Erosione, interventi solo dopo l’estate
Paolo Federighi
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In arancio le domande che avremmo voluto fare.
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Il piano antierosione previsto sulla spiaggia
di San Vincenzo – con particolare interessamento del tratto a sud, sul litorale
di Rimigliano – è un intervento di recupero dei sistemi dunali e riequilibrio
del litorale, approvato dal consiglio regionale nel 2003. Finanziato con fondi
regionali per 776mila euro, è sviluppato dalla Provincia in qualità di soggetto
attuatore. Secondo l’assessore ai lavori pubblici e all’ambiente Elisa
Cecchini, l’inizio degli interventi slitterà a dopo l’estate 2013 per
permettere una più scrupolosa programmazione.
Gentile assessore Cecchini, come
valuta alcuni degli interventi previsti a Rimigliano, che appaiono drammaticamente intrusivi, deturpanti e rischiosi, quali lo scavo con ruspe di profonde trincee, i
chilometri di salsiccioni di ramaglie e di alte recinzioni che saranno eseguiti
su tutti i cinque chilometri della spiaggia di Rimigliano ?
Michele Giunti, specialista in scienze
forestali della società Nemo – che ha collaborato al piano esecutivo con Iris –
è uno dei progettisti incaricati dalla Provincia: «Si tratta – spiega – di
interventi di riqualificazione naturalistica e ambientale, sperimentati per la
prima volta al mondo, che interesseranno soprattutto il tratto a sud del Comune
di San Vincenzo, dove l’erosione si accentua.
Caro dott. Giusti, perché scegliere
un ambiente unico e intatto come Rimigliano per sperimentare interventi che
verranno "sperimentati per la prima volta al mondo"? Non le pare un azzardo? E se
questo esperimento primigenio provocasse, come molti temono, danni irreparabili, chi ci renderà il nostro Rimigliano?
Non pare affatto che a Rimigliano l’erosione
si stia accentuando. Anzi, da un confronto delle foto aeree degli ultimi
sessant’anni la spiaggia appare allungata e la vegetazione della duna
rinfittita. Rispetto alle foto aeree del 1954, il miglioramento appare
addirittura macroscopico (vedi ad esempio QUI le prove oggettive inconfutabili). Perché quindi continuare a parlare, contro la verità, di erosione che si accentua e di
duna da ripristinare?
Sono interventi analoghi a quelli in atto
alla Sterpaia, basati sull’utilizzo di legname derivante da materiale
spiaggiato, da pini caduti e prelevato da interventi necessari di taglio della
vegetazione del bosco.
Davvero vuole paragonare lo stato disastroso della spiaggia della Sterpaia con lo stato quasi ottimale della sontuosa spiaggia di Rimigliano, che la stessa relazione dei progettisti definisce di profondità e dislivello ottimale?
Oltre al legname, sarà utilizzato il biotessuto in fibra di cocco, tutti materiali biodegradabili». «Vicino alla duna – prosegue Giunti – saranno collocati pali di legno e picchetti che proteggeranno l’ecosistema e contribuiranno a diminuire i varchi d’accesso attraverso le dune, segnalati con pannelli per indurre a comportamenti più rispettosi delle dinamiche naturali».
Perchè tralascia di dirci delle profonde trincee che saranno scavate con le ruspe, al piede della duna per interrarci i salsiccioni in fibra riempiti di legname, trincee che distruggeranno per sempre le radici sotterranee della vegetazione della prima duna (altro che passaggio dei trattori) ?
Davvero vuole paragonare lo stato disastroso della spiaggia della Sterpaia con lo stato quasi ottimale della sontuosa spiaggia di Rimigliano, che la stessa relazione dei progettisti definisce di profondità e dislivello ottimale?
Oltre al legname, sarà utilizzato il biotessuto in fibra di cocco, tutti materiali biodegradabili». «Vicino alla duna – prosegue Giunti – saranno collocati pali di legno e picchetti che proteggeranno l’ecosistema e contribuiranno a diminuire i varchi d’accesso attraverso le dune, segnalati con pannelli per indurre a comportamenti più rispettosi delle dinamiche naturali».
Perchè tralascia di dirci delle profonde trincee che saranno scavate con le ruspe, al piede della duna per interrarci i salsiccioni in fibra riempiti di legname, trincee che distruggeranno per sempre le radici sotterranee della vegetazione della prima duna (altro che passaggio dei trattori) ?
Giunti specifica che il taglio del bosco non
sarà indiscriminato, ma di piccola quantità: «Per taglio del bosco, necessario
ai fini naturalistici – dice Giunti – s’intende poche centinaia di piante,
comunque pericolanti, il cui legno sarà utilizzato vicino alla duna,
parallelamente alla linea di costa, e collocato all’interno di “salsicce” di
stuoia riempite di sabbia, cippato (legno ridotto in scaglie con dimensioni variabili
da alcuni millimetri a un paio di centimetri ndr) ottenuto in loco e posidonia.
Il tutto sarà accompagnato da piantumazioni di specie arbustive e arboree.
Come mai sul progetto, le porzioni
di bosco destinate a taglio di
diradamento per ricavare il legname necessario, sono decine di ettari ?
E come si farà a ricavare da poche
centinaia di vecchi pini pericolanti tutte le migliaio di metri cubi di legname
necessario per i 400 metri di viminate,
per i 2000 metri di cataste di legame e ramaglia, per 550 metri di biogabbioni,
per i 3000 metri cubi di cordone antedunale e per tutto il resto che andrà ad
ingombrare per anni la spiaggia di Rimigliano?
Le opere avranno una durata di 5, 10 o più
anni, ma nel frattempo la duna si sarà ricostituita». Altri interventi
riguarderanno la difesa della sughera, «ormai rara in questa zona – sostiene
Giunti – attraverso i cosiddetti “sfolli”, consistenti nell’eliminazione di
alcune piante di leccio al fine, appunto, di difendere la sughera».
Oltre ai comportamenti irrispettosi da parte
degli uomini, secondo il tecnico forestale c’è un’altra importante causa dei
danni all’ecosistema e dell’erosione: «Senza dubbio – conclude Giunti – il
passaggio dei trattori dal piede dunale per effettuare le pulizie va a incidere
su di esso scalzandolo, e rappresenta uno dei fattori principali di danno alla
duna.
Non sarebbe stato più semplice, più
logico e più razionale e più economico impedire al Comune ed al Consorzio
Sabbia Etrusca questo dannoso comportamento che è continuato imperterrito fino a tutto lo
scorso settembre 2012?
Inoltre, ci scusi, scavare con le ruspe profonde trincee nel "piede dunale" non le sembra un'azione cento volte più dannosa e criminale del passaggio dei trattori? Ma di cosa stiamo parlando?
Inoltre, ci scusi, scavare con le ruspe profonde trincee nel "piede dunale" non le sembra un'azione cento volte più dannosa e criminale del passaggio dei trattori? Ma di cosa stiamo parlando?
In più, quando si fanno le pulizie, il legno
e la posidonia, spesso trattati come rifiuti, non vanno portati via ma lasciati
dove sono, perché hanno una funzione centrale per il mantenimento
dell’ecosistema dunale. Tra gli obiettivi basilari dell’intervento, infatti c’è
anche la definizione di corrette modalità di gestione della pulizia sulle
spiagge».
Non sarebbe stato più semplice, più
logico e più razionale, e più economico impedire al Comune ed al Consorzio
Sabbia Etrusca di trattare legno e posidionia come rifiuti da portare a caro prezzo in
discarica o da utilizzare per la costruzione della falsa duna di viale Marconi?
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Questa è la zona, seicento metri a sud della foce del Botro a Marmi, dove è previsto il doppio intervento (scavo di trincee con interramento di salsiccioni in geotessile, cordone di legname sciolto ai piedi della duna e recinzione su megapali antivandalismo, in mezzo alla spiaggia)
Progetto di intervento nel Parco di Rimiglianodo: importo 774.000 euro - Provincia di Livorno Responsabile del
procedimento Dott. Enrico
Bartoletti - Funzionari addetti Dott. Alessandro
Bini Dott. Enrica Mori - Progettisti - NEMO srl - P.zza
D’Azeglio, 11 Firenze; Dott. Leonardo Lombardi Dott. Michele
Giunti Dott. Viviana
Cherici - IRIS sas - Via Volterrana 179-183 Cerbaia Val di Pesa
(FI); ing. Maurizio Bacci ing. Stefano Corsi dott.Arnaldo
Galleri.
- - - - - - - - - - - - Riceviamo:
"Tutta la mia solidarietà al Vostro
Comitato. Quanto ho letto nel Vostro allegato ha dell'incredibile: soldi
pubblici sperperati per un lavoro privo di una motivazione logica e, per di
più, di una qualsiasi motivazione scientifica. La naturalità dell'area verrà,
infatti, inevitabilmente stravolta.
A mio avviso, il progetto presenta
risvolti che possono essere spiegati solo nell'ambito di un tentativo di
predisporre l'area per un futuro "ordinato" sfruttamento turistico
della spiaggia stessa.
Cordialmente,
Prof. Folco Giusti
Dipartimento di Scienze Ambientali,
Università di Siena,
Via Mattioli, 4, 53100 Siena"
6 febbraio 2012
Altri link sull'argomento:
* Non toccate questo litorale perfetto, farete solo danni irreversibili* Assalto dei 774.000euro alla spiaggia di Rimigliano - Approvato il progetto definitivo - L'attacco in forze partirà nel 2013 |
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