CON LA CULTURA NON SI MANGIA
Da notizie giornalistiche sempre più frequenti e concordanti, pare che la
Giunta di San Vincenzo abbia deciso di dismettere, nell’ordine:
1) L’intera Biblioteca Comunale
2) Le relative sale di lettura e di studio
3) Le relativi postazioni internet
4) La Sala multimediale
5) Le salette per incontri, mostre ed esposizioni
6) Gli uffici dell’URP e delle associazioni dei consumatori.
In altre parole tutte le funzioni contenute nell’intero palazzo
cosiddetto “della Cultura” in piazza Mischi pare saranno drasticamente ridotte,
oppure, più realisticamente - viste le inattuabili sedi alternative proposte –
smantellate completamente.
PERCHE’?
Si dice per poter monetizzare (vendendolo o facendolo esplodere) il
palazzo delle ex scuole Fucini, dove attualmente risiedono un gran numero di
uffici Comunali che dovrebbero quindi essere trasferiti nel palazzo della
Cultura di piazza Mischi, sfrattando tutte le sua attuali funzioni.
MA QUEST’IPOTESI NON ERA GIA’ STATA DRASTICAMENTE ESCLUSA ANNI FA?
Certo era stata esclusa con tanti ringraziamenti del sindaco
all’opposizione per aver contribuito ad evitare questa sciocchezza e questo
danno grave per il paese.
E ALLORA?
Allora, dopo il Porto, dopo Rimigliano, dopo il Bayahibe, dopo l’officina
Bensi, la Giunta pare sia tuttora preda dell’irresistibile attrazione del
“cupio dissolvi” o in altri termini del “facciamoci del male” che ha portato a
tutti quei precedenti disastri. La cura disintossicante non ha purtroppo
funzionato.
QUINDI CHE SUCCEDERA’?
Succederà che non solo saranno spazzate via le uniche vere offerte
culturali del paese, ma anche gli unici luoghi e occasioni (specie fuori
stagione) di socialità, di incontri, di dibattiti, di pubblica utilità, di
occasioni di pratica democratica, che erano situati per di più, miracolosamente,
proprio nel baricentro del paese.
Infatti l’alternativa ventilata (la Torre) è ridicolmente inadeguata, per
insufficienza di superfici, inadeguatezza planivolumetrica, inadeguatezza
statica, infelice collocazione, presenza di altre funzioni.
Quindi questa ulteriore DESERTIFICAZIONE, specie invernale, del centro
del paese sarà una vera sciagura, un ulteriore passo (l'ennesimo) verso la sua
morte, con tutte quelle funzioni culturali e sociali così importanti ed
essenziali, sostituite da squallidi uffici comunali, con nessuna funzione
culturale e socializzante e comunque quasi sempre chiusi.
CON LA CULTURA NON SI MANGIA
La giunta pare abbia convintamente fatta sua questa orrenda frase di
Tremonti. Ma, come ovvio, è una frase del tutto falsa. In realtà con la cultura
(e con la socialità) si vive, si migliora, si cresce, ci si arricchisce e
quindi anche “si mangia”. Eccome. Il concetto vero è ovviamente un altro:
CON L’ANORESSIA (culturale) NON SI MANGIA
Ipotesi, chiacchiere... giammai progetti
8 gennaio alle ore 21:47
In Consiglio Comunale del 22
dicembre L’ASSESSORE ROVENTINI sulle EX SCUOLE FUCINI ha detto:
«se all’interno degli uffici, il
dirigente o qualcun altro magari ha sentito un discorso o una idea, io credo
che tra questo e avere intenzione di fare un qualcosa, c’è un abisso. Quindi
non posso altro che riconfermare che oggi, 22 dicembre 2015, non ci sono ad
oggi progetti che riguardano l’intenzione di vendere o di demolire l’edificio
pubblico delle ex Fucini.»………….. Quindi si può dedurre che:
1) In Comune se ne parla e ci sono
idee del genere.
2) Al 22 dicembre non c’è ancora un
progetto (ufficiale e approvato). Ma ufficioso e da approvare?
3) Dal 23 dicembre in poi quindi non
si può escludere nulla.
4) Nulla si dice sugli articoli dei
giornali che danno la faccenda per sicura e che non vengono smentiti.
5) Nulla si nega sul prossimo (da
aprile) sfratto preventivo della biblioteca e della sala multimediale, né
vengono smentiti gli articoli dei giornali che li danno per ormai deciso.
Quindi almeno questo sfratto sembra
ormai pressoché certo.
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Sarebbe quindi interessante sapere
quanto è previsto di spendere per sbudellare completamente il palazzo Alliata
(ex biblioteca e sala multimediale e salette ecc.) che era stato da pochi anni
completamente ristrutturato a caro prezzo, per inserirci tutti gli uffici
comunali che (forse) rimarranno orfani delle vendute o demolite ex Fucini. Nel
2007, secondo l’allora assessore Kety Pini, ci sarebbe voluto UN MILIONE di
euro. Oggi?
Sarebbe anche interessante sapere se
si prevede ancora di ovviare agli evidentemente insufficienti rapporti
aeroilluminanti del palazzo Alliata, che non consentirebbero di certificare
l’abitabilità (se qualcuno mai la pretendesse, come d’obbligo) dei nuovi uffici
comunali, mediante la realizzazione di “PARETI TRASPARENTI”, secondo
l’originale idea sempre dell’allora assessore Kety Pini.
Sarebbe
molto interessante. Ma suppongo che non avremo risposta, nonostante la nota e
più volte solennemente promessa “trasparenza” della nuova giunta.

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Bientinesi, grazie ai solidi agganci nella giunta, fa il punto della situazione con due ipotesi UFFICIALI
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9 gennaio alle ore 11:43
GIOCO DELL' OCA
E allora ripercorriamo le ipotesi di
primissima mano del ben introdotto Bientinesi. Ipotesi pressoché ufficiali,
vista la fonte. Si tratta praticamente di un gioco dell’oca, costosissimo, ma
poco divertente.
Prima ipotesi Bientinesi
Le ex Fucini vengono sbassate da tre
a due piani (non uno ovviamente) con tanto di orologio sul coronamento della
facciata. La sala consiliare della Torre va al primo piano delle sbassate ex
Fucini. Le sale multimediali del piano terra del palazzo della cultura vanno al
piano terra e primo della Torre (liberati dalla sala consiliare). Gli uffici
delle attuali ex Fucini vanno al piano terra delle sbassate ex Fucini e al
piano terra del Palazzo della Cultura (sgombrato dalla sala e dalle salette).
Seconda ipotesi Bientinesi
Le ex Fucini vengono sbassate o non
sbassate, ma ristrutturate. La sala consiliare della Torre va al primo piano
del Palazzo della Cultura al posto dell’attuale biblioteca. La Biblioteca del Palazzo
della Cultura, va al piano terreno delle sbassate o meno ex Fucini. Le sale
multimediali del piano terra del palazzo della cultura vanno al piano terra e
primo della Torre. Gli uffici del piano terra delle ex Fucini (dove andrà la
biblioteca) vanno al piano terra del Palazzo della Cultura (sgombrato dalla
sala e dalle salette).
Ipotesi aggiuntive Bientinesi, ma
estranee al tourbillon degli uffici sale e biblioteche
a) Recupero dei granai sotto piazza
Mischi per farci che? Non si dice. Forse una cantinetta per i vini di pregio.
b) Sistemazione della piazza Mischi
che si dice nell’articolo, “necessita di un completo recupero”. E qui siamo
completamente d’accordo.
Mettendo invece insieme le prime DUE
ipotesi si arriva almeno a queste tre CERTEZZE:
1) La sala consiliare verrà
sicuramente spostata dalla Torre (o al primo piano del palazzo della cultura al
posto della biblioteca o al primo piano delle ex Fucini)
2) La sala multimediale e le salette
per mostre e associazioni al PT del Palazzo della Cultura, verranno sicuramente
sloggiate (spostate alla Torre o in parte dismesse)
3) Il piano terreno del Palazzo
della Cultura sarà sicuramente ristrutturato per infilarci gli uffici comunali
sfrattati dalle ex Fucini.
Tutto questo incasinamento a che
servirebbe? Dice a razionalizzare le spese di gestione. Ma solo la inutile
ristrutturazione del Palazzo della Cultura (da pochissimo ristrutturato), anche
nell’ipotesi meno pesante non costerebbe meno di mezzo milione. Poi i costi
aggiuntivi non certo inferiori per la ristrutturazione integrale delle ex
Fucini, sbassamento o meno. Infine i costi di adattamento della Torre.
Per ripigliarci il costo
complessivo, con la ipoteticissima razionalizzazione di spesa, ci vorrebbero
circa 250 anni. A essere ottimisti.
Se poi si intende
veramente trasferire (azzoppandola senza rimedio) anche la Biblioteca, allora
veramente il disastro culturale, economico e intellettivo, sarebbe totale.
Sia pure al freddo e al gelo, la giunta, ben sciarpata, medita. Mumble, mumble.
Si aprono riflessioni...
Tornare ad un solo piano come i due che erano negli anni 50, o restare ai due piani di oggi che sono in effetti tre?