sbagliato e se così fosse me ne prenderò la responsabilità – dice ancora Biagi – ma a questo punto verificheremo fino in fondo la legittimità della delibera della Regione e mi difenderò anche se ci vorranno mesi».
Il prossimo passo del Comune, come anticipa il sindaco, sarà appunto quello di mettere in piedi un pool di legali composto dall’avvocato Renzo Grassi e dagli specialisti in materia urbanistica dello studio Gracili di Firenze, per verificare la legittimità della delibera che stoppa il piano e, se ce ne saranno gli estremi, impugnare la delibera regionale aprendo di conseguenza un contenzioso ancora più vasto e complicato.
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Caro sindaco, forse lei non si rende conto, ma non può fare una cosa del genere, almeno a spese del Comune e dei cittadini.
Se crede può farlo, personalmente, a spese sue, per tutelare il suo operato e la sua figura di amministratore, se la ritiene lesa dalla richiesta della Regione.
Gli altri sindaci, nei 16 casi analoghi precedenti, non l'hanno fatto, ma tant'é.
Fare causa alla Regione perchè, con i limitatissimi poteri che le sono rimasti, sta cercando di porre rimedio ad una parte (una piccolissima parte) delle molte ed evidenti illegittimità irregolarità e violazioni di leggi che la procedura urbanistica della variante di Rimigliano configura, NON E' UN' AZIONE DI INTERESSE PUBBLICO.
Tutt'altro.
Quindi queste spese non potranno mai essere messe, neppure in minima parte,  a carico del PUBBLICO.
Come primissimo quesito al suo POOL di legali, chieda se giudicano ammissibile che le loro sostanziose notule siano poste a carico dei cittadini?
Nel caso che il POOL non sia sicuro su questo delicatissimo punto, può sempre fare un quesito alla sezione Toscana della Corte dei Conti, sulla cui giurisprudenza il Comune peraltro ha già condotto un approfonditissimo studio in occasione della complessa e innovativa determinazione della percentuale dei lavori del porto, spettante al dirigente Filippi (€. 26.013,78).
Fra l'altro lei senz'altro saprà che mettere su un pool del genere avrà costi a dir poco sostanziosi e saporiti. Per avere un idea, si guardi gli importi dei compensi professionali corrisposti all'avv. Grassi negli ultimi anni e la cifra (€ 32.000,00) stanziata per lo studio Gracili affinché, in relazione alle nuove previsioni di Piano, esegua le verifiche tecnico giuridiche "necessarie al fine di considerare le legittime aspettative delle Proprietà." (Sì avete letto bene! G.C. n. 232 del 14/11/2011)
Fortunatamente, come già detto ieri, crediamo ancora che il sindaco, alla fine, di tutti questi propositi, non ne farà proprio di niente, per molti ed evidenti motivi:
Primo: perché ha torto, e presto lo capirà,
Secondo: perché non gli conviene per una quindicina di motivi,
Terzo: perché sarebbe la prima volta che succede e ci vuole troppo coraggio
Quarto: perché questo appassionato e personale accanimento a favore di una variante priva di interesse pubblico, comincerebbe ad apparire davvero inusitato, anche ai più distratti.
Quinto: perché prima bisogna far causa al Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Si ricorda? Ci sono loro prima. Hanno acquisito  la precedenza.
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In conclusione, caro sindaco, dopo averci fatto sopra una bella dormita, ci ripensi. 
Questo è davvero un ottimo consiglio legale (gratuito, fra l'altro).

venerdì 9 marzo 2012

Rimigliano ai tempi supplementari - Secondo la Regione, contrasta col P.I.T. - Si va alla conferenza paritetica interistituzionale - Biagi mugugna e ipotizza fantomatici ricorsi - Cosa dice la scheda 23

Notizie e virgolettati, ripresi dall'articolo del Tirreno di Piombino del 9 marzo 2012
La giunta regionale Toscana ha deciso ieri all’unanimità di rinviare gli atti relativi alla variante urbanistica di Rimigliano all’esame della conferenza paritetica interistituzionale.
È stata così accolta l’ipotesi di un contrasto fra il Regolamento Urbanistico della variante ed i contenuti del Piano di indirizzo territoriale (Pit) della Regione.
Per decidere di ricorrere alla conferenza paritetica, la giunta Toscana si è avvalsa anche del parere dell’Avvocatura della Regione che  «ha confermato i profili di contrasto tra le previsioni del Comune e i contenuti del Pit, in particolare con quelli della “Scheda paesaggio 23” relativa alla tutela dei valori paesaggistici e rurali della Val di Cornia».
La delibera, ha detto Rossi, «va nella logica della condivisione e della maggiore tutela degli aspetti ambientali e paesaggistici dell’area e del suo carattere rurale».
Deluso e amareggiato il sindaco Michele Biagi che vede rimesso in discussione, e adombrato di sospetti, il lavoro suo e dei suoi tecnici durato oltre sei anni e che si spinge a ipotizzare ulteriori capitoli di questo contenzioso fra istituzioni. «Adesso con i nostri legali (plurale maiestatis riferito all'avv.Grassi) – dice – esamineremo le motivazioni contenute nella delibera della giunta regionale e se non saranno convincenti o legittime per convocare la conferenza paritetica, tutelerò in ogni modo l’operato del Comune».
Insomma, Biagi non lo dice, ma uno dei possibili sviluppi di questa complessa vicenda potrebbe vedere il Comune di San Vincenzo impugnare la delibera dell’esecutivo regionale aprendo così una querelle che potrebbe dilatare ancora di più i tempi di questa vicenda.
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Anche prima di consultare il nostro pool di legali, si accettano scommesse che Biagi non ricorrerà al TAR.
Primo: perché ha torto,
Secondo: perché non gli conviene,
Terzo: perché sarebbe la prima volta che succede e ci vuole troppo coraggio
Quarto: perché questo appassionato accanimento a favore di una  variante priva di interesse pubblico, comincerebbe ad apparire davvero inusitato, anche ai più distratti. 
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La Variante di Rimigliano, sia nel merito, sia nella brancaleonesca procedura, presenta innumerevoli profili di illegittimità, per violazione di leggi e per altri motivi, già più volte illustrati e trattati nei post precedenti e che è inutile ripercorrere. Tali motivi saranno oggetto dei ricorsi giurisdizionali  in corso di presentazione, a prescindere dalla conferenza paritetica e dal suo possibile esito.
Illustriamo invece di seguito i motivi assai ben comprensibili che ne provocano il contrasto con la scheda 23 (Val di Cornia) del PIT Regionale.

Pag. 280  - Distruzione anziché conservazione di importanti elementi costitutivi antropici tutelati

pag. 277 - Distruzione di notevoli valori storico-culturali tutelati
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Di seguito si riportano integralmente le nove pagine  della scheda n. 23 del P.I.T. regionale.
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Pagina 275

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